Pensione di inabilità 2023: quali sono i requisiti, gli importi e come presentare domanda? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Indice
- Pensione di inabilità 2023: importi e limite reddituale
- Pensione di inabilità 2023: requisiti
- Pensione di inabilità 2023: riconoscimento invalidità
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Pensione di inabilità 2023: importi e limite reddituale
L’importo della pensione di inabilità 2023, come quello delle altre prestazioni assistenziali e previdenziali, è stato rivalutato del 7,3%, come da decreto del Governo Meloni del 9 novembre 2022 e come stabilito dalla circolare numero 135 del 22 dicembre 2022.
Per il 2023, l’importo della pensione di inabilità è salito a 313,91 euro al mese rispetto ai 292,55 euro al mese del 2022.
Allo stesso tempo, anche il limite reddituale, condizione necessaria per l’ottenimento della prestazione, è stato portato a 17.920 euro annui.
Nel calcolo dei redditi si considerano quelli dell’anno in corso dichiarati dall’interessato in via presuntiva, mentre per gli anni successivi al primo si considerano i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento.
In condizioni particolari di reddito, l’importo della pensione di inabilità 2023 può essere incrementata da un importo mensile stabilito dalla legge, chiamato maggiorazione.
La pensione viene corrisposta per 13 mensilità, tredicesima compresa, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, nei casi eccezionali, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.
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Pensione di inabilità 2023: requisiti
Una volta visti l’importo e il requisito reddituale da rispettare per avere diritto alla pensione di inabilità 2023, passiamo agli altri requisiti da soddisfare.
A partire da quello sanitario: la pensione di inabilità 2023 viene erogata alle persone a cui è stata riconosciuta l’inabilità lavorativa totale (100%) e permanente, in stato di bisogno economico.
La prestazione è corrisposta agli inabili di età compresa tra i 18 e i 67 anni, residenti stabilmente in Italia (anche se sono cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza e cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno).
Una volta compiuti i 67 anni, la pensione di inabilità si trasforma automaticamente in Assegno Sociale sostitutivo.
Ricapitolando, i requisiti per richiedere e ottenere la pensione di inabilità 2023 sono:
- inabilità lavorativa totale e permanente;
- età anagrafica dai 18 ai 67 anni;
- reddito personale non superiore a 17.920 euro annui;
- residenza stabile in Italia (anche se cittadini comunitari ed extracomunitari).
La pensione di inabilità 2023 spetta anche nel caso in cui il richiedente è ricoverato in un ospedale o in un istituto pubblico. A differenza dell’indennità di accompagnamento, che spetta agli inabili totali non autosufficienti, a patto che questi non siano ricoverati presso strutture sanitarie a carico dello Stato.
La pensione di inabilità è compatibile con le prestazioni erogate agli invalidi per causa di guerra, di lavoro o di servizio, a patto che questa sia stata riconosciuta per una patologia o menomazione diversa da quella che ha portato all’ottenimento della pensione di inabilità.
Inoltre, la prestazione è compatibile con l’attività lavorativa e con le pensioni dirette di invalidità erogate dall’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) per l’invalidità, la vecchiaia e per i superstiti dei lavoratori dipendenti, dalle gestioni pensionistiche per i lavoratori autonomi e da ogni altra pensione obbligatoria per i lavoratori dipendenti.

Pensione di inabilità 2023: riconoscimento invalidità
Il requisito più importante per ottenere la pensione di inabilità 2023 è il riconoscimento della minorazione fisica o psichica del richiedente.
E il riconoscimento dell’inabilità totale spetta alla commissione medica dell’Asl chiamata ad accertare le condizioni di salute del richiedente, dopo la domanda inviata all’INPS, in seguito al rilascio di un certificato introduttivo da parte del medico curante del richiedente.
Nella domanda per la pensione di inabilità devono essere inseriti anche i dati socioeconomici del richiedente, eventuali ricoveri, lo svolgimento di attività lavorativa, i dati reddituali, l’indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni.
L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se fornito dall’utente, e resta disponibile nel servizio Cassetta postale online.
La domanda va presentata sul sito online dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS) o tramite un patronato o un’associazione di categoria.
Sarà l’INPS a inviare tramite raccomandata A/R o via Pec il verbale di invalidità civile. Non sarà possibile inviare una nuova domanda prima che l’iter della prima domanda non sia completato, ad eccezione delle domande di aggravamento.
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