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Invalidità civile per ipovedenti, agevolazioni e come averle

Vediamo quali sono tutte le agevolazioni e le prestazioni economiche riservate a chi è stata riconosciuta l’invalidità civile per ipovedenti.
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4/10/23

Come fare domanda per il riconoscimento della cecità civile parziale? Cosa spetta a chi è riconosciuta l’invalidità civile per ipovedenti? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

La domanda per essere sottoposti ad accertamento sanitario per il riconoscimento della cecità civile è del tutto uguale a quella dell’invalidità civile.

In questo approfondimento ricordiamo la procedura da seguire e soprattutto vediamo quali sono le agevolazioni e le prestazioni economiche rivolte a chi viene riconosciuta un’invalidità civile per ipovedenti.

INDICE

Cosa spetta a chi ha riconosciuta l’invalidità civile per ipovedenti

A chi viene riconosciuta l’invalidità civile per ipovedenti spettano le seguenti agevolazioni:

  • pensione per ciechi parziali;
  • Indennità speciale per ciechi parziali;
  • Agevolazioni in misura del grado di invalidità (ipovedenti gravi, ipovedenti medio-gravi, ipovedenti lievi).

Nei prossimi paragrafi andremo a dettagliare tutte queste agevolazioni, cercando anche di capire quali sono i requisiti che ne permettono l’accesso. Prima di cominciare, però, spieghiamo quando sei considerato ipovedente.

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Quando sei considerato ipovedente

Tra poco andremo ad analizzare nel dettaglio tutte le agevolazioni riservate a chi è stata attribuita l’invalidità civile per ipovedenti. Prima però cerchiamo di capire quando sei considerato ipovedente.

 A differenza di chi è cieco, una persona ipovedente è in grado di vedere, ma ha bisogno di avvicinarsi agli oggetti e la sua percezione visiva è costantemente alterata da diverse distorsioni.

Essere ipovedente significa soffrire di una perdita parziale della funzione visiva che può riguardare solo uno o entrambi gli occhi, condizionando fortemente l’autonomia di una persona sia sul piano lavorativo che sociale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sono due i fattori che definiscono una disabilità visiva, ovvero l’acuità visiva o visus, quella che per intenderci si misura in decimi e che stabilisce la tua capacità di distinguere forme o due punti vicini ad una certa distanza, e il campo visivo.

La condizione di ipovisione riguarda soprattutto il visus: sempre per l’Oms, infatti, sono considerate ipovedenti le persone la cui acuità visiva corretta nell’occhio migliore è compresa tra 3/10 e 1/20, mentre è cieco chi ha un visus inferiore a 1/20. In altre parole, la prima è un deficit della funzione visiva mentre la cecità rappresenta una perdita totale della vista.

Tieni presente però che l’ipovisione, che può alterare anche il campo visivo, include diversi gradi di gravità e si può distinguere in:

  • Ipovisione lieve: quando il visus corretto con lenti è maggiore di 2/10, ma non superiore a 3/10, o quando il campo visivo presenta un residuo perimetrico inferiore al 60%;
  • Ipovisione medio grave: quando il visus corretto con lenti è maggiore di 1/10, ma non superiore a 2/10, o quando il campo visivo presenta un residuo perimetrico inferiore al 50%;
  • Ipovisione grave: quando il visus corretto con lenti è maggiore di 1/20, ma non superiore a 1/10, o quando il campo visivo presenta un residuo perimetrico inferiore al 30%.

A differenza di chi soffre di cecità, quindi, un ipovedente riesce a vedere ma lo fa con notevoli difficoltà, dato che ha la necessità di ingrandire ciò che guarda, con specifici occhiali o lenti, o di avvicinarsi all’oggetto osservato, oltre a dover fare i conti con una lunga serie di distorsioni che alterano la sua percezione visiva.

Tra queste ci sono l’annebbiamento, l’abbagliamento o l’incapacità di cogliere i dettagli o distinguere i colori, tutti aspetti che sono in grado di ridurre la qualità della visione.

