Quanto prende una persona invalida al 61 per cento

Nonostante la sua capacità lavorativa sia ridotta del 61 per cento, una persona invalida a cui è stata riconosciuta questa percentuale di invalidità non ha diritto a prestazioni economiche. Tuttavia, gli vengono riconosciuti diversi benefici. Vediamo quindi Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento.
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26/9/23

Se mi è stata riconosciuta una percentuale di invalidità del 61 per cento ho diritto a prestazioni economiche? Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento

Se ti stai chiedendo a cosa ha diritto una persona con invalidità al 61 per cento e ti riferisci alla possibilità di ottenere un assegno mensile, purtroppo dobbiamo risponderti: niente.

Nel senso che non sono previste prestazioni economiche con questa percentuale di invalidità.

L’INPS, infatti, eroga trattamenti economici alle persone invalide con percentuale di invalidità superiore al 74%.

L’assegno mensile di assistenza (313,91 euro al mese), la pensione di inabilità (313,91 euro al mese), l’Assegno ordinario di invalidità (che è erogato a partire dal 67% di invalidità, ma è necessario anche il requisito contributivo), sono tutte prestazioni che non possono essere ottenute con il 66 per cento di invalidità.

Stessa cosa anche per l’indennità di accompagnamento (527,16 euro al mese) che, se non lo sai, è un sussidio che viene concesso a chi ha una invalidità al 100 per cento e viene riconosciuto incapace di deambulare o di compiere gli atti della vita quotidiana senza assistenza.

Tuttavia, non demoralizzarti. Anche per te sono previsti dei benefici e delle tutele, ovvero:

Andiamo ad approfondire ognuno di questi punti.

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Esenzione parziale ticket sanitario

Una persona invalida al 61 per cento ha diritto all’esenzione parziale ticket, cioè solo per le prestazioni sanitarie correlate alla patologia invalidante, ma soltanto nel caso in cui sei:

  • invalido di guerra militare appartenente alle categorie dalla 6° alla 8° (codice di esenzione G02);

Quindi: per ottenere questa agevolazione non basta il riconoscimento della percentuale di invalidità al 61 per cento, ma serve l’appartenenza a una di queste categorie.

Ti mostriamo la tabella esenzioni ticket per invalidità, come avere il riconoscimento dell’esenzione e a quali prestazioni hai diritto.

Protesi e ausili gratuiti

Per ottenere protesi e ausili gratuiti è necessario che venga riconosciuta un’invalidità pari al 33,33 per cento.

Questo vuol dire, di conseguenza, che se ti è stata riconosciuta un’invalidità del 61 per cento, anche tu hai diritto a richiedere protesi e ausili in maniera gratuita.

Vediamo invece cosa spetta a una persona con invalidità al 67 per cento.

Cosa sono le protesi e gli ausili

Protesi e ortesi sono apparecchiature che permettono di sostituire parti del corposupplire o migliorare le funzioni compromesse, come ad esempio le protesi oculari su misura, gli apparecchi acustici, busti e corsetti ecc.

Gli ausili, come ad esempio le carrozzelle o i girelli, sono quegli strumenti utili per compiere azioni altrimenti impossibili o difficili da eseguire.

presìdi, infine, sono oggetti che aiutano a prevenire o curare determinate patologie, come ad esempio il catetere per l’incontinenza, i pannoloni, ecc.

La menomazione non va confusa con la disabilità, l’handicap o l’invalidità. In questo approfondimento spieghiamo che cosa si intende per menomazione, analizziamo la terminologia, vediamo come vengono valutate le diverse condizioni e a cosa danno accesso in termini di benefici assistenziali ed economici.

Come richiedere gratuitamente protesi e ausili

L’Azienda Sanitaria Locale fornisce ausili, protesi, ortesi e presìdi agli assistiti dietro prescrizione, ove necessario e in relazione alla disabilità. 

La prescrizione può essere formulata solo da un medico specialista che sia abilitato a prescrivere le protesi per la propria area di specializzazione. 

Per ottenere uno dei dispositivi, è però necessario che il medico specialista formuli un piano riabilitativo-assistenziale individuale sulla base delle necessità dell’assistito.

Ti potrebbe anche interessare come funziona l’invalidità temporanea e come si effettua il calcolo della diaria giornaliera spettante in questa situazione.

