Qual è la percentuale minima che mi permette di iscrivermi alle categorie protette? Quali sono le agevolazioni lavorative a cui ho diritto? Posso beneficiare anche di altri tipi di agevolazioni o di prestazioni economiche? Cosa è previsto in merito a categorie protette e percentuale di invalidità? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Partendo da una determinata percentuale di invalidità, hai diritto all’iscrizione alle categorie protette Legge 68/1999, che ti permette di essere facilitato nell’inserimento lavorativo.
Tuttavia, in base anche al grado di invalidità o di handicap riconosciuti, puoi aver accesso ad altri tipi di agevolazioni, sia lavorative che fiscali, e a prestazioni economiche.
Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere in merito a categorie protette e percentuale di invalidità.
Indice
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Categorie protette e percentuale di invalidità: con quale percentuale si ha accesso alle categorie protette
Cominciamo questo approfondimento sulle categorie protette e percentuale di invalidità informandoti che per iscriverti alle categorie protette e nelle liste di collocamento mirato, devi aver riconosciuta un’invalidità superiore al 45%.
Quindi, con un’invalidità superiore al 45% puoi iscriverti alle categorie protette. Percentuali di invalidità maggiori, ti possono fare accedere a prestazioni economiche e fiscali.
In ambito lavorativo, inoltre, con il riconoscimento anche della Legge 104 (handicap), oltre alle agevolazioni per l’inserimento lavorativo, puoi anche aver diritto ai permessi e al congedo biennale retribuiti.
Ma andiamo per ordine e vediamo prima cosa si intende per categorie protette e chi sono i soggetti destinatari della tutela.
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Categorie protette e percentuale di invalidità: chi sono le categorie protette
Prima di approfondire ulteriormente l’argomento categorie protette e percentuale di invalidità, ricordiamo cosa sono le categorie protette.
La Legge n. 68 del 1999 ha riformato il collocamento obbligatorio (Legge n. 482 del 1968), introducendo il cosiddetto collocamento mirato.
Il collocamento mirato prevede che il lavoratore con condizioni psico-fisiche particolari, sia collocato nell’occupazione a lui più idonea per sé e per l’azienda che lo assume.
L’obiettivo principale della Legge è quello che le persone disabili, pur presentando delle minorazioni, hanno il diritto di integrarsi e di veder riconosciuto il loro spazio nel mondo del lavoro.
Possono richiedere l’iscrizione alle categorie protette:
- le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e i portatori di handicap intellettivo, che presentino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% (dunque dal 46% in poi);
- le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33% accertate dall’INAIL;
- le persone non vedenti (Legge n. 382/1970 e successive modifiche);
- le persone sordomute (Legge n. 381/1970 e successive modifiche);
- le persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio con menomazioni annesse alle tabelle di cui al testo unico in materia di pensioni di guerra d.p.r. n.915/78.
Quindi, per iscriverti alle categorie devi aver ottenuto il riconoscimento di un’invalidità.
Abbiamo visto che sopra il 45% puoi iscriverti alle categorie protette, e tra poco ti spiegheremo la procedura che devi seguire. Prima, però, vediamo a quali altre agevolazioni hai diritto in base alla percentuale di invalidità che ti è stata riconosciuta.
Categorie protette e percentuale di invalidità. Le persone disabili iscritte alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato, hanno diritto a una quota di posti a loro riservati nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende private che superano un determinato numero di dipendenti. Vediamo nel dettaglio cosa è previsto in merito a categorie protette e posti riservati.
Nel video sotto si parla di come si calcola la percentuale di invalidità:
Categorie protette e percentuale di invalidità: a cosa hai diritto in base alla percentuale di invalidità riconosciuta
Abbiamo detto che categorie protette e percentuale di invalidità ti danno accesso ad agevolazioni e prestazioni differenti in base proprio al grado di invalidità riconosciuto.