Inoltre, l’ipovisione è una condizione che può cambiare continuamente perché influenzata da aspetti come l’intensità della luce di un ambiente, la conoscenza o l’affollamento di un certo habitat, motivi per cui un ipovedente è costretto ad adattarsi costantemente alla sua percezione visiva delle realtà.

Capire cosa si intende per ipovedente ci dà e la possibilità di comprendere le prestazioni e le agevolazioni concesse anche ai gradi di gravità dell’ipovisione. Andiamo quindi ad analizzare le singole agevolazioni.

In questo articolo parliamo di cane guida e agevolazioni: a cosa ha diritto un non vedente che ha bisogno di acquistare un cane e di mantenerlo.

In questo video che abbiamo scelto per te si parla di disabilità visiva nei bambini e inclusione scolastica:

Invalidità civile per ipovedenti: la pensione ai ciechi parziali

La prima agevolazione concessa a chi viene riconosciuta un’invalidità civile per ipovedenti che andiamo ad analizzare è di tipo economico: la pensione ai ciechi civili parziali.

Si tratta di una prestazione economica erogata dall’Inps a chi ha un residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi anche con eventuale correzione, certificato da una commissione medica dell’Asl.

La pensione è corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Non è reversibile e spetta anche dopo il compimento dei 67 anni di età (non si trasforma in assegno sociale sostitutivo).

Per l’anno 2022 l’importo della pensione è di 287,09 euro. Il limite di reddito personale annuo è pari a 16.982,49 euro.

Vediamo quali sono i requisiti per richiederla e come fare domanda.

Se insieme alla condizione di ipovisione presenti anche altre patologie o invalidità, la tua percentuale di invalidità potrebbe aumentare e potresti aver diritto ad altri tipi di prestazioni economiche. In questa tabella puoi vedere quali sono le prestazioni e le agevolazioni in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.

Invalidità civile per ipovedenti: requisiti per la pensione per ciechi parziali e come fare domanda

Per ottenere la pensione per ciechi parziali è necessario anzitutto che l’invalidità civile per ipovedenti sia stata riconosciuta nel verbale rilasciato dall’apposita commissione medico legale al termine dell’accertamento sanitario.

La domanda può essere presentata direttamente online sul sito dell’Inps, accedendo al servizio dedicato con le proprie credenziali, oppure tramite un ente di Patronato o un’associazione di categoria.

Nella domanda di avvio del procedimento devono essere inseriti anche i dati socioeconomici:

  • eventuali ricoveri;
  • svolgimento di attività lavorativa;
  • dati reddituali;
  • indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni.

Fanno eccezione le domande presentate dai minori, i quali, successivamente al ricevimento del verbale, devono presentare il modulo AP70 utilizzando il servizio “Invalidità civileInvio dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, in cui inserire i dati necessari all’Istituto per la liquidazione delle prestazioni richieste.

L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’Inps del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se da te fornito, e resta disponibile nel servizio Cassetta postale online.

Hai diritto alla pensione se soddisfi i seguenti requisiti sanitari e amministrativi:

  • riconoscimento di cecità parziale con residuo visivo inferiore a un ventesimo in entrambi gli occhi, anche con eventuale correzione;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale;
  • stato di bisogno economico (limite di reddito personale annuo non superiore a 16.982,49 euro);
  • cittadinanza italiana;
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno di (art. 41 del Testo Unico sull’immigrazione);
  • nessun limite di età.

La stessa procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile per ipovedenti deve essere seguita per richiedere l’indennità speciale per i ciechi civili parziali (ventesimisti). Vediamo quali requisiti sono necessari per ottenerla.

Hai perso il verbale di invalidità o non lo hai mai ricevuto e hai difficoltà a richiedere le agevolazioni che ti spettano? In questo approfondimento ti spieghiamo come si richiede la copia del verbale della legge 104.

Invalidità civile per ipovedenti: l’indennità civile per i ciechi civili parziali (ventesimisti)

A seguito dell’accertamento sanitario e confermata l’invalidità civile per ipovedenti, puoi aver diritto all’indennità civile per ciechi parziali.

