Se ho subìto un intervento all’anca e sono portatore di protesi a cosa ho diritto? Posso richiedere l’invalidità civile con protesi all’anca? Quale percentuale di invalidità mi verrebbe riconosciuta? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Per stabilire se una patologia, oppure una menomazione o minorazione conseguenti a una patologia possono essere riconosciute invalidanti, i medici della Commissione dell’ASL fanno riferimento alle tabelle ministeriali.
Vediamo quindi se è prevista anche l’invalidità civile con protesi all’anca, quale percentuale può essere riconosciuta e a quali benefici o prestazioni economiche si ha diritto.
Indice
- Posso richiedere l’invalidità civile con protesi all’anca?
- Quale percentuale è attribuita per l’invalidità civile con protesi all’anca?
- La percentuale per l’invalidità civile con protesi all’anca aumenta se ho altre patologie?
- A cosa ho diritto in base alla percentuale di invalidità civile con protesi all’anca riconosciuta?
- Come fare domanda per invalidità civile con protesi all’anca?
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Posso richiedere l’invalidità civile con protesi all’anca?
Sì, l’invalidità civile con protesi all’anca è prevista dalle tabelle ministeriali contenute nel DM 5 febbraio 1992, nel dettaglio alla voce 7223 “esiti di trattamento chirurgico con endoprotesi d’anca”. Ti mostriamo anche il dettaglio nella foto qui sotto:

Puoi quindi fare domanda per invalidità civile, seguendo la procedura che ti spiegheremo tra poco. Prima, però, vediamo quale percentuale di invalidità potrebbe esserti attribuita e a quali benefici potresti accedere.
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Quale percentuale è attribuita per l’invalidità civile con protesi all’anca?
Come hai potuto vedere nell’immagine che ti abbiamo mostrato sopra, accanto alla voce che prevede l’invalidità civile con protesi all’anca, c’è una serie di tre numeri.
Le tabelle ministeriali, infatti, prevedono che per una patologia o una menomazione possano essere attribuiti un punteggio minimo e uno massimo, oppure un valore fisso.
In questo caso, abbiamo un valore minimo di 31 e uno massimo di 40. Cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che la Commissione non avrà un valore fisso di riferimento ma, in base alla sua valutazione, ti attribuirà un punteggio compreso fra 31 e 40.
Verrai riconosciuto invalido civile solo se ti viene riconosciuta una percentuale di invalidità pari o superiore al 33% (capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo).
Con questa percentuale, e fino al 45%, hai diritto solo a:
- ausili e protesi gratuiti, legati alla tua patologia;
- rendita INAIL se l’invalidità è causata da infortunio sul lavoro o da una malattia professionale.
Tuttavia, se hai più patologie, la Commissione calcola la percentuale con un metodo specifico.
Ti mostriamo a cosa serve la domanda di invalidità, chi deve presentarla e a quali benefici economici e fiscali si ha diritto.
Nel video sotto, l’INPS spiega come fare domanda di invalidità tramite allegazione della documentazione sanitaria e qual è la procedura da seguire:
La percentuale per l’invalidità civile con protesi all’anca aumenta se ho altre patologie?
Sì, se la Commissione Medica riconosce la presenza di altre patologie invalidanti, farà un calcolo specifico, sommando l’invalidità civile con protesi all’anca alle altre menomazioni, minorazioni o patologie.
Per sapere qual è questo calcolo e quale percentuale potresti raggiungere, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento: cos’è il grado di disabilità, come calcolarlo e perché conta.
A cosa ho diritto in base alla percentuale di invalidità civile con protesi all’anca riconosciuta?
Abbiamo visto quali sono i valori che possono essere attribuiti per l’invalidità civile con protesi all’anca (31/40) e a cosa avresti diritto.
Abbiamo però anche visto che la percentuale di invalidità riconosciuta può aumentare in base alla concomitanza di più patologie o menomazioni (leggi anche: invalidità con più patologie: visita e calcolo).
In base alla percentuale che ti verrà riconosciuta, avrai diritto a benefici sempre più importanti e a prestazioni economiche, come di seguito:
- dal 46%, accesso all’iscrizione alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, con più di 15 dipendenti, per adempiere all’obbligo di assunzione degli invalidi;
- dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
- dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esenzione della reperibilità per le visite fiscali;
- dal 74%, diritto all’assegno erogato dall’Inps di 313,91 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5.391,88 euro (valori 2023) per disoccupati. A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale. Possibilità di richiedere l’Ape Sociale, sussidio che accompagna fino al pensionamento anticipato o di vecchiaia;
- dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
- 100%, diritto alla pensione di inabilità erogata dall’INPS di 313,91 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 17.050,42 euro (valori 2023). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale. La pensione di inabilità viene aumentata a massimo 652,02 euro mensili In presenza di redditi personali inferiori a 8.476,26 euro o cumulati con quelli del coniuge inferiori a 14.459,90;
- 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 527,10 euro mensili senza alcun limite di reddito, a condizione di non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a totale carico dello Stato (o di Ente pubblico).
Scopri quali sono tutte le prestazioni INPS per invalidi civili nel 2023: requisiti, limiti di reddito e importi.

Come fare domanda per invalidità civile con protesi all’anca?
Per presentare domanda per invalidità civile con protesi all’anca, dovrei seguire questa procedura:
- recarti dal tuo medico curante per richiedere la compilazione del certificato medico introduttivo, perché sia attestata la patologia invalidante. Il certificato sarà poi inviato telematicamente dal medico;
- presentare all’INPS via Internet, direttamente (se hai SPID, CIE o CNS) oppure tramite CAF, Patronato o Associazioni di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS), la domanda di riconoscimento dei benefici;
- effettuare la visita medica di accertamento presso la Commissione ASL integrata da un medico INPS, nella data che gli verrà comunicata.
Ti spieghiamo dettagliatamente tutta la procedura da seguire nella nostra guida su come fare domanda per l’invalidità civile.
Alla fine della visita, la Commissione emetterà un verbale di invalidità, che ti verrà spedito a casa e che riporterà la percentuale di invalidità riconosciuta e i benefici o le prestazioni a cui hai diritto.
Ti ricordiamo che, se la tua condizione sanitaria è causa di svantaggio sociale o di emarginazione, puoi anche richiedere la Legge 104/1992 e ottenere ulteriori agevolazioni lavorative e fiscali: te ne parliamo in questo articolo.
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