Se mi è stata riconosciuta una percentuale di invalidità del 52 per cento ho diritto a prestazioni economiche? Cosa spetta a una persona con invalidità civile al 48 per cento? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cosa spetta a una persona con invalidità civile al 52 per cento?
Se ti stai chiedendo cosa spetta a una persona con invalidità civile al 52 per cento e ti riferisci alla possibilità di ottenere un assegno mensile, purtroppo dobbiamo risponderti: niente.
Nel senso che non sono previste prestazioni economiche con questa percentuale di invalidità.
L’INPS, infatti, eroga trattamenti economici alle persone invalide con percentuale di invalidità superiore al 74 per cento.
L’assegno mensile di assistenza, la pensione di inabilità, l’Assegno ordinario di invalidità (che in realtà è erogato a partire dal 67 per cento di invalidità, ma è necessario anche il requisito contributivo), sono tutte prestazioni che non possono essere ottenute con il 48 per cento di invalidità.
Stessa cosa anche per l’indennità di accompagnamento che, se non lo sai, è un sussidio che viene concesso a chi ha una invalidità al 100 per cento e viene riconosciuto incapace di deambulare o di compiere gli atti della vita quotidiana senza assistenza.
Tuttavia, non demoralizzarti. Anche per te sono previsti dei benefici e delle tutele, ovvero:
- esenzione parziale pagamento ticket sanitario (solo se appartieni a determinate categorie di persone invalide);
- iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato;
Andiamo ad approfondire ognuno di questi punti.
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Invalidità al 52 per cento ed esenzione parziale ticket sanitario
Una persona invalida al 52 per cento ha diritto all’esenzione parziale ticket, cioè solo per le prestazioni sanitarie correlate alla patologia invalidante, ma soltanto nel caso in cui sei:
- invalido di guerra militare appartenente alle categorie dalla 6° alla 8° (codice di esenzione G02);
- invalido per servizio appartenente alla categoria dalla 6° alla 8° (codice di esenzione S03).
Ti mostriamo la tabella esenzioni ticket per invalidità, come avere il riconoscimento dell’esenzione e a quali prestazioni hai diritto.
Invalidità al 52 per cento: protesi e ausili gratuiti
Per ottenere protesi e ausili gratuiti è necessario che venga riconosciuta un’invalidità pari al 33,33 per cento.
Questo vuol dire, di conseguenza, che se ti è stata riconosciuta un’invalidità del 52 per cento, anche tu hai diritto a richiedere protesi e ausili in maniera gratuita.
Il comparto ortoprotesico denuncia ausili vecchi per persone disabili. Pur essendo compresi nei nuovi LEA ausili più moderni, il Servizio Sanitario Nazionale autorizza solo quelli inclusi nel vecchio nomenclatore. Aziende ortopediche in stato di agitazione: cosa sta succedendo.
Vediamo quindi invece cosa spetta a una persona con invalidità al 55 per cento.
Cosa sono le protesi e gli ausili
Protesi e ortesi sono apparecchiature che permettono di sostituire parti del corpo, supplire o migliorare le funzioni compromesse, come ad esempio le protesi oculari su misura, gli apparecchi acustici, busti e corsetti ecc.
Gli ausili, come ad esempio le carrozzelle o i girelli, sono quegli strumenti utili per compiere azioni altrimenti impossibili o difficili da eseguire.
I presìdi, infine, sono oggetti che aiutano a prevenire o curare determinate patologie, come ad esempio il catetere per l’incontinenza, i pannoloni, ecc.
Scopriamo in modo più approfondito come richiedere ausili e protesi per persone disabili in base alla normativa.
Chi paga le protesi e gli ausili
È il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a garantire alle persone riconosciute invalide o in attesa di riconoscimento dell’invalidità le prestazioni sanitarie che comportano l’erogazione di protesi, ortesi e ausili.
I dispositivi e l’assistenza tecnica e sanitaria forniti dal SSN sono specificati nel nomenclatore dell’assistenza protesica, che è parte integrante dei Livelli essenziali di assistenza.
Il nomenclatore descrive nei particolari le tipologie e le caratteristiche delle protesi, dei presidi, degli ausili e delle ortesi, fatti su misura o di serie, che il SSN prevede di fornire agli assistiti.
La menomazione non va confusa con la disabilità, l’handicap o l’invalidità. In questo approfondimento spieghiamo che cosa si intende per menomazione, analizziamo la terminologia, vediamo come vengono valutate le diverse condizioni e a cosa danno accesso in termini di benefici assistenziali ed economici.