L’indennità speciale spetta ai soggetti di cui all’art. 3 della Legge 138/2001, ovvero a coloro che hanno un residuo visivo in entrambi gli occhi, anche con eventuale correzione, non superiore a 1/20 (cosiddetti ciechi “ventesimisti”) o un campo visivo perimetrico binoculare non superiore al 10%.

Viene corrisposta indipendentemente dall’età. Le condizioni per poterne beneficiare sono:

  • essere cittadino italiano o dell’Unione europea residente in Italia o essere cittadino extracomunitario;
  • essere stato riconosciuto cieco parziale.

L’importo, indipendente dal reddito personale, per il 2022 è fissato a 215,35 euro per 12 mensilità.

L’indennità speciale per ciechi parziali è compatibile con la pensione spettante ai ciechi civili parziali, mentre è incompatibile con l’indennità di frequenza o con altre indennità simili concesse per cause di servizio, di lavoro o di guerra.

Una volta viste le prestazioni di tipo economico erogare a favore degli invalidi civili ipovedenti, andiamo a elencare tutte le altre agevolazioni.

Da gennaio 2023 verrà applicata la perequazione automatica di tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali: scopri quanto aumenteranno gli importi.

Invalidità civile per ipovedenti
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Invalidità civile per ipovedenti: le agevolazioni lavorative

Le agevolazioni per invalidità civile per ipovedenti sono le seguenti:

Leggi speciali per i ciechi

La Legge 68/99 regolamenta l’assunzione obbligatoria delle persone con invalidità superiore al 45%.

Permessi lavorativi retribuiti

I lavoratori disabili con handicap grave e i familiari che li assistono hanno diritti a tre giorni mensili retribuiti, frazionabili anche a ore, in base all’art. 3 della legge 104/92.

Congedi di due anni retribuiti

Ai genitori o ai fratelli e sorelle conviventi di persone con handicap grave, spettano due anni di congedo retribuito che può essere frazionato.

Scelta della sede di lavoro

Il lavoratore che assiste un familiare con handicap grave ed il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio.

Rifiuto al trasferimento

Rappresenta un vero e proprio diritto soggettivo per il lavoratore che assiste un familiare con handicap grave e il lavoratore disabile.

Liste speciali di collocamento

I soggetti con residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi o con un’invalidità accettata superiore al 45% possono iscriversi all’Ufficio del lavoro nelle liste speciali riservate agli invalidi civili. È necessaria una visita di accertamento preliminare.

Scopri tutti i concorsi pubblici per categorie protette nei Comuni a dicembre 2022 ai quali puoi candidarti per trovare lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Invalidità civile per ipovedenti: assistenza sanitaria

L’assistenza sanitaria gratuita, ovvero l’esenzione all’obbligo della partecipazione alla spesa sanitaria per ogni prestazione per chi ha un’invalidità civile per ipovedenti, con la riforma del Titolo V della Costituzione è una materia passata di competenza alle Regioni.

Questo vuol dire che devi controllare se la tua Regione di appartenenza prevede l’esenzione totale o parziale del ticket per i ciechi civili parziali.

In questo approfondimento spieghiamo come funziona l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario e i codici associati. Chi ha diritto all’esenzione, come e dove richiederla, le malattie croniche e le categorie di invalidi, con sigla, che hanno diritto all’esonero.

Invalidità civile per ipovedenti e agevolazioni: agevolazioni trasporti

Di seguito, le agevolazioni trasporti riservate a chi ha riconosciuta l’invalidità civile per ipovedenti:

Sconti ferroviari nazionali ed internazionali e su traghetti

Hai diritto uno sconto del 20% sul biglietto delle tratte ferroviarie nazionali se viaggiano da soli. Se viaggi con un accompagnatore, il costo del tuo biglietto e quello dell’accompagnatore è scontato del 50%.

