Cos’è il profilo di funzionamento per disabili, a cosa serve e cosa cambia dopo che sono state pubblicate le linee guida. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- Profilo di funzionamento per disabili: cos’è
- Profilo di funzionamento per disabili: a cosa serve
- Profilo di funzionamento per disabili: chi lo realizza
- Profilo di funzionamento per disabili: cosa contiene
- Profilo di funzionamento per disabili: cosa devono fare i genitori
- Profilo di funzionamento per disabili: quando va aggiornato
- Profilo di funzionamento per disabili: linee guida
- Profilo di funzionamento per disabili: in sintesi
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Il profilo di funzionamento è uno strumento che supera la vecchia valutazione diagnostico funzionale ed è alla base del Progetto Individuale per l’inserimento scolastico degli studenti con disabilità.
Potresti anche essere interessato a leggere la guida completa sull’indennità mensile di frequenza; o anche avere informazioni utili su come rinnovare l’indennità di frequenza; c’è infine un post che spiega quando l’indennità di frequenza è incompatibile.
Profilo di funzionamento per disabili: cos’è
Il profilo di funzionamento per disabili è stato introdotto nel 2017. Si tratta di un documento fondamentale per il sostegno e l’inclusione degli alunni con disabilità.
Viene redatto dopo l’accertamento delle condizioni di disabilità dello studente, seguendo i criteri di classificazione internazionale. Da questo documento dipende poi la compilazione del Piano educativo individualizzato.
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Profilo di funzionamento per disabili: a cosa serve
Il profilo di funzionamento, che ha sostituito la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale, serve a questi scopi:
- consentire la compilazione del Piano educativo individualizzato e il Progetto individuale (articolo 14 della legge numero 328 dell’8 novembre del 2000);
- promuovere la collaborazione tra i genitori dell’alunno con disabilità e la scuola;
- descrivere lo stato e l’evoluzione delle condizioni dello studente in ogni grado di istruzione.
Questo documento descrive dunque nel dettaglio l’interazione dell’alunno con i fattori ambientali e verifica se questi fattori ambientali siano adatti per superare le eventuali difficoltà. O se, al contrario, sono causa di un peggioramento.
Sono anche considerati gli eventuali punti di forza del ragazzo in età evolutiva e tutte le altre informazioni che consentiranno di definire il Piano educativo individualizzato (Pei) e il progetto individuale.
Profilo di funzionamento per disabili: chi lo realizza
Il Profilo di funzionamento per disabili viene stabilito dopo che i genitori dell’alunno hanno presentato la certificazione di disabilità (legge 104 del 92). Per la valutazione deve essere attivata una unità interdisciplinare composta da queste figure:
- uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore;
- almeno due delle seguenti figure:
- un professionista nell’area della riabilitazione;
- uno psicologo dell’età evolutiva;
- un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell’Ente Locale di competenza.
Alla stesura del Profilo di funzionamento per disabili partecipano anche i genitori dell’alunno (o di chi ne esercita la responsabilità genitoriale).
Partecipa anche il dirigente scolastico o un insegnante di sostegno dell’istituto dove è iscritto lo studente.
Profilo di funzionamento per disabili: cosa contiene
Nel Profilo sono inseriti gli elementi indispensabili per facilitare l’inclusione e l’integrazione dell’alunno con disabilità:
- indicazione delle “condizioni di funzionamento” dell’alunno disabile;
- indicazione delle competenze professionali necessarie;
- elenco delle misure inclusive personalizzate da mettere in atto;
- risorse strutturali raccomandate.
Profilo di funzionamento per disabili: cosa devono fare i genitori
I genitori dopo aver ricevuto il profilo di funzionamento hanno il compito di trasmetterlo alla scuola e all’ente locale di competenza. Quel documento, come detto, sarà poi determinante per redigere il piano educativo individuale e il progetto individuale (se richiesto).
Il profilo di funzionamento serve anche a definire:
- le competenze professionali;
- le misure di sostegno;
- le risorse strutturali.
Questi tre aspetti saranno indispensabili per l’inclusione scolastica.
Profilo di funzionamento per disabili: quando va aggiornato
Il profilo di funzionamento non è un documento “statico”, cresce insieme all’alunno. E quindi deve essere aggiornato, in particolare in queste occasioni:
- passaggio al grado di istruzione successivo (a partire dalla scuola dell’infanzia);
- sopraggiungere di nuove condizioni di funzionamento dell’alunno.
Profilo di funzionamento per disabili: linee guida
Nei giorni scorsi il ministero per la Salute ha aggiornato le “Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e del profilo di funzionamento” Sono state prese in considerazione le classificazioni Icf dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Negli anni scorsi l’assenza di queste linee guida ha reso più difficoltosa l’adozione dei Piani educativi individuali che avrebbero dovuto basarsi proprio sul Profilo di funzionamento.
Ora spetta alle Regioni tradurre in concreto questa misura. Le procedure sono più snelle, ma la responsabilità per la corretta applicazione dipende sempre dalle persone.
Per l’Anfass la pubblicazione delle linee guida, dopo una lunga attesa, «introduce elementi innovativi e convincenti che potranno avviare quel necessario cambiamento in chiave realmente inclusiva e rispettosa del modello biopsicosociale del mondo della scuola. Riforma da noi attesa e fortemente auspicata».
Profilo di funzionamento per disabili: in sintesi
Il profilo di funzionamento per disabili deve essere redatto dopo che è stata accertata la disabilità del bambino (articolo 3 della legge 104). Bisogna seguire i criteri del modello bio-pisco-sociale che sono stati stabiliti dalla Classificazione internazionale della Disabilità e della Salute (Icf). Criteri adottati dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Serve a compilare il Piano educativo individualizzato e il progetto individuale. Il documento definisce anche le competenze professionali necessarie per seguire l’alunno e il tipo di sostegno e risorse strutturali che sono indispensabili per garantire l’inclusione scolastica.
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