Quali agevolazioni hanno le persone disabili per l’inserimento nel mondo del lavoro? Qual è la procedura da seguire per il collocamento mirato e accertamento della disabilità? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
La legge n. 68 del 1969 sul collocamento mirato, prevede la valutazione della disabilità a fini lavorativi.
Si tratta di un accertamento differente da quello dell’invalidità, ma che si affianca ad esso per individuare le capacità residue di lavoro della singola persona disabile, in modo da collocarla in base proprio alle sue possibilità e capacità.
In questa guida ti mostriamo tutta la procedura che devi seguire per il collocamento mirato e accertamento della disabilità.
Indice
- Collocamento mirato e accertamento della disabilità: cos’è il collocamento mirato
- Collocamento mirato e accertamento della disabilità: chi valuta la disabilità ai fini dell’inserimento lavorativo
- Come richiedere il verbale di accertamento della capacità globale ai fini del collocamento mirato
- Collocamento mirato e accertamento della disabilità: il riconoscimento dello stato di disoccupazione
- Collocamento mirato e accertamento della disabilità: quando si perde il collocamento mirato
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Collocamento mirato e accertamento della disabilità: cos’è il collocamento mirato
Quando si parla di collocamento mirato e accertamento della disabilità si fa riferimento a una serie di azioni che permettono di valutare in modo adeguato le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto più idoneo.
È importante sapere che anche se sei invalido al 100%, senza o con accompagnamento, hai diritto alla valutazione delle residue capacità lavorative e quindi ad accedere a lavori e/o a percorsi di inserimento mirato, qualora la valutazione sia positiva. In questo nostro articolo ti spieghiamo dettagliatamente quando un invalido totale al 100% può lavorare.
Chi si occupa della valutazione delle capacità residue per il collocamento mirato? Vediamolo.
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Collocamento mirato e accertamento della disabilità: chi valuta la disabilità ai fini dell’inserimento lavorativo
Ad occuparsi del collocamento mirato e accertamento della disabilità, ovvero a valutare la disabilità ai fini dell’inserimento lavorativo, è una Commissione dell’Asl.
Questa Commissione medica, formulerà una diagnosi funzionale della tua persona, cioè una descrizione analitica della compromissione funzionale del tuo stato psico-fisico e sensoriale, in modo da individuare la tua capacità globale utile al collocamento mirato al lavoro.
La diagnosi funzionale si conclude con una relazione finale nella quale, oltre alla valutazione globale, è presente anche la definizione di un Profilo socio – lavorativo, in cui vengono acquisite informazioni utili relative all’ambiente di vita e sociale e al tuo percorso educativo-formativo.
A questo punto, vediamo qual è la procedura per l’iscrizione al collocamento mirato e accertamento della disabilità e come richiedere il verbale di accertamento della capacità globale.
Scopri quali sono le categorie protette con cui la legge italiana agevola l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone affette da disabilità.
Intanto puoi anche guardare questo video che ti consigliamo, nel quale viene spiegato che cosa è il collocamento mirato:
Come richiedere il verbale di accertamento della capacità globale ai fini del collocamento mirato
Dal 1° gennaio 2010, le domande per il collocamento mirato e accertamento della disabilità, ovvero per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità vanno presentate all’Inps esclusivamente per via telematica.
È lo stesso Istituto, con il messaggio n. 3989 del 16.02.2011, a fornire chiarimenti in merito all’accesso al collocamento mirato.
Nel messaggio viene precisato che la domanda per collocamento mirato e accertamento della disabilità può essere di 3 tipi:
- Domanda con possesso di un verbale di accertamento dell’invalidità civile. Se hai già passato la visita della Commissione dell’Asl e ti è stata riconosciuta un’invalidità, quindi sei già in possesso di un verbale di accertamento, non dovrai far altro che entrare sul sito web Inps con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS). Non avrai bisogno quindi di chiedere il certificato medico introduttivo al tuo medico curante e compilerai la domanda inserendo semplicemente i dati riguardanti il verbale di riconoscimento dello stato di invalidità, cecità o sordità in tuo possesso. A tal proposito ti ricordiamo che, per accedere al collocamento mirato, è necessaria una percentuale di invalidità pari o superiore al 46%.
