Contrassegno invalidi: ecco una pratica guida a parcheggio e circolazione, tra concessioni e divieti (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Indice
- Contrassegno invalidi: a chi spetta?
- Contrassegno invalidi: vantaggi e divieti
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Contrassegno invalidi: a chi spetta?
Il contrassegno invalidi, come confermato dal sito TheWam.net, è concesso alle persone invalide, dal Comune di residenza, per facilitare la circolazione in strada e la sosta dei veicoli.
Per ottenere il contrassegno invalidi è necessario il rilascio di un certificato medico che attesti le difficoltà motorie o la cecità del richiedente. La pratica è avviata recandosi presso la sede dell’Asl di appartenenza per sottoporsi a visita medica.
Successivamente, una volta ottenuto il certificato, il richiedente dovrà recarsi presso gli uffici del Comune di residenza presentando la domanda per il contrassegno invalidi, allegando il documento alla domanda. Leggi quando le persone con disabilità possono beneficiare del parcheggio riservato sotto casa e come funziona il rilascio e il rinnovo della patente per chi fruisce della Legge 104.
Grazie al contrassegno invalidi, il beneficiario ha dei vantaggi nella circolazione e nel parcheggio dei veicoli, ma deve affrontare e rispettare anche dei divieti. Ne parleremo nei prossimi paragrafi. Su Invaliditaediritti.it abbiamo spiegato come funziona per chi ha una disabilità al 100% e vuole mettersi alla guida.
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Contrassegno invalidi: vantaggi e divieti
Come detto, con il contrassegno invalidi, il titolare ha dalla sua parte vantaggi nella circolazione e nel parcheggio dei veicoli. Ecco quali sono:
- circolare nelle zone a traffico limitato (ZTL) quando è autorizzato anche a una sola categoria di veicoli utilizzati come servizi di trasporto e di pubblica utilità. In alcuni casi può bastare l’esposizione del contrassegno, ma nei casi in cui sono presenti varchi elettronici bisogna comunicare, in anticipo, il numero di targa del proprio veicolo, al Comune di residenza;
- circolare nelle zone a traffico controllato (ZTC);
- circolare nelle aree pedonali urbane (APU), anche quando è autorizzato l’accesso a una sola categoria di veicoli utilizzati per servizi di trasporto e pubblica utilità;
- circolare nelle vie e corsie preferenziali che sono riservate ai mezzi di trasporto pubblico e ai taxi;
- circolare anche in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, per esigenze militari o di pubblico interesse; oppure quando sono attivi obblighi e divieti temporanei o permanenti contro l’inquinamento atmosferico (domeniche ecologiche, targhe alterne…);
- parcheggiare negli spazi riservati ai disabili nei parcheggi pubblici, ad eccezione degli spazi personalizzati;
- parcheggiare nelle aree di parcheggio a tempo determinato, senza esporre il disco orario e senza limitazioni di orario;
- parcheggiare nei parcheggi a pagamento (strisce blu) gratuitamente, se gli spazi dedicati ai disabili sono occupati (questo diritto deve essere stabilito dal Comune di residenza);
- parcheggiare nelle zone a traffico limitato (ZTL) o nelle zone a sosta limitata (ZSL) senza limiti di orario, anche quando è autorizzato l’accesso a una sola categoria di veicoli utilizzati come servizi di trasporto e pubblica utilità;
- parcheggiare nelle aree pedonali urbane (APU), anche quando è autorizzato l’accesso a una sola categoria di veicoli utilizzati come servizi di trasporto e pubblica utilità;
- parcheggiare nelle zone a traffico controllato (ZTC);
- parcheggiare nelle zone di divieto o limitazione di sosta, a patto che il parcheggio del veicolo non intralci la circolazione.

Esistono, però, anche dei divieti da rispettare. Ecco cosa è vietato:
- la sosta nelle zone a traffico limitato (ZTL) quando non è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli utilizzati per il trasporto e di pubblica utilità;
- la sosta nelle aree pedonali urbane (APU) quando non è autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli utilizzati per il servizio di trasporto e di pubblica utilità;
- la sosta in corrispondenza di: attraversamenti pedonali e ciclabili, passo carrabile, ponti, cavalcavia, dossi, strettoie, gallerie, passaggi a livello, aree di fermata bus, segnaletica verticale (se viene occultata dal veicolo), corsie di scorrimento dei mezzi di trasporto pubblico;
- la sosta nelle zone dove è attivo il divieto di sosta con rimozione forzata;
- la sosta dove c’è il divieto di fermata;
- la sosta in corrispondenza o in prossimità delle intersezioni;
- la sosta in seconda fila, sui marciapiedi, sulle piste ciclabili e contro il senso di marcia;
- la sosta nelle aree riservate alle ambulanze e ai mezzi di polizia;
- la sosta negli spazi personalizzati, riservati al titolare del parcheggio;
- la sosta negli spazi riservati ai mezzi pubblici o nelle aree riservate al carico e allo scarico delle merci.
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