Handicap: cosa sapere su verbale e benefici

Verbale handicap: cos’è il verbale, come ottenerlo e perché è così importante? Tutte le informazioni in questo articolo.
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1/12/23

Handicap e verbale. Il verbale di invalidità civile è un documento fondamentale per avere accesso alle agevolazioni previste in base alla percentuale di invalidità. In questo articolo cerchiamo di chiarire cosa dicono le sezioni principali del verbale (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

INDICE:

Verbale handicap: come funziona

Il verbale d’invalidità civile viene rilasciato dalla commissione medico legale dell’Asl, dopo aver accertato il proprio stato di salute tramite una visita specifica. Grazie a questo documento è possibile avere diritto a una serie di benefici, i quali variano a seconda della percentuale d’invalidità riconosciuta.

Ecco una guida utile per conoscere le tabelle con le percentuali di invalidità civile.

La persona interessata può controllare lo stato della pratica sul sito INPS nella cassetta postale online oppure in un patronato a cui ci si è affidati per la domanda.

Il verbale da consegnare alla persona invalida ha lo scopo di attestare la percentuale di invalidità e segnalare il grado di disabilità (con o senza connotazione di gravità).

Vediamo allora nel dettaglio com’è strutturato questo documento e cosa è necessario capire.

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Verbale handicap: come leggerlo?

Come per la maggior parte dei documenti burocratici, anche il verbale di invalidità è scritto in modo tutt’altro che comprensibile. Per questo motivo, cerchiamo di fornire in modo trasparente le informazioni più importanti.

Premettiamo innanzitutto che il verbale di invalidità viene rilasciato in due formati. Il primo contiene tutte le informazioni relative alla persona con handicap, comprese quelle di natura strettamente sanitaria (dati sensibili).

Il secondo, invece, oscura i dati sensibili ma presenta comunque le informazioni sufficienti per accedere alle agevolazioni previste dalla normativa.

In particolare, i dati contenuti nel verbale sono raggruppati in quattro aree:

  • dati anagrafici e relativi alla pratica: i motivi di presentazione della domanda e la tipologia di accertamento (primo accertamento, revisione d’ufficio, aggravamento riduzione ecc.), la data della seduta e il tipo di visita (ambulatoriale o domiciliare);
  • dati relativi alla condizione sanitaria rilevata dalla Commissione: anamnesi (condizioni mediche ricavate dai certificati medici) con indicati i codici nosologici internazionali (Icd-9) per patologia, gli eventuali accertamenti disposti e la documentazione acquisita. Sono definite le principali disabilità accertate (psichiche, sensoriali, fisiche, neurologiche, respiratorie, cardiocircolatorie) e le cause o concause (malformazioni congenite, malattie infettive, traumi domestici, altre cause violente, intervento chirurgico mutilante);
  • dati relativi alla valutazione proposta: giudizio espresso dalla Commissione sullo stato di salute accertato e i relativi diritti;
  • dati relativi alla revisione: eventuale necessità di fare una revisione nel tempo.

Per comprendere tutte le diciture più complesse del verbale di invalidità civile, leggi questo articolo del sito TheWam.net.

A queste informazioni contenute nelle quattro aree si aggiungono le firme del presidente, del segretario, del medico Asl, del medico del lavoro e del medico di categoria.

Nel prossimo paragrafo, ci concentriamo sulla sezione più interessante delle quattro, ossia la valutazione proposta.

Verbale handicap: condizione e benefici

Nella sezione della valutazione proposta, l’assistito ha la possibilità di conoscere la condizione sanitaria accertata dalla Commissione medico legale e le agevolazioni che ne derivano.