- Domanda senza riconoscimento dell’invalidità civile. Se ancora non hai fatto la visita per l’accertamento dell’invalidità civile, devi presentare una domanda sia per l’accertamento sanitario ai fini del riconoscimento che per quello ai fini del collocamento mirato. In questo caso, è necessario prima che il tuo medico di base compili e invii telematicamente all’Inps il certificato medico introduttivo. In questo articolo ti mostriamo la procedura dettagliata per fare domanda per invalidità civile.
- Domanda di revisione delle condizioni di disabilità. Questo tipo di domanda va inoltrata se sei già iscritto alle liste di collocamento mirato ma, nel tempo, le tue condizioni sanitarie sono mutate. In questo caso non sarai tu direttamente a presentarla, ma il Comitato Tecnico del Centro dell’impiego che ti ha trovato il lavoro, su tua richiesta o su quella del datore di lavoro. In sostanza, viene fatta una nuova verifica della residua capacità lavorativa e otterrai una nuova diagnosi funzionale, volta a individuare la capacità globale sopravvenuta per un nuovo collocamento lavorativo, presso la stessa azienda o, se questa non può ricollocarti ad altre mansioni coerenti con la tua nuova condizione, presso un’altra.
Puoi iscriverti al collocamento mirato se sei disoccupato o se svolgi attività lavorativa e non superi un determinato limite di reddito: ne parliamo nel prossimo paragrafo.
Diritti e orario di lavoro per invalidi: in questo articolo ti parliamo di cosa prevede la legge e quali sono le tutele e i doveri per i lavoratori. La legge 104, le categorie protette, i turni notturni e il lavoro straordinario. Il ruolo della sorveglianza medica in azienda, i doveri dei titolari delle aziende.

Collocamento mirato e accertamento della disabilità: il riconoscimento dello stato di disoccupazione
Per accedere al collocamento mirato e accertamento della disabilità, devi dimostrare di essere anche disoccupato.
Lo stato di disoccupazione è riconosciuto esclusivamente a chi, privo di lavoro, si presenta al Centro per l’Impiego competente per domicilio e dichiara (utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Ufficio) l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa, oltre all’eventuale attività lavorativa precedentemente svolta.
Ha diritto ad essere riconosciuto come disoccupato anche chi, pur lavorando, percepisce un reddito da lavoro non superiore a 8.000 euro lordi per il lavoro dipendente e 4.800 euro lordi per il lavoro autonomo. È quindi indispensabile rendere la dichiarazione di immediata disponibilità per iscriversi negli elenchi previsti dalla legge 68/99.
A questo punto potresti chiederti: quando si perde il collocamento mirato? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
Scopri quali mansioni il datore di lavoro non può obbligare a svolgere un lavoratore invalido.
Collocamento mirato e accertamento della disabilità: quando si perde il collocamento mirato
Non hai più diritto al collocamento mirato e accertamento della disabilità se perdi lo stato di disoccupazione.
La condizione di disoccupato (e conseguentemente l’anzianità di disoccupazione):
- si perde nel caso si superi il reddito da lavoro fissato in 8.000 euro lordi per il lavoro dipendente e 4.800 euro lordi per il lavoro autonomo;
- si sospende nel caso di accettazione di un’offerta di lavoro a tempo determinato di durata fino a 6 mesi.
Nel caso in cui, per due volte consecutive, non rispondi alla convocazione oppure rifiuti un posto di lavoro offerto corrispondente ai requisiti professionali e alle disponibilità dichiarate all’atto dell’iscrizione, verrai cancellato dalle liste del collocamento mirato per sei mesi e decade il diritto all’indennità di disoccupazione.
Per vedere come funziona l’inserimento in aziende pubbliche e private delle categorie protette assumibili con collocamento mirato e per avere più informazioni su questa possibilità, ti lasciamo una lista di nostri articoli sull’argomento:
- Categorie protette, la guida completa
- Come funziona il collocamento mirato per chi lavora già
- Stipendio delle categorie protette: quanto guadagnano?
- Cambio lavoro per categorie protette: come funziona
- Qual è l’orario di lavoro delle categorie protette
- Assunzione disabili, serve il nulla osta (come funziona)
- Regole per assumere disabili nel settore pubblico
- Assunzione disabili, chi ha l’obbligo e chi no
- Come assumere una categoria protetta
- Riserva di posti per invalidi civili, cosa significa?
Collocamento mirato e accertamento della disabilità e non solo: ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile: