- Invalidità civile e handicap: come riconoscerli
- Invalidità civile e handicap, cos’è la “condizione di disabilità”
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Invalidità civile e handicap: come riconoscerli
Invalidità civile: cos’è
L’invalidità civile si riferisce a una perdita parziale o totale della possibilità di svolgere un’attività lavorative o le normali funzioni della vita quotidiana (per esempio mangiare, lavarsi, camminare), a causa di menomazioni o di un deficit psichico, fisico o intellettivo, dell’udito o della vista.
L’accertamento, svolto dalle commissioni mediche, determina la limitazione della capacità lavorativa e la percentuale residua.
Come descritto nelle tabelle per l’invalidità civile, ogni percentuale di disabilità rilevata da diritto a una o più agevolazioni economiche, mentre la persona invalida potrà inserirsi nel mondo del lavoro attraverso strumenti come il collocamento mirato.
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Handicap: cos’è
L’handicap è una menomazione psichica, fisica o sensoriale che rende molto difficile alla persona disabile inserirsi nel contesto sociale. La sua definizione abbraccia, perciò, lo svantaggio sociale vissuto da chi è affetto da disabilità, andando oltre la sfera lavorativa, area centrale per il riconoscimento dell’invalidità.
I criteri di valutazione dell’invalidità civile e della situazione di handicap sono differenti e non correlati; per esempio una bassa percentuale di invalidità non pregiudica il riconoscimento di un handicap grave e viceversa. In proposito, come dicevamo, è più rilevante il tipo di divario sociale che le condizioni di salute vanno a creare nella persona disabile. Un esempio è quello dell’epilessia: alcune forme di questa patologia, infatti, non danno diritto a un’invalidità totale, ma creano difficoltà di inserimento sociale.
La situazione di handicap permette di accedere ad agevolazioni economiche e lavorative. Fra queste rientrano i permessi lavorativi, destinati al lavoratore disabile e al familiare che lo assiste, e i congedi retribuiti di due anni, dei quali possono usufruire i familiari delle persone disabili gravi. Leggi la guida completa sulle agevolazioni economiche garantite dalla Legge 104 e quella sull’esenzione per tasse e tributi.

Invalidità civile e handicap, cos’è la “condizione di disabilità”
L’accertamento della condizione di disabilità di una persona serve ad agevolarne l’inserimento nel mondo del lavoro.
La Legge 68 del 1999, come spiega il sito di TheWam.net riferendosi alle agevolazioni per categorie protette, prevede il collocamento mirato o obbligatorio del lavoratore disabile in aziende con almeno 15 dipendenti, seguendo queste distinzioni:
- dai 15 ai 35 dipendenti, aziende o datori di lavoro sono obbligati ad assumere almeno un disabile;
- dai 36 ai 50 dipendenti, aziende o datori di lavoro sono obbligati ad assumere almeno due persone disabili;
- oltre i 50 dipendenti, aziende o datori di lavoro devono riservare il 7% dei posti a favore delle persone disabili più l’1% a favore dei familiari degli invalidi e dei profughi rimpatriati.
Per poter beneficiare del collocamento mirato è richiesto l’accertamento della disabilità, che si differenzia dall’accertamento per l’invalidità civile e per la situazione di handicap, e l’iscrizione alle liste speciali gestite, di solito, dai centri per l’impiego. Per approfondire le differenze fra invalidità civile e handicap, leggi questo articolo di TheWam.net.
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