Categorie protette e collocamento mirato

Se sei invalido al 61 per cento, il beneficio maggiore riguarda la possibilità di iscrizione alle categorie protette Legge 68/1999 e alle liste per il collocamento mirato.

Nel dettaglio, appartengono alle categorie protette e possono iscriversi alle relative liste speciali:

  • le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali ed i portatori di handicap intellettivo, in possesso di riduzione della capacità lavorativa (invalidità) superiore al 45 per cento. La persona invalida al 66 per cento ha dunque pieno diritto all’iscrizione nelle categorie protette;
  • i sordi, cioè le persone colpite da sordità sin dalla nascita o prima dell’apprendimento della parola;
  • le persone che percepiscono l’Assegno di invalidità civile, per accertamento da parte dell’INPS di una riduzione permanente a meno di 1/3 della capacità lavorativa;
  • gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria.

Ecco quali sono i diritti dei lavoratori invalidi e cosa rischiano i datori di lavoro se non assolvono ai propri obblighi e non rispettano i diritti dei lavoratori disabili.

Come iscriversi alle categorie protette

Per iscriverti alle categorie protette devi recarti al Centro per l’impiego della tua provincia di residenza. È ovviamente indispensabile avere un documento che accerti la percentuale di invalidità necessaria per l’iscrizione (almeno il 46 per cento).

Al Centro per l’Impiego dovrai compilare un modulo per attestare:

  • di avere più di 15 anni;
  • di non essere in età pensionabile;
  • di essere disoccupato;

È importante sapere che per essere iscritti nelle predette liste occorre trovarsi in uno stato di disoccupazione.

Puoi conservare lo stato di disoccupazione (in caso di dichiarazione di immediata disponibilità rilasciata precedentemente) anche nel caso in cui svolgi un’attività lavorativa il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del D.P.R. n. 917/1986.

Nel caso del lavoro dipendente, tale reddito è quantificabile in 8.145 euro annui. In caso di attività di lavoro autonomo, il limite esente da imposizione fiscale è, nella generalità dei casi, quantificabile in 4.800 euro annui.

Categorie protette e graduatorie: come funziona l’inserimento in graduatoria delle categorie protette, cosa viene considerato per il punteggio e a cosa dà accesso la presenza nelle graduatorie provinciali.

Congedo per cure

Con un’invalidità pari o superiore al 51 per cento hai anche diritto alla fruizione di un congedo per cure relative alla tua infermità o menomazione, per un periodo non superiore a 30 giorni l’anno.

Quindi, avendo una percentuale di invalidità del 61 per cento, ne hai diritto anche tu.

Si tratta di un congedo retribuito, così come le assenze per malattia, ma non rientra nel periodo massimo di conservazione del posto, quindi non determina il superamento del comporto.

Ti ricordiamo, inoltre, che il congedo è a carico dell’azienda, quindi devi sempre verificare se all’interno del contratto collettivo di riferimento viene data la possibilità di ottenere queste assenze per invalidità.

Congedo per cure invalidi civili: come funziona il periodo di assenza di 30 giorni dal lavoro, quali sono i criteri, come e a chi si presenta la domanda, qual è la retribuzione prevista e la documentazione necessaria.

Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento
Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento. Nella foto: il numero 61

Tabella riassuntiva delle agevolazioni

Per concludere, ecco una tabella riassuntiva con tutti i benefici per le persone invalide al 61 per cento:

