Congedo straordinario: posso andare in palestra?

Congedo straordinario: vediamo se, chi assiste un familiare disabile, nei 2 anni di congedo straordinario può dedicarsi degli spazi e del tempo, per esempio per andare in palestra.
 - 
31/3/23

Cosa prevede la normativa in merito a quello che si può fare durante il congedo straordinario? Il familiare che si prende cura del disabile grave può concedersi dei momenti per riposarsi e dedicarsi alle proprie attività? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Il familiare che usufruisce del congedo straordinario per 2 anni, dovrà mettere in conto che, per tutta la durata dell’agevolazione, dovrà occuparsi dei bisogni del disabile grave che assiste.

Tuttavia, questo non vuol dire che bisogna annullare del tutto la propria vita, anche perché è necessario che il caregiver abbia la serenità psicologica e la forza fisica giuste per poter assistere il disabile nel migliore dei modi.

Vediamo quindi cosa è consentito fare durante il congedo straordinario e, in particolare, se puoi frequentare una palestra.

Indice

In palestra durante il congedo straordinario: cosa dice la normativa

In realtà, la legge non dice nulla sulle modalità di assistenza del familiare che si prende cura del disabile grave durante il congedo straordinario.

Possiamo però rispondere al quesito grazie all’interpretazione della legge e a spunti giurisdizionali.

In linea di massima, possiamo affermare che, se sei beneficiario del congedo straordinario ex art. 42 d.lgs. 151/2002, non sei tenuto a stare 24 ore su 24 accanto al familiare disabile che assisti.

L’importante è che tu riesca a garantirgli tutta l’assistenza di cui ha bisogno e che non demandi ad altri i tuoi compiti per periodi troppo lunghi, come per esempio per fare un viaggio.

In sostanza: se ti assenti per qualche ora per andare in palestra o per qualche ora per una visita medica o per fare la spesa, non ci sono problemi.

Ci sanno, invece, se deciderai di fare un viaggio di qualche giorno, demandando ad altri la cura del disabile o grave o, peggio ancora, lasciandolo da solo.

Quindi, la normativa sul congedo straordinario non chiarisce cosa si può e cosa non si può fare durante il congedo. Tuttavia, abbiamo dei riferimenti giurisdizionali: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.

Attività collaterali durante il congedo straordinario: i riferimenti giurisdizionali

Per capire se puoi andare in palestra o meno durante il congedo straordinario, facciamo riferimento innanzitutto all’interpello n. 30/2012 reso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il caso dell’interpello riguardava proprio quello di un lavoratore che si trovava ad assistere un familiare disabile grave.

Dall’interpello si evince che al familiare in congedo è possibile assentarsi e spostarsi per svolgere tutte quelle attività collaterali e ausiliarie all’assistenza del disabile.

In pratica, durante il congedo potrai spostarti per:

  • accompagnare il disabile grave da e verso il luogo di lavoro, se svolge attività lavorativa;
  • prenotare o ritirare esami clinici per lui;
  • Fare la spesa, andare in farmacia, acquistare capi di abbigliamento per lui o accompagnarlo in chiesa.

Tuttavia, l’interpello non cita solo la possibilità di spostarsi per i bisogni del disabile, ma anche per se stessi. In questo caso, si parla di finalità mista, che soddisfa nello stesso tempo i bisogni del disabile e quelli del familiare che lo assiste.

Questo vuol dire che puoi uscire a fare la spesa o ad acquistare farmaci anche se riguardano te e non solo il tuo disabile di cui ti prendi cura.

E qui si tratta della “normale amministrazione”. Ma se volessi dedicarti del tempo e andare in palestra?

Lo puoi fare. Assicurare un’assistenza sistematica non comporta l’obbligo di assistere il disabile 24 ore su 24. Quindi, puoi benissimo prenderti del tempo per risposarti dalla fatica che l’assistenza a un disabile grave comporta, perché la legge non prescrive che tu debba stare costantemente a contatto con lui.

L’importante è che il disabile venga assistito e che, se ha bisogno di continua assistenza gliela possa assicurare anche in quell’ora o in quel paio di ore che vai in palestra.

A tal proposito: puoi affidarti a un’altra persona o a una badante, per questo arco di tempo? Rispondiamo nel prossimo paragrafo.

Congedo straordinario
Congedo straordinario: posso andare in palestra?

Prima, però, ti lasciamo una lista di articoli che riguardano il congedo straordinario e che potrebbero interessarti:

Qui, invece, ti mostriamo quali sono gli aiuti ai disabili e ai caregiver nei piani della nuova ministra alla disabilità Locatelli e quali sono le promesse che ha fatto il centrodestra in campagna elettorale.

Congedo straordinario: puoi affidarti a una badante mentre sei in palestra?

Sei in congedo straordinario, assisti il tuo parente disabile e hai deciso di iscriverti in palestra per dedicare un po’ di tempo al tuo fisico e alla tua salute mentale, visto che prendersi cura di una persona con handicap grave è molto faticoso.

Il familiare disabile, però, ha continuamente bisogno di assistenza e non puoi lasciarlo da solo nemmeno per un’ora. Puoi chiedere aiuto a qualcuno o affidarti a una badante?

Una sentenza della Corte di Cassazione, la n. 8784/2015, si è espressa in tal senso in merito alle assenze durante i permessi retribuiti, riconoscendo in questo caso la legittimità del licenziamento disciplinare nei confronti del lavoratore che utilizza anche una sola parte delle ore di permesso per soddisfare interessi esclusivamente personali.

Quindi, se tu stessi usufruendo dei permessi retribuiti, che prevedono un’assenza di due ore dal lavoro per assistere il familiare, e in quelle due ore andassi in palestra, rischieresti il licenziamento disciplinare.

Tuttavia, il congedo straordinario prevede un’assistenza totale e quotidiana, al disabile, per cui in questo caso non viene applicato lo stesso principio.

Un’altra sentenza della Corte di Cassazione, la n. 27232/2014, afferma che il lavoratore che beneficia del congedo straordinario per assistere il familiare disabili può farsi aiutare da un’altra persona o da una badante, purché quest’ultima non sostituisca del tutto il lavoratore stesso.

Quindi, in sostanza: puoi tranquillamente andare in palestra durante il congedo, ma devi assicurare assistenza al disabile grave. Puoi farlo affidatoti all’aiuto di un altro parente o anche di una badante.

Non puoi lasciare il disabile con un altro parente o con la badante, invece, per periodi troppo prolungati, come per esempio per dei viaggi di piacere (rischi la denuncia per truffa aggravata), mentre è possibile farlo in caso di giustificati e gravi motivi di salute.

Prima di concludere, ti lasciamo anche una lista di articoli sulle badanti che abbiamo realizzato e che potrebbero interessarti:

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.