Assunzione disabili, chi ha l’obbligo e chi no

Assunzione disabili, quali sono le aziende obbligate e quali no e come funziona e per chi il collocamento mirato. Quando scatta l’obbligo di assunzione, le quote, il computo dei part time e le categorie che sono escluse. Come e perché iscriversi al collocamento mirato.
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4/10/23

Assunzione disabili, come sapete alcune attività produttive hanno l’obbligo di farlo, ma non tutte. Dipende dalla categoria, dal tipo di produzione. Ma come vedremo non solo. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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Le persone con disabilità beneficiano del collocamento obbligatorio. Non sempre funziona, spesso gli iscritti non ricevono chiamate e non sono inseriti nel mondo del lavoro.

Ma resta comunque uno strumento indispensabile per trovare una occupazione. Molte aziende hanno infatti l’obbligo di assumere delle persone con disabilità, in particolare quelle che hanno più di 15 dipendenti (chi non lo fa rischia pesanti sanzioni).

In genere più sono gli occupati di un’impresa e maggiore sarà il numero delle persone con disabilità che dovranno obbligatoriamente essere assunte.

Su questo argomento potrebbe interessarti scoprire quali sono le occupazioni per persone con disabilità che si possono svolgere online; vediamo anche in un altro post quali sono i lavori compatibili con le disabilità secondo la legge; e infine verifichiamo insieme come funziona il collocamento mirato.

Quante persone con disabilità devono essere assunte?

Come abbiamo accennato il calcolo prevede delle quote che dipendono dal numero complessivo di assunti che lavora in un’azienda. Si segue quest’ordine:

  • da 15 a 35 dipendenti: 1 lavoratore con disabilità assunto;
  • da 36 a 50 dipendenti: 2 lavoratori con disabilità assunti;
  • da 51 dipendenti: il 7% della forza lavoro deve essere composta da lavoratori con disabilità.

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Assunzione disabili, nel computo anche i lavoratori part time?

Rispetto alle quote che abbiamo riportato nel paragrafo precedente vediamo come vengono conteggiati i lavoratori part time. In questo caso si fa riferimento all’orario che è previsto nel contratto nazionale di categoria e alle ore effettuate nell’azienda. Rientrano anche i lavoratori in smart working.

Assunzione disabili, quali lavoratori sono esclusi dal calcolo?

Non rientrano nel calcolo complessivo per determinare il numero di lavoratori con disabilità che devono essere obbligatoriamente assunti queste categorie:

  • persone con disabilità già avviate obbligatoriamente al lavoro;
  • apprendisti;
  • dipendenti con contratto a tempo determinato fino a sei mesi o per più di sei mesi se sono stati assunti per ragioni sostitutive;
  • somministrati;
  • dirigenti;
  • soci di cooperative di produzione e lavoro;
  • lavoratori a domicilio;
  • dipendenti assunti per attività che si svolgono all’estero;
  • operai agricoli stagionali con contratto fino fino a 180 giornate di lavoro annue;
  • personale di cantiere che opera all’interno del luogo in cui si effettuano i lavori e addetti al trasporto del settore edile solo per il periodo di attività del cantiere;
  • personale viaggiante e navigante del settore trasporto aereo, marittimo e terrestre e dell’autotrasporto;
  • personale direttamente adibito alle aree operative di esercizio e regolarità dell’attività di trasporto nel settore impianti a fune;
  • personale di sottosuolo e adibito alle attività di movimentazione e trasporto del minerale nel settore minerario;
  • personale distaccato rispetto all’organico del distaccatario;
  • personale viaggiante del settore autotrasporto;
  • dipendenti divenuti inabili dopo l’assunzione, durante lo svolgimento delle proprie mansioni per infortunio o malattia e che hanno riportato una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60%;
  • dipendenti divenuti invalidi dopo l’assunzione, per infortunio sul lavoro o malattia professionale e con grado di invalidità superiore al 33%
  • invalidi civili assunti al di fuori delle procedure che regolano il collocamento obbligatorio;
  • orfani e coniugi superstiti già assunti a partire dal 18 gennaio 2000.