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Come richiedere gratuitamente protesi e ausili
L’Azienda Sanitaria Locale fornisce ausili, protesi, ortesi e presìdi agli assistiti dietro prescrizione, ove necessario e in relazione alla disabilità.
La prescrizione può essere formulata solo da un medico specialista che sia abilitato a prescrivere le protesi per la propria area di specializzazione.
Per ottenere uno dei dispositivi, è però necessario che il medico specialista formuli un piano riabilitativo-assistenziale individuale sulla base delle necessità dell’assistito.
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Invalidità al 52 per cento e categorie protette
Se sei invalido al 52 per cento, il beneficio maggiore riguarda la possibilità di iscrizione alle categorie protette Legge 68/1999 e alle liste per il collocamento privato.
Nel dettaglio, appartengono alle categorie protette e possono iscriversi alle relative liste speciali:
le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali ed i portatori di handicap intellettivo, in possesso di riduzione della capacità lavorativa (invalidità) superiore al 45 per cento. La persona invalida al 52 per cento ha dunque pieno diritto all’iscrizione nelle categorie protette;
gli invalidi del lavoro, con un grado di invalidità, accertato dall’INAIL, superiore al 33 per cento;
- i ciechi assoluti o le persone con un residuo visivo non superiore a 1/10 a entrambi gli occhi;
- i sordomuti, cioè le persone colpite da sordità sin dalla nascita o prima dell’apprendimento della parola;
- le persone che percepiscono l’assegno di invalidità civile, per accertamento da parte dell’INPS di una riduzione permanente a meno di 1/3 della capacità lavorativa;
- gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria.
Categorie protette e graduatorie: come funziona l’inserimento in graduatoria delle categorie protette, cosa viene considerato per il punteggio e a cosa dà accesso la presenza nelle graduatorie provinciali.
Come iscriversi alle categorie protette
Per iscriverti alle categorie protette devi recarti al Centro per l’impiego della tua provincia di residenza. È ovviamente indispensabile avere un documento che accerti la percentuale di invalidità necessaria per l’iscrizione (almeno il 46 per cento).
Al Centro per l’Impiego dovrai compilare un modulo per attestare:
- di avere più di 15 anni;
- di non essere in età pensionabile;
- di essere disoccupato;
- di essere in possesso della percentuale di invalidità richiesta per legge (con la presentazione del verbale della Commissione medica).
È importante sapere che per essere iscritti nelle predette liste occorre trovarsi in uno stato di disoccupazione.
Puoi conservare lo stato di disoccupazione (in caso di dichiarazione di immediata disponibilità rilasciata precedentemente) anche nel caso in cui svolgi un’attività lavorativa il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del D.P.R. n. 917/1986.
Nel caso del lavoro dipendente, tale reddito è quantificabile in 8.145 euro annui. In caso di attività di lavoro autonomo, il limite esente da imposizione fiscale è, nella generalità dei casi, quantificabile in 4.800 euro annui.
Tutele, agevolazioni e prestazioni economiche: a cosa ha diritto una persona con invalidità al 75 per cento e quanto può arrivare a prendere.

Congedo per cure
Con un’invalidità pari o superiore al 51 per cento hai anche diritto alla fruizione di un congedo per cure relative alla tua infermità o menomazione, per un periodo non superiore a 30 giorni l’anno.
Quindi, avendo una percentuale di invalidità del 52 per cento, ne hai diritto anche tu.
Si tratta di un congedo retribuito, così come le assenze per malattia, ma non rientra nel periodo massimo di conservazione del posto, quindi non determina il superamento del comporto.
Ti ricordiamo, inoltre, che il congedo è a carico dell’azienda, quindi devi sempre verificare se all’interno del contratto collettivo di riferimento viene data la possibilità di ottenere queste assenze per invalidità.
Congedo per cure invalidi civili: come funziona il periodo di assenza di 30 giorni dal lavoro, quali sono i criteri, come e a chi si presenta la domanda, qual è la retribuzione prevista e la documentazione necessaria.
