È possibile ottenere la Legge 104 art 3 comma 1 e accompagnamento? Basta il comma 1 per presentare domanda per l’indennità? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
È possibile la Legge 104 art 3 comma 1 e accompagnamento?
Assolutamente no, non è possibile la Legge 104 art 3 comma 1 e accompagnamento. Per aver diritto all’indennità di accompagnamento, infatti, è necessario che sia presente una condizione di non autosufficienza, quindi una disabilità grave, che viene riconosciuta con il comma 3 dell’art 3 Legge 104, e non con il comma 1.
Il riconoscimento del comma 1 accerta che l’invalidità non sia grave, ma che ancora sia presente un grado di autonomia sufficiente alla persona per poter deambulare da sola o compiere gli atti della vita quotidiana senza bisogno di assistenza.
Quindi, non è possibile chiedere l’accompagnamento con il comma 1 e l’indennità non è automaticamente concessa con il riconoscimento dell’handicap, così come non lo è con qualsiasi percentuale di invalidità. Nemmeno con il 100 per cento è automatica.
Vediamo quindi quali sono le differenze tra Legge 104 e accompagnamento e qual è il caso in cui è possibile ottenere invalidità, Legge 104 e accompagnamento.
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Differenze tra Legge 104 e accompagnamento
La Legge 104 e l’accompagnamento sono concesse in base alla valutazione della condizione sanitaria. La differenza sostanziale tra le due è la seguente:
- la Legge 104/1992 è data in caso di riconoscimento dell’handicap;
- l’accompagnamento si ottiene quando viene riconosciuta l’invalidità totale o permanente (al 100%).
L’handicap si riferisce alle difficoltà sociali legate alle disabilità derivanti da una minorazione fisica o sensoriale. L’handicap e le agevolazioni che ne conseguono vengono riconosciute anche a minori di 18 anni.
È possibile avere un’invalidità parziale (dal 75% al 99%) e vedersi riconosciuto l’handicap e di conseguenza la Legge 104, ma non ottenere l’accompagnamento.
L’invalidità fa riferimento alla riduzione della capacità lavorativa a causa di una menomazione e viene valutata dai 18 anni ai 67 anni.
L’accompagnamento viene riconosciuto anche a minori di 18 anni e agli ultra sessantasettenni. In questi casi viene valutata la capacità di svolgere funzioni proprie dell’età (non autosufficienza).
Ricapitolando: gli invalidi al 100% titolari di 104 senza la condizione di non autosufficienza non possono ottenere l’accompagnamento.
Accompagnamento e Legge 104: si può lavorare? Una domanda che si chiedono molti assistiti e rispondiamo in questo articolo.
Le differenze economiche
La Legge 104 non prevede vantaggi economici, ma assistenziali quali ad esempio IVA agevolata al 4% e detrazione IRPEF al 19% per l’acquisto e l’adattamento di auto per disabili, sussidi tecnici e informatici in grado di supportare il disabile, materiale editoriale, permessi 104 e congedo biennale retribuito (questi ultimi due solo con il comma 3) che consistono in assenze dal lavoro retribuite e che possono essere richieste anche da chi assiste il portatore di handicap.
I portatori di handicap che non lavorano e sono in possesso di un reddito che rientra nei limiti di legge, hanno diritto di accedere ad altre prestazioni economiche se viene riconosciuta un’invalidità superiore al 74%, come ad esempio la pensione di invalidità.
Per gli invalidi civili totali, vale a dire coloro che hanno un’invalidità al 100%, è prevista l’indennità di accompagnamento che corrisponde ad un assegno mensile di 527,16 euro.
Quando sono riconosciuti sia l’handicap che l’invalidità totale al 100% e la non autosufficienza, le differenze tra Legge 104 e accompagnamento vengono a cadere.
Ribadiamo: essere riconosciuti invalidi al 100% non è sufficiente per ricevere l’accompagnamento perché è indispensabile vi sia una condizione di non autosufficienza.
Novità per la pensione di invalidità e purtroppo non buone. L’INPS rettifica le precedenti istruzioni relative al reddito rilevante per il diritto alle prestazioni di invalidità. Rischio perdita o diminuzione degli importi per molti beneficiari.

Come richiedere la Legge 104 e accompagnamento
Ribadiamo ancora una volta, perché è importante, che è possibile richiedere la Legge 104 e accompagnamento solo in un caso, ovvero se è stata accertata la gravità dell’handicap e un’invalidità totale al 100 per cento con l’impossibilità di deambulare da soli o di compiere gli atti normali della vita quotidiana da soli,
Detto questo, la procedura per richiedere la 104 e accompagnamento è univoca e si articola nei seguenti passaggi:
- il primo passo da compiere è quello di contattare il tuo medico curante e farti visitare. A seguito della visita, il dottore ti rilascerà un certificato nel quale vengono descritte sia l’entità che il numero delle invalidità riscontrate e se puoi essere considerato o meno un soggetto autosufficiente. Assieme al certificato, riceverai anche un codice, che andari a inserire nella domanda di accertamento sanitario;
- la mossa successiva è l’invio della domanda di accertamento sanitario all’INPS tramite il servizio “Invalidità Civile” – “Procedure per l’accertamento del requisito sanitario”;
- eseguiti questi passaggi, non ti resterà che aspettare l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A\R o PEC. Una volta ricevuto il verbale che attesta l’invalidità del 100%, dovrai presentare il modulo AP70 utilizzando il servizio “Invalidità civile – Invio dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.
Una volta ottenuto il certificato medico introduttivo e il codice allegato, la domanda per ricevere l’assegno di accompagnamento si presenta all’INPS per via telematica.
Puoi farlo sia attraverso il servizio dedicato, sia tramite enti di patronato o associazioni di categoria dei disabili.
FAQ (domande e risposte)
Come viene erogata l’indennità di accompagnamento?
L’indennità di accompagnamento viene erogata tramite un pagamento mensile su conto corrente o con modalità di riscossione alla posta. Questo importo può contribuire a coprire le spese legate all’assistenza e alle necessità della persona con disabilità.
Posso cumulare l’indennità di accompagnamento con altri sostegni?
Sì, in molti casi è possibile cumulare l’indennità di accompagnamento con altri tipi di sostegno economico. Ad esempio, alcune persone potrebbero avere diritto sia all’indennità di accompagnamento che a pensioni o altri sussidi.
Quali diritti sono garantiti dalla Legge 104 comma 1?
La Legge 104 comma 1 garantisce diversi diritti alle persone che ne possono beneficiare. Tra questi ci sono:
- Agevolazioni fiscali: benefici fiscali per ridurre l’imposta sul reddito per coloro che assistono persone con disabilità.
- Accesso a servizi educativi: garanzia di accesso a servizi educativi e formazione adeguati per i bambini con disabilità.
- Agevolazioni di trasporto: agevolazioni per il trasporto pubblico per le persone con disabilità e per chi ne ha cura.
Chi può richiedere i benefici della Legge 104 comma 1?
I benefici della Legge 104 comma 1 possono essere richiesti da
- beneficiari della Legge 104;
- familiari che hanno a carico la persona con disabilità
Quali documenti servono per richiedere i benefici?
Per richiedere i benefici della Legge 104 comma 1 è generalmente necessario presentare alcuni documenti, come:
- Certificato di disabilità: un certificato medico che attesta la condizione di disabilità.
- Domanda: una richiesta formale in cui si specificano le esigenze di assistenza e si indicano i benefici richiesti.
- Dichiarazione ISEE: documento che certifica la situazione economica del richiedente e della sua famiglia.
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