Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità

Proviamo a capire come funzionano i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità, chi ne ha diritto e come richiedere la prestazione economica.
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31/3/23

Le persone invalide possono andare in pensione prima? Ci sono delle agevolazioni che lo permettono? Come funzionano i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Se ti è stata riconosciuta un’invalidità pari o superiore all’80%, puoi accedere alla pensione anticipata, ovviamente se sei in possesso di determinati requisiti.

In questo approfondimento ti spieghiamo come funzionano i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità se sei un lavoratore invalido civile o non vedente, e come fruirne.

Indice

Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità: a chi spetta l’agevolazione

Come ti abbiamo detto in apertura, sei un lavoratore disabile con un’invalidità all’80% puoi usufruire dei contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità.

È il Decreto Amato (D.lgs. 503/1992) che prevede questa possibilità alla categoria di lavoratori disabili.

In pratica, se sei disabile o portatore di handicap all’80%, puoi andare in pensione anticipatamente se però hai versato almeno 20 anni di contributi.

Se sei uomo, con questi contributi puoi andare in pensione a 61 anni. Se invece sei donna, puoi richiedere la pensione anticipata già a partire da 51 anni di età, sempre ovviamente avendo 20 anni di contributi.

I limiti di età si abbassano nel caso in cui si tratti di non vedenti, ovvero:

  • 56 anni per non vedenti di sesso maschile;
  • 51 anni per non vedenti di sesso femminile.

In entrambi i casi, come vedi, viene concesso un forte anticipo rispetto ai 67 anni richiesti alla generalità dei lavoratori per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Il Decreto Amato, poi, prevede 3 deroghe, che ti potrebbero permettere di andare in pensione anche con 15 anni di contributi. Vediamo di cosa si tratta nel prossimo paragrafo.

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Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità: le 3 deroghe del Decreto Amato

Nel precedente paragrafo abbiamo parlato del Decreto Amato, che definisce quali sono i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità.

Il Decreto Amato, contiene anche 3 deroghe, che permettono di abbassare ulteriormente l’anzianità contributiva dei lavoratori disabili.

In una di queste 3 deroghe, è addirittura possibile abbassare l’anzianità contributiva a 15 anni, ma solo se sei in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere versato 15 anni di contributi prima del 1992 (780 settimane);
  • aver ottenuto l’autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
  • avere almeno 25 anni di anzianità contributiva, 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo o che non coprono le intere settimane per l’annualità.

La pensione anticipata con 80% di invalidità e ai non vedenti ti verrà riconosciuta solo se sei iscritto all’Assicurazione generale obbligatoria dell’Inps (a esclusione dell’iscrizione alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi) e alle forme di previdenza sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria stessa.

Sei quindi escluso da questa possibilità se sei un lavoratore dipendente del settore pubblico o un lavoratore autonomo.

Ma quanto prenderesti di pensione, accedendo a questa possibilità di prepensionamento? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

L’Ape sociale conviene per la pensione anticipata o la misura penalizza troppo il lavoratore? In questo post analizziamo i pro e i contro di questa misura che fonde al suo interno una prestazione assistenziale e una previdenziale.

Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità: come calcolare la pensione

Abbiamo visto quali sono i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità che devi possedere per fruire di questa possibilità di prepensionamento.

Ti starai chiedendo, a questo punto, quale sarebbe l’importo dell’assegno mensile che andresti a percepire, scegliendo questa opzione.

L’ammontare dell’assegno viene calcolato in base alla data di inizio della tua attività lavorativa, e quindi in base al metodo retributivo, contributivo o misto.

Capisci bene che, in questo caso, sarebbe difficile stimare un importo corretto, perché varia da caso a caso. Tuttavia, l’Inps ti dà la possibilità di calcolare la tua pensione mediante l’accesso a un servizio disponibile sia sul suo sito web che sulla sua applicazione Inps Mobile.

Quello che possiamo darti per certo è che, sebbene vi sia un anticipo rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia, non sono previste né penalizzazioni, né il ricalcolo contributivo della prestazione.

Vediamo a questo punto qual è la procedura per richiedere il trattamento pensionistico.

Ci sono diversi trattamenti che offrono la possibilità di anticipare in modo consistente l’uscita dal lavoro. Per alcuni non serve neppure l’invalidità. Vediamo quali.

contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità
Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità.

Contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità: come richiedere il trattamento

Abbiamo visto quali sono i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità necessari.

Se hai tutti i requisiti di cui abbiamo parlato, puoi richiedere il trattamento presentando domanda all’Inps, accedendo al suo sito web tramite credenziali (SPID, CIE o CNS).

In alternativa o se non possiedi le credenziali, puoi recarti presso una sede territoriale dell’Inps o puoi rivolgerti a un Caf o a un Patronato.

Per l’accesso a questo tipo di pensione anticipata è prevista una finestra mobile di 12 mesi.

Per “finestra mobile” si intende la data dal periodo che intercorre tra la maturazione del diritto alla pensione anticipata con 80% di invalidità e il momento in cui comincerai a percepire l’assegno pensionistico.

In pratica, una volta che avrai raggiunto i contributi per pensione anticipata con 80% di invalidità e l’età anagrafica minima richiesta, potresti anche ipoteticamente smettere di lavorare e fare richiesta della prestazione che, però, ti verrà erogata a partire dall’anno successivo alla presentazione della domanda (12 mesi dopo).

È bene che tu sappia che, se prendi questa decisione, nel periodo in cui smetti di lavorare non avrai dei contributi aggiuntivi.

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