Andiamo quindi a elencare, nella tabella di seguito, a cosa hai diritto in base proprio alla percentuale di invalidità:
Percentuale di invalidità | Agevolazioni/Prestazioni |
Invalidità superiore al 33% | Protesi e ausili relativi alla patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica |
Invalidità superiore al 45% | possibilità di usufruire del Collocamento Mirato e delle Quote di riserva |
Invalidità superiore al 51% | Possibilità di usufruire di un congedo per cure relative all’infermità riconosciuta |
Invalidità superiore al 60% | Possibilità di essere inserito nella “quota di riserva” dell’azienda nella quale sei già assunto |
Invalidità superiore al 66% | esenzione totale dal ticket sulle prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale;agevolazioni per il pagamento dei medicinali prescritti con ricetta medica |
Invalidità superiore al 74% | assegno di assistenza, concesso dai 18 ai 65 anni, il cui importo è per l’anno 2018 di 285,66 euro ed è corrisposto per 13 mensilità. Il limite di reddito personale annuo per il 2018 è pari a € 4.906,72. |
Invalidità superiore al 75% | Benefici pensionistici: per ogni anno lavorato sono accreditati 2 mesi di contributi in più, sino ad un massimo di 5 anni. |
Invalidità superiore all’80% | Accesso anticipato alla pensione di vecchiaia |
100% d’invalidità | – esenzione dal ticket per le prestazioni mediche specialistiche, diagnostiche e sui medicinali; – pensione d’inabilità, di € 285,66 per il 2019, è concessa a chi ha un reddito sino a € 16.814,34 ed è compatibile, sino al limite di reddito, con l’assegno ordinario d’invalidità o la pensione d’invalidità mensile; – assegno d’accompagnamento: pari a € 517,84 mensili per il 2019. L’assegno è riconosciuto, indipendentemente al reddito, a chi ha difficoltà a compiere gli atti quotidiani della vita o a chi non può deambulare senza l’aiuto di un’altra persona. |
In sintesi: dal 45% in poi, oltre ad avere diritto all’iscrizione alle categorie protette, in base alla diversa percentuale di invalidità che ti è stata riconosciuta hai accesso anche ad altre agevolazioni e/o prestazioni economiche.
Ma non è finita qui: se oltre all’invalidità ti viene riconosciuta una condizione di handicap, in base alla sua gravità puoi ottenere anche altre agevolazioni, di tipo fiscale e/o lavorativo. Vediamo di cosa si tratta.
Invalidità civile e handicap: quali sono le differenze? Ecco la guida su riconoscimento della disabilità e agevolazioni.
Categorie protette e percentuale di invalidità: il riconoscimento dell’handicap
Le persone disabili con un’invalidità superiore al 45% e che abbiano ottenuto anche il riconoscimento dell’handicap in base alla Legge 104/1992, oltre alle agevolazioni relative all’inserimento lavorativo e a prestazioni economiche erogate in possesso della condizione sanitaria ma anche reddituale (leggi a tal proposito: Limiti di reddito pensioni invalidità 2023), hanno diritto ad altri tipi di agevolazioni.
Ricordiamo che l’handicap è una condizione diversa dalla disabilità. La persona con handicap, infatti, è definita dalla legge «Colui o colei che presenta minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o emarginazione».
Il requisito principale per accedere alle misure previste dalla Legge 104 è, quindi, il riconoscimento di un handicap, che non riguarda solo la patologia invalidante ma inquadra anche le difficoltà lavorative, sociali e relazionali che la stessa patologia innesca.
L’handicap può essere riconosciuto:
- senza connotazione di gravità (articolo 1, comma 3, Legge 104/1992);
- handicap grave (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992).
Senza connotazione di gravità si ha diritto solo ad agevolazioni di tipo fiscale. Chi ha avuto il riconoscimento della connotazione di gravità, ottiene anche l’accesso ai permessi 104 e, se si tratta di un lavoratore che assiste un familiare disabile, anche il congedo biennale retribuito.
Categorie protette e percentuale di invalidità. Scopri se ci sono limiti di età per la Legge 104 e i casi in cui può essere prevista la visita di revisione per verificare lo stato dell’invalidità.

