Anche gli alunni disabili beneficiano della Legge 104 art. 3 comma 1 e agevolazioni per la scuola? Cosa spetta a un docente titolare di Legge 104 comma 1? E se il comma 1 è stato riconosciuto a un familiare del docente o del personale non docente? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 art. 3 comma 1 e agevolazioni per la scuola
La Legge 104 art. 3 comma 1 e agevolazioni per la scuola determina una serie di facilitazioni e misure realizzate per andare incontro agli alunni disabili e al personale scolastico, sia docente che amministrativo e ausiliario. Andiamo ad analizzare cosa è previsto nel dettaglio.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
La Legge 104 a scuola per alunni con disabilità
Le Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza e il lavoro, nell’età adulta.
Il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) mette in atto varie misure di accompagnamento per favorire l’integrazione scolastica:
- docenti di sostegno;
- finanziamento di progetti e attività per l’integrazione;
- iniziative di formazione del personale docente di sostegno e curriculare nonché del personale amministrativo, tecnico e ausiliare.
Vediamo quando dovrebbero svolgersi e come funzionano i concorsi scuola 2023 e 2024. Le selezioni prevedono prove più semplici, in particolare per i docenti precari. Ecco tutti i bandi che sono in arrivo e per quali ruoli.
L’integrazione scolastica: organi
Organo consultivo e propositivo, a livello nazionale, in materia di integrazione scolastica è l’Osservatorio per l’integrazione delle persone con disabilità.
A livello territoriale, altri organismi hanno il compito di proporre iniziative per realizzare e migliorare il processo di integrazione:
- i GLIP (Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali), formati da rappresentanti degli Enti Locali, delle ASL e delle associazioni dei disabili;
- e i GLH (Gruppi di lavoro per l’integrazione degli handicappati), formati dal dirigente della scuola, dai docenti interessati, dai genitori e dal personale sanitario.
Il compito del GLH è particolarmente significativo, in quanto ha la finalità di mettere a punto, tra l’altro, il Piano Educativo Individualizzato, che determina il percorso formativo dell’alunno con disabilità e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità.
Cos’è il profilo di funzionamento per disabili e come può aiutare l’inclusione scolastica: ecco le linee guida. Come funziona questo strumento, chi deve compilarlo e perché potrebbe essere di grande aiuto per gli alunni con disabilità e le famiglie.
Certificazione della disabilità
La certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno con disabilità delle misure di sostegno e di integrazione.
Il Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri n. 185 23/02/2006 “Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’articolo 35, comma 7, della Legge 27 dicembre 2002, n.289”, all’art.1 individua per la certificazione dell’alunno con disabilità un “organismo collegiale” appartenente al Servizio Sanitario Nazionale.
Da sottolineare inoltre l’art.2 del DPCM in questione, dove si prescrive che le diagnosi funzionali siano realizzate secondo le classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, tra l’altro, devono indicare l’eventuale particolare gravità della patologia.
Gruppi per l’inclusione territoriale: cosa sono, a cosa servono e perché sono importanti per i bambini con disabilità.
Organico dei docenti per le attività di sostegno
L’alunno con disabilità è assegnato alla classe comune in cui si realizza il processo di integrazione.
Pertanto, la presa in carico e la responsabilità educativa dell’alunno con disabilità spettano a tutto il Consiglio di Classe, di cui fa parte il docente per le attività di sostegno.
Non a caso, il DPR 970/1975 con cui è stata istituita giuridicamente la figura dell’insegnante di sostegno (poi meglio caratterizzata nella Legge 517/77) lo definisce un insegnante “specialista”, dunque fornito di formazione specifica, che, insieme ai docenti curricolari, sulla base del Piano Educativo Individualizzato, definisce le modalità di integrazione dei singoli alunni con disabilità, partecipandovi attivamente.
Chiariamo in quali casi il diploma vale per gli alunni con disabilità, quando è possibile conseguirlo e quando invece si ottengono solo crediti formativi.
Insegnante di sostegno
L’insegnante per le attività di sostegno viene richiesto all’Ufficio Scolastico Regionale dal dirigente scolastico sulla base delle iscrizioni degli alunni con disabilità.
La quantificazione delle ore per ogni alunno viene individuata tenendo conto della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del conseguente Piano Educativo Individualizzato, di cui alla Legge 104/92, e dei vincoli di legge vigenti.
Il rapporto medio è di un insegnante ogni due alunni con disabilità.
Questa figura professionale spetta agli alunni con handicap (articolo 3, comma 1) e con handicap grave (articolo 3, comma 3) che presentano i requisiti previsti dalla Legge 104.
Di conseguenza è necessario essere in possesso della certificazione medica che attesti lo status di handicap, rilasciata dalla Commissione medica dell’Asl competente, in seguito a visita di controllo.
Come avere la 104 a scuola? Requisiti, agevolazioni e domanda. Ecco una guida completa per saperne di più su come richiedere la 104 nel mondo della scuola.
DSA e insegnante di sostegno?
I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) non essendo un handicap di per sé, ma un Disturbo Specifico in cui il bambino presenta un’intelligenza nella norma, non rientrano in questa categoria e per tale ragione non hanno diritto all’insegnante di sostegno.
Gli alunni con DSA sono tenuti dunque a seguire le lezioni insieme ai loro compagni di classe.
I DSA sono regolamentati da un’altra legge: la Legge n. 170 del 2010. La Legge 170, garantisce misure “compensative” e “dispensative” che gli insegnanti di classe devono fornire e la personalizzazione del piano di studi.
L’utilizzo di tali sistemi, serve a regolamentare e tutelare il diritto allo studio degli alunni con DSA,
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici volti a facilitare l’esecuzione di attività che richiedono specifiche abilità o competenze, che risultano difficili per l’alunno.
