Come si svolgono le prove di concorso in caso di persone con disabilità? Quali sono i miei diritti? Ecco tutti i vantaggi nei concorsi pubblici per persone disabili. (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Vantaggi nei concorsi pubblici per persone disabili
I vantaggi nei concorsi pubblici per persone disabili sono i seguenti:
- assistenza durante le prove del concorso;
- esonero dalla prova preselettiva;
- titoli di preferenza per le graduatorie;
- priorità nella scelta della sede e rifiuto del trasferimento.
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono.
Su invaliditaediritti.it pubblichiamo ogni mese i concorsi riservati alle categorie protette con i relativi bandi e le modalità di partecipazione.
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Assistenza durante le prove d’esame
Le persone disabili che hanno bisogno di essere assistiti durante le prove scritte dei concorsi pubblici, ne devono dare comunicazione all’ente banditore, indicando l’ausilio e/o il sussidio necessari in relazione al proprio handicap e l’eventuale necessità di tempi più lunghi.
Le richieste vanno documentate allegando alla domanda di partecipazione un’apposita certificazione rilasciata dalla competente struttura sanitaria. In ogni caso, il bando informa sulla corretta procedura da seguire.
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Esonero dalla prova preselettiva
Il decreto legge n. 90/2014 (Decreto Semplificazioni) prevede anche che una persona con invalidità uguale o superiore all’80% non è tenuta a sostenere la prova preselettiva eventualmente prevista nel concorso pubblico.
A tal fine, il candidato dovrà dichiarare di volersi avvalere di questo beneficio.
Pertanto, per ottenere l’esonero della prova preselettiva, è necessario documentare:
- il riconoscimento della disabilità (anche non grave, art. 20 comma 2 bis Legge 104/1992);
- il riconoscimento di un grado di invalidità civile pari o superiore all’80%.
- Assunzione di persone con disabilità nella polizia: vediamo se è possibile, come funziona e quali sono le mansioni compatibili.
Titoli di preferenza
Ai sensi dell’articolo 5 comma 4 del DPR 487/1994, durante un concorso pubblico, in parità di merito entrano in gioco i titoli di preferenza.
Si tratta, in sostanza, di alcune condizioni in cui i cittadini possono rientrare per avere la preferenza nell’assegnazione del posto.
Per essere più chiari: se due o più candidati si ritrovano con lo stesso punteggio in graduatoria, quello in possesso del titolo di preferenza risulterà avere un posto superiore rispetto a chi ne è sprovvisto.
Categorie protette e graduatorie: come funziona l’inserimento in graduatoria delle categorie protette, cosa viene considerato per il punteggio e a cosa dà accesso la presenza nelle graduatorie provinciali.
Categorie per i titoli di preferenza
Di seguiti ti mostriamo l’elenco completo relativo alle persone disabili con titolo di preferenza nei concorsi pubblici:
- insigniti di medaglia al valor militare;
- mutilati e invalidi di guerra ex combattenti;
- mutilati e invalidi per fatto di guerra;
- mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato,
- orfani di guerra;
- orfani dei caduti per fatto di guerra,
- orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato,
- feriti in combattimento;
- insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerose,
- figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
- figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
- figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
- genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
- genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
- coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
- coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
- coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
- invalidi e i mutilati civili;
- militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
Come vedi, non solo le persone con disabilità, ma anche i figli, i coniugi, fratelli e sorelle, in alcuni casi specifici, hanno diritto al titolo di preferenza e quindi a una precedenza nelle graduatorie di concorsi pubblici, in situazioni di pari merito.
Categorie protette e tutela della privacy nei concorsi. Durante le fasi di convocazione ai concorsi e di comunicazione degli esiti e delle eventuali assunzioni, i dati delle persone disabili appartenenti alle categorie protette non devono essere pubblicati. Ecco perché e come devono comportarsi gli enti banditori di concorso.
Parità di punteggio in graduatoria per due disabili con titoli di preferenza
Può succedere che due persone con disabilità con titoli di preferenza, nei concorsi pubblici arrivino a ottenere lo stesso punteggio in graduatoria.
Cosa succede, in questo caso? Quando ci sono candidati a parità di merito e titoli di preferenza, la precedenza viene determinata da:
- numero di figli a carico, indipendente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;
- aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche;
- maggiore età.
Ci chiediamo, a questo punto: i titoli di preferenza equivalgono alla riserva dei posti nelle aziende pubbliche?
No, i titoli di preferenza sono molto diversi dalla riserva dei posti, infatti sono utili a determinare la posizione in graduatoria di candidati a parità di merito, come abbiamo visto, ma non a garantire, come accade per le categorie protette, l’assunzione tramite collocamento mirato.
Titoli di riserva
Secondo l’art. 3 della Legge 68/99 i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette nella seguente misura:
- 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
- 2 lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
- 1 lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
La Legge 12 marzo 1999, n. 68 distingue i lavoratori appartenenti alle categorie protette in “disabili” e “altre categorie”. I disabili sono:
- invalidi civili con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 46%;
- invalidi del lavoro con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 34%;
- non vedenti (rientrano in tale categoria le persone colpite da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi anche con correzione di lenti);
- non udenti (persone colpite da sordità dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio ai sensi della Legge 381/70);
- invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi di servizio (T.U. pensioni di guerra – DPR 915/78 e successive modifiche).