Significa, ci spieghiamo meglio, che le persone che rientrano in questa lista non possono essere conteggiate nel calcolo per determinare il numero di lavoratori con invalidità che devono essere assunti obbligatoriamente. 

Quali aziende possono non assumere persone con disabilità?

Per alcuni settori imprenditoriali la legge ha disposto che non ci sia l’obbligo di assunzione disabili che è invece previsto per altre attività produttive.Vediamo quali:

  • edile: personale di cantiere e addetti ai trasporti;
  • trasporto aereo, marittimo e terrestre: personale viaggiante e navigante;
  • impianti a fune: personale direttamente adibito alle aree operative di esercizio e regolarità dell’attività di trasporto;
  • minerario: personale di sottosuolo e quello adibito alle attività di movimentazione e trasporto del minerale;
  • vigilanza, prevenzione e primo intervento antincendio: tutto, con l’eccezione del solo personale amministrativo, solo se l’attività di vigilanza viene svolta in maniera esclusiva e i soggetti impiegati nell’attività di vigilanza hanno i requisiti psicofisici necessari per ottenere il rilascio del porto d’armi;
  • partiti politici, organizzazioni sindacali e organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione: tutto, tranne il personale tecnico-esecutivo e con funzioni amministrative.

Assunzione disabili, chi ha diritto?

Non tutte le persone con una disabilità o una invalidità hanno diritto a iscriversi al collocamento mirato per essere inserite nelle categorie protette, ovvero la lista dove scegliere chi deve essere assunto obbligatoriamente.

Nelle quote di riserva rientrano infatti le persone che hanno questi requisiti:

  • persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
  • non vedenti o sordomuti;
  • invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%;
  • invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria;
  • invalidi la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle proprie attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di 1/3;
  • lavoratori divenuti inabili allo svolgimento delle proprie mansioni per infortunio o malattia di origine extralavorativa con riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 60%) oppure per infortunio sul lavoro o malattia professionale con riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 33%;
  • lavoratori già invalidi prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se assunti al di fuori delle procedure che regolano il collocamento obbligatorio, con invalidità civile non inferiore al 60% o invalidità derivante da infortunio sul lavoro o malattia professionale superiore al 33%).

Assunzione disabili, iscrizione al collocamento mirato

Per avere diritto ai servizi che vengono offerti dal collocamento mirato, le persone con disabilità (che hanno avuto il riconoscimento dell’invalidità da parte delle commissioni Asl) devono iscriversi all’anagrafe del lavoro e dei Centri per l’impiego e agli elenchi speciali.

Vediamo quali sono i passi da seguire:

  • recarsi al Centro per l’impiego più vicino alla propria abitazione con il certificato di invalidità rilasciato dall’Inps (il verbale);
  • viene effettuato un colloquio durante il quale il personale del collocamento raccoglie le informazioni utili per l’inquadramento lavorativo (attitudini, competenze, eventuali esperienze precedenti, titolo di studio e così via);
  • la commissione integrata redige una relazione finale e convoca la persona con disabilità per informarla sul percorso che bisogna intraprendere;
  • viene infine redatto, insieme alla persona interessata, un progetti di inserimento lavorativo;
  • la persone con disabilità viene infine iscritta alla graduatoria unica.

Assunzione disabili, chi ha l’obbligo e chi no

Assunzione disabili: come si calcola la graduatoria?

La graduatorie per l’assunzione disabili viene stilata tenendo conto di diversi fattori (e non solo quindi il grado di invalidità):

  • anzianità di iscrizione alla graduatoria;
  • carico familiare;
  • locomozione problematica;
  • situazione economica;
  • ulteriori elementi di valutazione (possono essere diversi da Regione a Regione).

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