Categorie protette e percentuale di invalidità: handicap e agevolazioni fiscali
Di seguito ti riportiamo la tabella con tutte le agevolazioni fiscali previste per i portatori di handicap:
Tipo di agevolazione | Iva agevolata al 4% | Detrazione integrale Irpef del 19% | Detrazione Irpef in misura fissa | Deduzione per intero dal reddito complessivo |
1. Acquisto di auto o motoveicolo, nuovo o usato (per l’esenzione bollo auto vedi nota 3) | Si | Si | = | = |
2. Prestazioni di servizio rese da officine per l’adattamento dei veicoli, anche usati, alla minorazione della persona disabile e acquisto di accessori e strumenti per le relative prestazioni | Si | Si | = | = |
3. Spese per riparazioni eccedenti l’ordinaria manutenzione (con esclusione, quindi e ad esempio, del premio assicurativo, del carburante e del lubrificante) | no | Si | = | = |
4. Spese per i mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, il sollevamento (quali, per esempio, trasporto in ambulanza del portatore di handicap, acquisto di poltrone per persone non deambulanti e apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale, acquisto di arti artificiali per la deambulazione, costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche esterne ed interne alle abitazioni, trasformazione dell’ascensore adattato al contenimento della carrozzella) | Si | Si | = | = |
5. Acquisto di sussidi tecnici e informatici (per esempio, computer, fax, modem o altro sussidio telematico) | Si | Si | = | = |
6. Spese mediche generiche e di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione. Si considerano di “assistenza specifica” le spese relative: – all’assistenza infermieristica e riabilitativa; – al personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona; – al personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo; – al personale con la qualifica di educatore professionale; – al personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale. | = | = | = | Si |
7. Spese mediche generiche e paramediche di assistenza specifica sostenute in caso di ricovero di una persona disabile in un istituto di assistenza e ricovero. In caso di retta pagata all’istituto, la deduzione spetta solo per le dette spese mediche e paramediche che debbono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’istituto | = | = | = | Si |
8. Acquisto o affitto di protesi sanitarie (ad esempio: protesi dentarie e apparecchi ortodontici, comprese le dentiere e le capsule; occhi o cornee artificiali; occhiali da vista, lenti a contatto e relativo liquido; apparecchi auditivi, compresi modelli tascabili a filo e auricolare a occhiali; apparecchi ortopedici, comprese le cinture medico/chirurgiche, le scarpe e i tacchi ortopedici, fatti su misura; arti artificiali, stampelle, bastoni canadesi e simili; apparecchi da inserire nell’organismo, come stimolatori e protesi cardiache e simili), ovvero di attrezzature sanitarie (ad esempio: apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna | = | per l’importo che eccede 129,11 euro | = | = |
9. Prestazioni chirurgiche, analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni; prestazioni specialistiche; prestazioni rese da un medico generico; acquisto di medicinali; degenze o ricoveri collegati a operazioni chirurgiche, trapianto di organi. | = | per l’importo che eccede 129,11 euro | = | = |
10. Spese sostenute per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi, ai sensi della Legge 26 maggio 1970 n. 381 | = | Si | = | = |
11. Contributi obbligatori previdenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza | = | = | = | Si |
12. Spese sostenute per l’acquisto del cane guida | = | Si | = | = |
14. Spese di mantenimento per il cane guida | = | = | pari a 516,46 euro (1.000 € dal 2019) | = |
Categorie protette e percentuale di invalidità. Ripercorriamo tutta la procedura da seguire e che porta dal riconoscimento della disabilità alla possibilità di essere inseriti nelle liste del collocamento mirato, in modo da capire quanto tempo ci vuole per essere riconosciuti categorie protette.