In particolare, ai sensi della legge 05 febbraio 1992 n.104, la Commissione Medica riconosce l’interessato come:

  • persona con handicap (art. 3 comma 1): indica la presenza in uno stato di handicap senza connotazione di gravità. Le agevolazioni previste in questo caso sono le seguenti:
    • agevolazioni fiscali per l’acquisto di protesi, ausili e sussidi tecnici informatici (Iva agevolata al 4% e detrazione Irpef 19%);
    • agevolazioni fiscali in materia di auto;
    • agevolazioni fiscali per l’eliminazione di barriere architettoniche;
    • detraibilità protesi e ausili;
    • agevolazioni fiscali e spese mediche generiche e di assistenza specifica.
  • persona con handicap con connotazione di gravità (art.3 comma 3): riconosce che la minorazione del soggetto ha ridotto la sua autonomia personale, a tal punto da rendere necessaria l’assistenza permanente e continuativa di altre persone, nella sfera individuale o in quella relazionale. Oltre agli stessi benefici previsti nella condizione precedente, vi sono anche:
  • Persona con un grado di invalidità superiore ai due terzi (art. 21 Legge 104/1992): dà diritto alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili per i dipendenti pubblici. Non consente invece di accedere a permessi lavorativi o congedi.

Il sito TheWam.net ha elencato tutti benefici previsti in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.

Verbale handicap: revisione

La voce “revisione” corrisponde alla possibilità che la persona con handicap debba sottoporsi o meno a una visita di revisione. Lo scopo è quello di verificare se la sua condizione sanitaria sia cambiata o sia rimasta invariata.

Su questo punto, il verbale potrebbe riportare due indicazioni:

  • Esonero da future visite di revisione in applicazione del DM 2 agosto 2007: ai sensi della legge 80/2006, è previsto l’esonero per le persone aventi specifiche patologie (indicate nel DM 2 agosto 2007) e titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione. Questo vuol dire che la persona invalida non verrà mai convocata per una visita di revisione né per controlli di verifica a campione.
  • Revisione: indica la possibilità di essere soggetti a visita di revisione o di essere convocati per verifiche e controlli a campione. Nel primo caso, generalmente vengono indicati mese e anno della successiva revisione.

Verbale handicap: agevolazioni fiscali veicoli

Tra le agevolazioni fiscali previste per persone con invalidità ci sono anche quelle legate all’acquisto dei veicoli.

In particolare queste comprendono l’IVA agevolata (4% anziché 22%), detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta in sede di dichiarazione dei redditi, esenzione dal pagamento della tassa di circolazione e delle imposte sugli atti traslativi (imposte di trascrizione). Inoltre, vi sono dei requisiti da rispettare per la tipologia di veicolo ammessa e, in alcuni casi, per la cilindrata.

Per capire a quali agevolazioni si ha diritto è necessario fare attenzione a quanto è scritto nel verbale di invalidità. In particolare, il diritto alle agevolazioni (descritte in dettaglio in questo articolo di TheWam.net) si applica quando nel documento sono presenti queste indicazioni:

  • ridotte o impedite capacità motorie”: la persona ha diritto ad accedere alle agevolazioni fiscali sui veicoli a condizione che il mezzo sia adattato in modo stabile al trasporto di persone con disabilità. In alternativa il veicolo deve essere adatto alla guida secondo le prescrizioni della Commissione preposta al riconoscimento dell’idoneità alla guida;
  • affetto da handicap psichico o mentale di gravità tale da aver determinato l’indennità di accompagnamento”: in questi casi il veicolo non deve obbligatoriamente essere adattato al trasporto per godere delle agevolazioni fiscali;
  • affetto da grave limitazione della capacità di deambulazione o da pluriamputazioni”: anche in questi casi il veicolo non deve obbligatoriamente essere adattato al trasporto per godere delle agevolazioni fiscali.
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Handicap: cosa sapere su verbale e benefici

Verbale handicap: contrassegno per disabili

Per quanto riguarda il rilascio del contrassegno del parcheggio, la normativa prevede che la persona interessata sia in possesso di una specifica certificazione rilasciata dall’ufficio medico-legale dell’Asl competente, che attesti la sua ridotta o impedita capacità di deambulazione.

Mentre prima era necessario sottoporsi a una doppia visita medica (una per il verbale di invalidità e una per il contrassegno) dal 2012 la sussistenza della condizione richiesta dal Regolamento di attuazione del Codice della Strada viene annotata stesso nel verbale di invalidità.

In particolare, l’annotazione è la seguente: “persona con effettiva capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta (art. 381, DPR 495/1992)”.

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