Se mi iscrivo alle categorie protette, beneficio poi per sempre delle agevolazioni lavorative? Quando scade l’scrizione alle categorie protette? (scopri le ultime notizie su categorie protette, Legge 104, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando scade l’iscrizione alle categorie protette
Vediamo subito quando scade l’iscrizione alle categorie protette, se puoi iscriverti nuovamente e come fare.
L’unico caso in cui scade l’iscrizione alle categorie protette è quello in cui vieni assunto con un contratto superiore a 6 mesi con uno stipendio che ti fa ottenere un reddito superiore a 8mila euro annui.
È questo il caso in cui, infatti, perdi lo stato di disoccupazione. E la legge vuole che possano iscriversi alle categorie protette colo che, oltre a possedere determinati requisiti sanitari, risultino disoccupati.
Attenzione: la scadenza alle categorie protette si riferisce alla possibilità di essere inserito nelle graduatorie provinciali per il collocamento mirato. In caso di occupazione, non farai più parte delle graduatorie.
Ciò non toglie che continui a essere tutelato e agevolato sul posto di lavoro in quanto persona disabile, per cui non cambia nulla in materia di diritti dei lavoratori disabili.
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Quando non scade
In tutti gli altri casi, l’iscrizione alle categorie protette e quindi la presenza nelle liste per il collocamento mirato viene mantenuta, perché non si perde lo stato di disoccupazione.
Questo vuol dire che, anche se sei assunto, ma con un contratto a tempo determinato inferiore a 6 mesi e con un reddito inferiore a 8mila euro, resti comunque nelle liste per il collocamento mirato.
Anche se intraprendi un’attività lavorativa autonoma o un’impresa individuale con un reddito corrispondente a un’imposta lorda inferiore o pari alle detrazioni spettanti (4.800 euro), mantieni l’iscrizione.
Questo, perché risultando comunque disoccupato, conservi il diritto a essere chiamato per la stipula di un contratto di lavoro con condizioni più stabili e remunerative.
Le aziende con obbligo di assunzione possono chiamarti per un’assunzione a tempo determinato (ma a condizioni migliori di quelle del tuo attuale contratto) o indeterminato.
Le persone disabili a cui è stata riconosciuta un’invalidità hanno l’obbligo di iscrizione al collocamento mirato? Rispondiamo in questo articolo.
Quando è sospesa
C’è poi un caso in cui l’iscrizione alle categorie protette viene sospesa per poi riprendere naturalmente alla fine del rapporto di lavoro con l’azienda.
Si tratta del caso in cui instauri un rapporto di lavoro subordinato inferiore a 6 mesi, anche se con un reddito annuo superiore a 8.000 euro.
A queste condizioni, l’iscrizione è sospesa per la durata del rapporto di lavoro, ma rientrerai nuovamente nelle graduatorie provinciali delle categorie protette una volta concluso il rapporto di lavoro.
Invalidità civile e lavoro dipendente: si può cumulare il reddito della pensione di invalidità con il reddito da lavoro? Ne parliamo in questo articolo.

Come iscriversi nuovamente
Mettiamo il caso che facessi parte delle categorie protette, ma ti è scaduta l’iscrizione perché sei stato assunto con una tipologia di contratto (come abbiamo precisato prima) che prevede la cancellazione dalle liste.
Per qualche motivo, il precedente contratto si è risolto e cerchi nuovamente un’occupazione lavorativa.
In questo caso, se intendi beneficiare ancora delle agevolazioni nell’inserimento lavorativo Legge 68/1999, devi nuovamente seguire la procedura per l’iscrizione alle categorie protette.
Per iscriverti di nuovo alle categorie protette devi presentare al Centro per l’impiego del tuo territorio la seguente documentazione:
- se sei invalido civile, devi presentare un certificato di invalidità civile che attesti una percentuale di invalidità superiore al 45%. Il certificato deve essere stato rilasciato dall’ufficio invalidi civili del distretto ASL di riferimento;
- se sei invalido del lavoro, devi presentare un verbale attestante l’invalidità rilasciato dall’INAIL che attesti una percentuale di invalidità maggiore del 33%;
- se sei persona non vedente, devi presentare un verbale rilasciato dalla competente Commissione ASL che dichiari la cecità assoluta o un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi;
- se sei persona invalida di guerra, invalida civile di guerra e invalida per servizio, sei tenuto a presentare un certificato, rilasciato rispettivamente dalla Commissione medica militare (per gli invalidi di guerra), dal comando o dall’amministrazione di appartenenza (per gli invalidi civili di guerra e invalidi per servizio), che attesti la sussistenza di una situazione che riduca la possibilità di trovare un impiego;
- se sei vittima del terrorismo, criminalità organizzata e del dovere, devi presentare un apposito certificato, rilasciato dal Ministero dell’Interno o dal Prefetto territorialmente competente delegato, con cui si attesta l’appartenenza alla categoria.
Con questa documentazione, potrai chiedere nuovamente al Centro per l’impiego l’inserimento nelle liste per il collocamento mirato e nelle graduatorie provinciali.
FAQ (domande e risposte)
Posso iscrivermi alle categorie protette se già lavoro?
Sì, puoi iscriverti alle categorie protette anche se già hai un lavoro, ma il tuo reddito non supera gli 8mila euro annui. Le categorie protette sono previste per tutelare specifiche situazioni di svantaggio lavorativo legate a disabilità, malattie croniche o altre condizioni particolari. Se rientri in una di queste categorie e soddisfi i requisiti previsti dalla legge, hai il diritto di iscriverti anche se sei già occupato.
Posso essere licenziato se sono una categoria protetta?
Le categorie protette godono di una protezione particolare, e il licenziamento dovuto alla loro appartenenza è considerato discriminatorio. In caso di licenziamento ingiustificato, si possono intraprendere azioni legali per tutelare i propri diritti. Tuttavia, il posto delle categorie protette non è intoccabile, perché in caso di atteggiamenti o atti che ledono all’azienda o ai propri colleghi di lavoro, anche una categoria protetta può essere licenziata al pari dei suoi colleghi.
Se vengo assunto come categoria protetta ma mi viene fatta un’offerta di lavoro migliore, posso recidere dal contratto precedente?
Sì, anche se sei stato assunto come categoria protetta, hai il diritto di accettare un’offerta di lavoro migliore e recidere il contratto precedente. La normativa italiana riconosce il diritto di ciascun individuo di migliorare la propria situazione lavorativa. Tuttavia, è sempre buona norma comunicare tempestivamente la decisione all’azienda in cui sei stato originariamente assunto, in modo da evitare malintesi o problemi.
Cosa succede se vengo assunto come categoria protetta, ma nel tempo non sono più disabile?
Se nel corso del tempo perdi la condizione di disabilità o cessano le altre condizioni che ti hanno fatto rientrare nelle categorie protette, ciò non pregiudica il tuo rapporto di lavoro. Una volta che sei stato assunto come categoria protetta, continui a beneficiare della protezione e dei diritti ad essa associati anche se nel futuro le tue condizioni dovessero cambiare. La legge tutela la continuità del rapporto di lavoro, indipendentemente dall’evoluzione delle tue condizioni di salute.
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