Cosa spetta a una persona con invalidità civile al 52 per cento: la tabella riassuntiva
Per concludere, ecco una tabella riassuntiva con tutti i benefici per le persone invalide al 52 per cento:
Cosa spetta a una persona invalida al 52 per cento | Caratteristiche del beneficio in sintesi |
Prestazioni economiche | Nessuna prestazione economica è prevista con una percentuale di invalidità del 52 per cento. Le prestazioni economiche sono erogate alle persone invalide con percentuale di invalidità superiore al 74 per cento. |
Esenzione parziale ticket sanitario | Una persona invalida al 52 per cento ha diritto all’esenzione parziale del ticket sanitario solo per le prestazioni sanitarie correlate alla patologia invalidante, se appartiene alle categorie di invalido di guerra militare dalla 6° alla 8° o invalido per servizio dalla 6° alla 8°. |
Protesi e ausili gratuiti | Una persona invalida al 52 per cento ha diritto a richiedere protesi e ausili gratuiti se venga riconosciuta un’invalidità pari al 33,33 per cento. Le protesi sostituiscono parti del corpo o migliorano le funzioni compromesse, mentre gli ausili aiutano a compiere azioni altrimenti impossibili o difficili da eseguire. |
Iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato | Una persona invalida al 52 per cento ha diritto all’iscrizione nelle categorie protette Legge 68/1999 e alle liste per il collocamento privato. Le categorie protette comprendono persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali con una riduzione della capacità lavorativa (invalidità) superiore al 45 per cento, invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, ciechi assoluti o persone con un residuo visivo non superiore a 1/10 a entrambi gli occhi, sordomuti, persone che percepiscono l’assegno di invalidità civile e invalidi di guerra o civili di guerra con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria. |
Congedo per cure | – Fruizione di un congedo per cure relative all’infermità o menomazione, per un periodo non superiore a 30 giorni all’anno |
IN SINTESI: Una persona invalida al 52 per cento non ha diritto a prestazioni economiche come assegno mensile, pensione di inabilità o Assegno ordinario di invalidità.
Tuttavia, sono previsti alcuni benefici e tutele, come l’esenzione parziale del ticket sanitario per determinate categorie di invalidi di guerra o di servizio. Inoltre, una persona invalida al 52 per cento può richiedere protesi e ausili gratuiti se l’invalidità è riconosciuta pari al 33,33 per cento.
È possibile anche l’iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato, che includono persone con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, ciechi assoluti, sordomuti e altre categorie specifiche.
Quello di cui abbiamo parlato è quanto prende una persona invalida al 52 per cento.
FAQ (domande e risposte)
Posso fare domanda per la Legge 104 con il 52 per cento di invalidità?
Sì, anche se hai un’invalidità al 52 per cento, puoi comunque fare richiesta per usufruire dei diritti previsti da questa legge.
La Legge 104, nota anche come Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap, offre diversi benefici e agevolazioni per le persone con disabilità. Questi includono l’accesso a permessi retribuiti per assistere un familiare con disabilità, l’assegnazione di un accompagnatore per gli spostamenti, agevolazioni fiscali e lavorative Legge 104 e molto altro.
Quindi, anche se hai un’invalidità al 52 per cento, ti consigliamo di fare domanda per Legge 104.
Con il 52 per cento di invalidità possibile chiedere l’aggravamento?
Sì, se la tua condizione di salute peggiora e ritieni che il tuo grado di invalidità sia aumentato, hai la possibilità di richiedere l’aggravamento dell’invalidità, e quindi potresti ottenere benefici più importanti rispetto a quelli concessi con un’invalidità al 52 per cento.
Per richiedere l’aggravamento dell’invalidità esistono procedure specifiche, che prevedono la valutazione da parte di una Commissione Medica. Sarà compito della Commissione valutare la tua situazione clinica attuale e determinare se il tuo grado di invalidità è aumentato. In questo nostro articolo ti spieghiamo quando e come chiedere aggravamento per invalidità.
Posso fare ricorso per invalidità civile?
Sì, se ritieni che la tua richiesta di invalidità civile sia stata respinta o non sia stata valutata correttamente, hai la possibilità di presentare un ricorso.
In questo modo, potresti aver riconosciuta una percentuale di invalidità maggiore del 52 per cento.
Per fare ricorso per invalidità civile, dovrai seguire una procedura specifica. Sarà necessario presentare la tua richiesta di ricorso contro il giudizio della Commissione medica.
Sarà importante fornire documentazione medica aggiuntiva o ulteriori prove che dimostrino la tua condizione di salute e l’entità dell’invalidità.
È consigliabile farsi assistere da un avvocato specializzato o da un esperto nel campo delle leggi sull’invalidità civile per guidarti nel processo di ricorso e assicurarti di fornire tutti i documenti necessari per sostenere la tua causa.
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