Agevolazioni su trasporti pubblici

Hai la possibilità, in alcune Regioni, di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Anche l’accompagnatore ha diritto a questa agevolazione.

Agevolazione su voli nazionali Alitalia

Hai la possibilità di ottenere uno sconto del 40% sulla tariffa dei voli nazionali Alitalia per te per i tuoi accompagnatori.

Agevolazione IVA su acquisto automezzo

Puoi  acquistare un’autovettura con Iva ridotta al 4%.

Esenzione tassa di proprietà (bollo)

Sei esentato totalmente o parzialmente dal pagamento dell’Imposta di Trascrizione sulle immatricolazioni e sui passaggi di proprietà degli autoveicoli.

Contrassegno H

Il contrassegno H, che permette la circolazione nelle zone a traffico limitato e il parcheggio negli spazi appositi, può essere ottenuto anche da chi è riconosciuto cieco totale, parziale ed ipovedente grave.

Accesso ai musei, sale teatrali e sale cinematografiche

Sia a te che a un eventuale accompagnatore è consentito l’ingresso gratuito a monumenti, musei, gallerie, scavi archeologi, parchi e giardini monumentali di proprietà dello Stato e teatri.

Invalidità civile per ipovedenti: ausili

Se hai un’invalidità civile per ipovedenti, secondo la Legge 138/2001 hai la possibilità di ottenere gli ausili ottici e/o elettronici come da nomenclatore tariffario, dietro prescrizione del medico oculista.

Agli ipovedenti è concessa una riduzione dell’IVA al 4% sulla strumentazione tecnica ed informatica non compresa nel nomenclatore tariffario delle protesi e la possibilità di detrarre il 19% dell’Irpef.

Invalidità civile per ipovedenti: l’accompagnatore familiare

Con l’invalidità civile per ipovedenti hai la possibilità di richiedere un volontario del servizio civile per poterti assistere nelle tue necessità.

Per il periodo in cui sarai assistito verranno detratti 93 euro dall’indennità di accompagnamento o sull’indennità speciale.

In questo articolo ti spieghiamo se il caregiver può comprare il cellulare scontato con la 104 o se l’agevolazione è concessa solo al disabile.

Invalidità civile per ipovedenti: altre agevolazioni

Le altre agevolazioni perviste per chi ha un’invalidità civile per ipovedenti sono:

  • riduzione del canone telefonico del 50%;
  • agevolazione IVA al 4% per le spese condominiali o domestiche per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • agevolazione aliquota IVA al 4% sull’acquisto di alcuni prodotti editoriali;
  • detrazioni di importo variabile in base al numero dei figli ed al reddito familiare per ogni figlio a carico portatore di handicap e a decrescere in base al numero dei figli ed al reddito della persona;
  • deduzione dal reddito complessivo gli oneri contribuivi pari a euro 1.549,37 versati per gli assistenti personali o familiari;
  • acquisto del cane guida con una riduzione dall’Irpef del 19% delle spese sostenute;
  • detrazione forfetaria di 516,46 euro per il mantenimento del cane guida.

Come fare ad avere tutte queste agevolazioni? Vediamolo nel prossimo paragrafo.

Percentuale minima per la 104: vediamo da quale percentuale di invalidità in poi puoi ottenere le agevolazioni della legge 104.

Invalidità civile per ipovedenti: come fare ad avere le agevolazioni

Abbiamo visto che per ottenere le prestazioni economiche erogate dall’Inps, è necessario sottoporsi a visita da parte della commissione medica dell’Asl e ottenere il riconoscimento di invalidità civile per ipovedenti.

Per avere accesso a quasi tutte le altre agevolazioni, però, il solo riconoscimento dell’invalidità non basta, perché deve essere riconosciuta anche la condizione di handicap, che dà diritto alle agevolazioni legge 104.

Visto che l’argomento è molto ampio e articolato per essere chiarito con il giusto spazio che merita, di seguito ti lasciamo una lista di articoli che ti aiuteranno a capire come fare a richiedere la legge 104 e le relative agevolazioni per ipovedenti:

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