Categorie protette e percentuale di invalidità: le agevolazioni lavorative
Le categorie protette che abbiano ottenuto il riconoscimento della condizione di handicap grave Legge 104/92 articolo 3, comma 3, hanno anche diritto alle seguenti agevolazioni lavorative:
Agevolazione | Aventi diritto |
Prolungamento congedo parentale (max 3 anni comprensivo dei periodi di congedo parentale ordinario) o, in alternativa, 2 ore di permesso giornaliero retribuito, o 3 giorni di permesso mensile retribuito | genitori, anche adottivi o affidatari (anche in alternanza): – prolungamento: entro 12° anno di vita del figlio – 2 ore permesso: fino al 3° anno di vita del figlio – 3 giorni di permesso: non sono previsti limiti d’età del figlio |
3 giorni di permesso mensile retribuito (frazionabile) | genitori, anche adottivi o affidatari (anche in alternanza) coniuge o parte dell’unione civile (fra persone dello stesso sesso) o parte della convivenza di fatto (anche fra persone dello stesso sesso) con ulteriori requisiti: parenti e affini entro secondo grado (requisito referente unico: nessun altro parente lavoratore gode del beneficio) parenti e affini entro terzo grado (requisiti: referente unico + quando i genitori o il coniuge della persona con handicap siano deceduti o mancanti; o abbiano più di 65 anni o siano affetti da patologie invalidanti) |
2 ore di permesso giornaliero in alternativa 3 giorni di permesso mensile retribuito (frazionabile) | lavoratori stessi in situazione di gravità |
Scelta sede di lavoro più vicina al domicilio dell’assistito e rifiuto al trasferimento in altra sede | lavoratori stessi in situazione di gravità genitori, anche adottivi o affidatari parenti e affini entro il secondo o terzo grado (v. requisiti) |
Congedo retribuito di 2 anni (frazionabile) | Ordine di priorità nella fruizione dei congedi per gli aventi diritto: – coniuge convivente o la parte dell’unione civile (fra persone dello stesso sesso) convivente o parte della convivenza di fatto (anche fra persone dello stesso sesso) – convivente padre o madre anche adottivi o affidatari (non è necessaria la convivenza) – uno dei figli conviventi – uno dei fratelli o sorelle conviventi p – arenti ed affini entro 3° grado conviventi Presupposto indispensabile per essere titolare del beneficio è che i familiari che hanno precedenza nella fruizione siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti certificate. |
Categorie protette e percentuale di invalidità. Scopri alcuni importanti consigli e suggerimenti su come trovare lavoro con le categorie protette.
Categorie protette e percentuale di invalidità: come iscriversi alle categorie protette
Abbiamo parlato di categorie protette e percentuale di invalidità. Vediamo a questo punto come puoi iscriverti alle categorie protette.
Innanzitutto, è necessario avere il verbale di invalidità, rilasciato dalla Commissione medica dell’Asl, con l’indicazione della percentuale di invalidità e/o della connotazione di handicap.
Per conoscere la procedura per fare domanda di invalidità e di handicap, leggi questo nostro approfondimento.
Una volta in possesso del verbale, dovrai recarti al Centro per l’Impiego del tuo Comune di appartenenza e, tramite l’apposito modulo, iscriverti alle categorie protette.
Il modulo, che ti verrà consegnato dall’operatore del Centro per l’Impiego, deve attestare il possesso dei seguenti requisiti:
- un’età anagrafica di almeno 15 anni;
- non essere vicino all’età pensionabile (67 anni);
- non essere occupato al lavoro;
- essere disabile o invalido (attestato dal verbale di invalidità, come ti abbiamo detto).
Alla richiesta, dovrai allegare la “scheda funzionale”, in copia autenticata. Completata l’iscrizione, una volta che riconosciuto come categoria protetta, verrai inserito in un elenco.
Consultando questo elenco, i Centri per l’Impiego valuteranno le tue capacità lavorative e la tua scheda funzionale, e ti permetteranno un’entrata favorita nel mondo del lavoro.
Le aziende, infatti, hanno l’obbligo della quota di riserva, ovvero di riservare dei posti proprio alle categorie protette.
FAQ: Domande frequenti su categorie protette e percentuale di invalidità
Chi può richiedere l’iscrizione alle categorie protette?
L’iscrizione alle categorie protette può essere richiesta da: le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e i portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%; le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33% accertate dall’INAIL; non vedenti, sordomuti, e persone invalide di guerra.
Cosa comporta l’iscrizione alle categorie protette in ambito lavorativo?
In ambito lavorativo, l’iscrizione alle categorie protette porta con sé diverse agevolazioni. Tra queste, l’inserimento lavorativo facilitato e, con il riconoscimento della Legge 104 (handicap), la possibilità di avere diritto a permessi e congedo biennale retribuito.
Cosa si intende con “collocamento mirato” in riferimento alle categorie protette?
Il “collocamento mirato” è un sistema introdotto dalla Legge n. 68 del 1999, che prevede che il lavoratore con condizioni psico-fisiche particolari sia collocato nell’occupazione più idonea per sé e per l’azienda che lo assume. È una delle principali caratteristiche del sistema delle categorie protette.
Quali diritti e agevolazioni vengono garantiti alle persone iscritte alle categorie protette?
Le persone disabili iscritte alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato, hanno diritto a una quota di posti a loro riservati sia nella Pubblica Amministrazione che nelle aziende private che superano un determinato numero di dipendenti. Inoltre, possono accedere a una serie di agevolazioni economiche e fiscali in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.
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