Cosa spetta a una persona invalida al 61 per centoCaratteristiche del beneficio in sintesi
Prestazioni economicheNessuna prestazione economica è prevista con una percentuale di invalidità del 61 per cento. Le prestazioni economiche sono erogate alle persone invalide con percentuale di invalidità superiore al 74 per cento.
Esenzione ticket sanitarioUna persona invalida al 61 per cento ha diritto all’esenzione parziale del ticket sanitario solo per le prestazioni sanitarie correlate alla patologia invalidante, se appartiene alle categorie di invalido di guerra militare dalla 6° alla 8° o invalido per servizio dalla 6° alla 8°.
Protesi e ausili gratuitiUna persona invalida al 61 per cento ha diritto a richiedere protesi e ausili gratuiti se venga riconosciuta un’invalidità pari al 33,33 per cento. Le protesi sostituiscono parti del corpo o migliorano le funzioni compromesse, mentre gli ausili aiutano a compiere azioni altrimenti impossibili o difficili da eseguire.
Iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento miratoUna persona invalida al 61 per cento ha diritto all’iscrizione nelle categorie protette Legge 68/1999 e alle liste per il collocamento privato. Le categorie protette comprendono persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali con una riduzione della capacità lavorativa (invalidità) superiore al 45 per cento, invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, ciechi assoluti o persone con un residuo visivo non superiore a 1/10 a entrambi gli occhi, sordomuti, persone che percepiscono l’assegno di invalidità civile e invalidi di guerra o civili di guerra con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria.
Congedo retribuito per cure– Fruizione di un congedo per cure relative all’infermità o menomazione, per un periodo non superiore a 30 giorni all’anno – Congedo retribuito che non rientra nel periodo massimo di conservazione del posto
Tabella riassuntiva di tutti i benefici per una persona invalida al 61 per cento

Cosa spetta a una persona con invalidità al 61 per cento in breve

IN SINTESI: Una persona invalida al 61 per cento non ha diritto a prestazioni economiche come assegno mensile, pensione di inabilità o Assegno ordinario di invalidità.

Tuttavia, sono previsti alcuni benefici e tutele, come l’esenzione parziale del ticket sanitario per determinate categorie di invalidi di guerra o di servizio. Inoltre, una persona invalida al 61 per cento può richiedere protesi e ausili gratuiti se l’invalidità è riconosciuta pari al 33,33 per cento.

È possibile anche l’iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato, che includono persone con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, ciechi assoluti, sordomuti e altre categorie specifiche.

Infine, se si è lavoratori dipendenti, si ha diritto a un congedo straordinario per cure relative alla propria patologia, per massimo 30 giorni all’anno,

FAQ (domande e risposte)

Con un’invalidità al 61 per cento ho diritto alla pensione anticipata?

La pensione anticipata è un’opzione per coloro che desiderano ritirarsi prima dell’età pensionabile standard. Tuttavia, l’invalidità al 66 per cento non consente di andare in pensione anticipatamente, perché è necessaria una percentuale di invalidità di almeno l’80 per cento, a prescindere dall’età anagrafica e dalla maturazione dei contributi.

Posso chiedere la Legge 104 con l’invalidità al 61 per cento?

Assolutamente sì! Se hai un’invalidità riconosciuta al 61 per cento, puoi sicuramente richiedere i benefici previsti dalla Legge 104, nota anche come legge sulle agevolazioni per i disabili. Essere riconosciuti con un’invalidità al 61 per cento ti dà diritto a una serie di vantaggi e supporti, che possono migliorare la tua qualità di vita e quella dei tuoi familiari. Devi seguire però questa procedura per il riconoscimento della Legge 104.

A quali agevolazioni ho diritto con la Legge 104?

La Legge 104, prevede una serie di diritti e vantaggi per le persone con disabilità riconosciuta. Questi benefici possono includere permessi lavorativi, agevolazioni fiscali come detrazioni e deduzioni, priorità nell’accesso a servizi sanitari e sociali, agevolazioni nell’acquisto di mezzi di trasporto e ausili tecnologici, nonché facilitazioni nell’ambito scolastico e universitario.

Per ottenere i benefici previsti dalla Legge 104, è necessario presentare una specifica domanda all’INPS, fornendo la documentazione richiesta per dimostrare la disabilità.

Posso lavorare se ho un’invalidità al 61 per cento?

Assolutamente sì! L’invalidità al 61 per cento non ti impedisce di lavorare, anzi, ci sono misure di sostegno all’inserimento lavorativo per le persone con disabilità. Potresti usufruire di agevolazioni e permessi che ti consentono di conciliare il lavoro con eventuali necessità legate alla tua condizione di salute.

La Legge 104 mi protegge in caso di licenziamento?

Sì, la Legge 104 prevede specifiche tutele per i lavoratori con disabilità. In caso di licenziamento, la legge stabilisce che il datore di lavoro deve fornire una motivazione valida e comprovata. Inoltre, sono previste procedure specifiche per il licenziamento di lavoratori protetti dalla Legge 104, al fine di garantire una maggiore tutela dei loro diritti.

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