Le altre categorie protette di cui all’art. 18, della Legge 68/99 sono:
- orfani e coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per cause di lavoro, di guerra e di servizio svolto nelle pubbliche amministrazioni (inclusi gli orfani, le vedove e i familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata ex Legge 407/98);
- soggetti equiparati, ovvero coniugi e figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, lavoro e servizio;
- profughi italiani rimpatriati riconosciuti ai sensi della Legge 763/81;
Per poter usufruire della riserva dei posti, le persone disabili devono dichiarare di essere iscritti nelle liste di collocamento obbligatorio previste dall’art. 8 della legge 68/1999.
Per quanto riguarda i concorsi, il titolo di riserva deve essere dichiarato entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso (in quanto tutti i titoli, compresi i titoli di riserva, vanno posseduti entro la scadenza delle domande di partecipazione al concorso).
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Priorità nella scelta della sede per persone disabili gravi
Ai sensi dell’art. 33 della Legge 104/92 le persone con disabilità grave hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.
Questo significa le persone con disabilità grave avranno diritto a scegliere la sede di servizio con priorità rispetto agli altri vincitori di concorso.
Il trasferimento con Legge 104 per le Forze armate non può essere negato. Vediamo cosa dice la normativa e perché le Forze Armate hanno gli stessi diritti di tutti gli altri dipendenti pubblici.

Priorità nella scelta della sede per persone disabili con invalidità civile
Analogamente a quanto detto nel paragrafo precedente, l’art. 21 della Legge 104/92 prevede che la persona con disabilità (anche non grave) con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla Legge 10 agosto 1950, n. 648, ha diritto:
- alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili;
- alla precedenza in sede di trasferimento a domanda.
Vantaggi nei concorsi pubblici per persone disabili: la tabella riassuntiva
Ecco di seguito una tabella di facile consultazione in cui trovi i vantaggi nei concorsi pubblici per persone disabili e le informazioni più importanti relative al vantaggio:
Tipo di Vantaggio | Caratteristiche |
Assistenza durante le prove d’esame | – Le persone disabili possono richiedere assistenza durante le prove scritte dei concorsi pubblici. – Devono comunicare all’ente banditore le necessità di ausilio, sussidio o tempi più lunghi. – La documentazione medica è allegata alla domanda di partecipazione per definire le necessità specifiche. |
Esonero dalla prova preselettiva | – Persone con invalidità ≥80% non devono sostenere la prova preselettiva nei concorsi pubblici. – Documenti richiesti: riconoscimento di disabilità e grado di invalidità civile ≥80%. |
Titoli di preferenza | – In situazioni di parità di merito, i titoli di preferenza danno priorità nell’assegnazione del posto. – Diversi gruppi, come invalidi civili, mutilati di guerra, orfani di guerra, godono di tali titoli. – Vantaggiano chi possiede tali titoli rispetto a chi ne è sprovvisto. |
Parità di punteggio in graduatoria | In caso di parità di merito e titoli di preferenza, la priorità è data da figli a carico, servizio pubblico, maggiore età. |
Titoli di riserva | – I datori di lavoro pubblici e privati devono avere dipendenti delle categorie protette. – Le percentuali variano con numero di dipendenti e tipologia di disabilità. – Disabili e altre categorie protette sono incluse. |
Priorità nella scelta della sede | – Persone con disabilità grave o invalidità civile ≥2/3 hanno diritto di scelta prioritaria nella sede. – Prevale su altri vincitori di concorso. |
FAQ (domande e risposte)
Dove vengono pubblicati i concorsi per persone disabili?
Tutti i concorsi pubblici, compresi quelli riservati esclusivamente alle persone disabili, sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale Concorsi ed esami, o sul BURC delle Regioni.
Cosa allegare alla domanda di partecipazione a un concorso pubblico per persone disabili?
Il bando indica espressamente quali sono i documenti da allegare alla domanda di partecipazione. In via generale, nel caso specifico delle categorie protette, si richiede di allegare:
- certificazione rilasciata dalle competenti autorità con l’indicazione della tipologia e grado di invalidità, in originale oppure in copia semplice dichiarata conforme all’originale in proprio possesso;
- se richiesta espressamente, fotocopia non autenticata di idoneo documento di riconoscimento in corso di validità, ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. n. 45/2000.
Quali sono i concorsi ai quali posso partecipare le persone disabili?
Le persone disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, banditi da qualsiasi amministrazione pubblica, oltre ai concorsi riservati (categorie protette). Fermo restando alcune limitazioni e deroghe, ad esempio:
per i partiti politici, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione, la quota di riserva si computa esclusivamente al personale tecnico-esecutivo, svolgente funzioni amministrative (comma 3, art. 3 Legge 12 marzo 1999, n. 6);
per i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazionale, il collocamento dei disabili è previsto nei soli servizi amministrativi (comma 4, art. 3 Legge 12 marzo 1999, n. 6).
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