Sono rappresentati da:
- sintesi vocale (per ascoltare i brani anziché leggerli);
- registratore (per evitare di scrivere gli appunti delle lezioni);
- programmi di videoscrittura con correttore ortografico;
- calcolatrice;
- tabelle, formulari, mappe concettuali.
Le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno di evitare alcune prestazioni che risultano particolarmente difficoltose per lui a causa del disturbo e si mostrano quindi inutili per il suo apprendimento. Esempi sono rappresentati da:
- lettura a voce alta in classe;
- lettura di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità;
- verifiche e valutazioni personalizzate, coerenti con gli obiettivi previsti.
Il sostegno a scuola per i bambini con DSA, viene assegnato esclusivamente nei casi di comorbilità (compresenza) di DSA con altri disturbi e di un quadro funzionale particolarmente grave che ha comportato una certificazione ai sensi della Legge n. 104/1992.
Studenti con disabilità, agevolazioni per l’Università: dalle prove di ammissione a quelle per sostenere gli esami.
Come si richiede l’insegnate di sostegno
Alla domanda per richiedere l’attivazione dell’insegnante di sostegno, è necessario allegare:
- certificazione dello stato di handicap o dello stato di handicap in situazione di gravità (ai sensi della Legge n.104/1992).
In questo PDF, che puoi scaricare, è spiegata la procedura per richiedere l’insegnante di sostegno.

Legge 104 a scuola per personale docente e non docente
Il personale docente a cui è stato riconosciuto l’articolo 3 comma 1 o che assiste un familiare a cui è stato accertato l’handicap senza connotazione di gravità, non ha diritto a tutte le più importanti agevolazioni ottenibili invece con il comma 3 (gravità dell’handicap), ovvero:
Ha però diritto a:
- scelta prioritaria della sede di lavoro;
- precedenza in sede di domanda di trasferimento;
- riserva dei posti per categorie protette (se lavoratore disabile con Legge 68/1999).
Legge 104 art. 3 comma 1 e agevolazioni per la scuola: la tabella riassuntiva
Nella tabella che segue riassumiamo tutte le agevolazioni Legge 104 art. 3 comma 1 per alunni e personale docente e non docente:
Agevolazioni Legge 104 art. 3 comma 1 per alunni con disabilità nella scuola | Agevolazioni Legge 104 art. 3 comma 1 per il personale docente e non docente nella scuola |
Misure di accompagnamento per l’integrazione scolastica, tra cui: | Scelta prioritaria della sede di lavoro |
– Docenti di sostegno | Precedenza nei trasferimenti |
– Finanziamento di progetti e attività per l’integrazione | Riserva dei posti per categorie protette (se lavoratore disabile) |
– Formazione del personale docente e amministrativo | Supporto e flessibilità lavorativa come riduzione dell’orario o adattamenti nell’ambiente di lavoro. |
– Integrazione delle persone con disabilità nelle classi comuni |
Tutto quello che devi sapere in merito al diritto della Legge 104 nella scuola e personale ATA se sei un lavoratore disabile o assisti una persona con disabilità grave.
FAQ (domande e risposte)
Quali diritti offre la Legge 104 ai docenti con disabilità?
La Legge 104 prevede che i docenti con disabilità possano richiedere misure di supporto e flessibilità lavorativa. Questi possono includere riduzioni dell’orario di lavoro, assegnazione di mansioni meno gravose o adeguamenti dell’ambiente di lavoro.
Come si richiedono le agevolazioni previste dalla Legge 104 per i docenti?
Per ottenere le agevolazioni previste dalla Legge 104, i docenti devono presentare una domanda al proprio datore di lavoro, che può essere la scuola o l’istituto in cui lavorano. La richiesta deve includere la documentazione medica che attesta la disabilità e le necessità specifiche.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei docenti con disabilità?
Il datore di lavoro, nel caso delle scuole, ha l’obbligo di valutare attentamente le richieste dei docenti con disabilità e cercare soluzioni adeguate per permettere loro di svolgere il lavoro in modo efficace. Questo può includere la creazione di piani individualizzati o l’adeguamento dell’ambiente di lavoro.
Cosa prevede la Legge 104 per gli alunni con disabilità?
La Legge 104 garantisce agli alunni con disabilità il diritto a misure di supporto che permettano loro di partecipare attivamente all’attività scolastica. Queste misure possono includere l’assegnazione di un insegnante di sostegno, l’estensione dei tempi nelle prove d’esame o l’adeguamento dei materiali didattici.
Come funziona l’inserimento degli alunni con Legge 104 all’interno della classe?
Gli alunni con disabilità prevista dalla Legge 104 vengono inseriti all’interno delle classi comuni, con il supporto di un insegnante di sostegno. Questo insegnante fornisce assistenza personalizzata all’alunno, cercando di favorirne l’autonomia e l’inclusione all’interno del gruppo classe.
Cosa devono fare i genitori per richiedere i diritti previsti dalla Legge 104 per i loro figli?
I genitori degli alunni con disabilità devono presentare una richiesta alla scuola del proprio figlio, allegando la documentazione medica che attesta la disabilità. È importante comunicare in modo chiaro le necessità specifiche dell’alunno, in modo che la scuola possa pianificare le misure di supporto adeguate.
Quali sono i vantaggi dell’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 per gli alunni con disabilità?
L’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 offre numerosi vantaggi agli alunni con disabilità. Essi hanno l’opportunità di apprendere all’interno di un ambiente inclusivo, interagendo con i loro coetanei e sviluppando relazioni sociali. Ciò contribuisce alla valorizzazione delle loro abilità e alla crescita personale.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104: