In quali casi viene sospesa o revocata la pensione di invalidità? Posso chiedere il ripristino della prestazione di invalidità? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Ripristino della prestazione di invalidità per rientro nei limiti di reddito
In caso di perdita delle prestazioni economiche assistenziali come l’assegno mensile o la pensione di invalidità a causa del superamento dei limiti di reddito, è possibile richiedere il ripristino della prestazione di invalidità.
In altre parole, è possibile riattivare il pagamento della prestazione economica senza dover ripetere l’intero processo di verifica sanitaria, a condizione che la data del verbale non sia antecedente di più di due anni rispetto alla data di ripristino.
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I casi specifici
Con il messaggio n. 1487 del 4 aprile 2017, l’INPS fornisce importanti chiarimenti riguardo alle procedure di ripristino delle prestazioni economiche assistenziali a seguito di reiezione, revoca o sospensione, quando queste decisioni sono basate sulla mancanza del requisito economico.
Il messaggio dell’INPS distingue tre casi specifici:
- Reiezione della domanda per mancanza di requisiti socio-economici: se la domanda iniziale viene respinta a causa della mancanza dei requisiti socio-economici e in seguito rientri nei limiti di reddito richiesti, è sufficiente presentare un’istanza di riesame utilizzando il modello AP93, allegando il verbale sanitario in corso di validità già in possesso. Non è necessario riavviare l’intera procedura di accertamento sanitario. Se l’INPS verifica la sussistenza dei requisiti socio-economici, provvederà alla liquidazione della prestazione a partire dal mese successivo alla presentazione del modello AP93.
- Revoca della prestazione a causa della perdita dei requisiti socio-economici: se la prestazione economica di invalidità civile è stata revocata a causa di circostanze come la permanenza all’estero per più di un anno dalla sospensione, è possibile richiedere il ripristino della prestazione economica presentando una domanda utilizzando il modello AP93 e allegando il verbale sanitario in corso di validità. Anche in questo caso, non è necessario riavviare l’intera procedura di accertamento sanitario, e la domanda verrà accettata se i requisiti socio-economici sono soddisfatti, con la conseguente liquidazione della prestazione a partire dal mese successivo alla presentazione del modello AP93.
- Sospensione della prestazione economica a causa della perdita temporanea dei requisiti socio-economici: se la prestazione è stata sospesa temporaneamente a causa di circostanze come il ricovero dell’interessato o il superamento dei limiti di reddito per liquidazione di arretrati, è possibile presentare una domanda di ricostituzione senza dover riavviare l’intera procedura di accertamento sanitario nel momento in cui si ritiene che i requisiti siano nuovamente soddisfatti.
Per quanto riguarda la data di invio del modello AP93 o della domanda di ricostituzione, è importante notare che da questo momento iniziano a decorrere gli arretrati, che maturano dopo 120 giorni dalla ricezione del modello o della domanda, a condizione che siano completi di tutti gli elementi e le notizie necessarie per la liquidazione.
Vediamo che distinzione fa l’INPS tra requisito sanitario e requisito reddituale, perché è questa distinzione che è importante ai fini del ripristino della prestazione di invalidità, insieme all’arco di tempo passato tra la data dell’accertamento sanitario e quello della revoca o sospensione.
Verbale commissione INPS, ci sono due strade per contestarlo: per via amministrativa o giudiziale. Vediamo come funzionano le procedure, qual è la più efficace e quali sono i costi eventuali da affrontare.
Distinzione tra requisito sanitario e requisito reddituale
L’INPS sottolinea la necessità di distinguere tra due fasi fondamentali nel processo di concessione della prestazione di invalidità civile, sordità e cecità.
La prima fase riguarda l’accertamento del requisito sanitario, che determina lo status di invalido, mentre la seconda fase concerne la prestazione economica, ma solo se sono presenti i requisiti reddituali richiesti.
Questa distinzione implica che le questioni legate alla fase sanitaria devono essere separate da quelle concernenti la verifica dei requisiti socio-economici, sebbene le verifiche sanitarie rimangano in vigore.
In parole più semplici: se sei stato riconosciuto invalido civile, il riconoscimento vale fino a quando una nuova visita di revisione non ne accerta la guarigione o un miglioramento tale da attribuirti una percentuale di invalidità tale non darti accesso a prestazioni economiche (meno di 75% per le prestazioni assistenziali; meno del 67% per l’Assegno ordinario).
Poi c’è la questione limiti di reddito/diritto alla prestazione. Le prestazioni assistenziali, infatti, vengono erogate non solo a partire da una percentuale del 75 per cento, ma anche se non si supera un certo limite di reddito.
Se questo limite di reddito viene superato, l’INPS revoca o sospende la prestazione di invalidità. Se l’accertamento sanitario è avvenuto prima che siano trascorsi due anni dalla revoca e per uno dei motivi che abbiamo elencato nel paragrafo precedente rientri nuovamente nei limiti, puoi chiedere il rispristino della prestazione di invalidità senza sottoporti a nuovo accertamento sanitario.
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Matrimoni annullati e ripristino della pensione ai superstiti
L’INPS affronta anche la questione dei matrimoni annullati e il ripristino della pensione ai superstiti.
In particolare, chiarisce che le sentenze di nullità del matrimonio concordatario, pronunciate dalla giustizia ecclesiastica e poi delibate dalla Corte d’Appello competente, producono effetti nell’ordinamento civile italiano.
D’altra parte, le sentenze di annullamento del matrimonio civile emanate dalla magistratura ordinaria producono effetti diretti nell’ordinamento civile.
In entrambi i casi, gli effetti civili del matrimonio vengono cancellati retroattivamente come se il matrimonio non fosse mai avvenuto, fatto salvo quanto stabilito dagli articoli 128 e seguenti del codice civile.
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Applicazione delle istruzioni per annullamenti di matrimonio concordatario
L’INPS ritiene che, in caso di annullamento del secondo matrimonio celebrato con rito civile, siano applicabili per analogia le istruzioni fornite dalla circolare n. 36 del 9 febbraio 1990 riguardo all’annullamento del matrimonio concordatario.
Di conseguenza, se viene accertato che tutte le condizioni previste dalla legge sono soddisfatte, la Sede territoriale competente deve ripristinare la pensione ai superstiti dalla data di revoca, con il recupero delle somme eventualmente corrisposte a titolo di assegno pari a due annualità della quota di pensione, compresa la tredicesima mensilità, nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio (circolare INPS 53521 del 30 gennaio 1975).
Limiti di reddito per il ripristino della prestazione di invalidità
Per completezza di informazioni, riportiamo sotto una tabella con tutti i limiti di reddito e gli importi delle prestazioni economiche INPS 2023:
Prestazione | Limite di reddito 2022 | Limite di reddito 2023 | Importo assegno per il 2023 |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili assoluti, ricoverati | 17.050,42 euro | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili assoluti, non ricoverati | 17.050,42 euro | 17.920,00 euro | 339,48 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili parziali, ricoverati | 17.050,42 euro | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili parziali, non ricoverati | 17.050,42 euro | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno per ciechi civili parziali, ricoverati e non, con la sola indennità speciale | Nessuno | Nessuno | 217,64 euro |
Indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti (ricoverati o non ricoverati) | Nessuno | Nessuno | 959,21 euro |
Indennità di accompagnamento per ciechi civili parziali (ricoverati o non ricoverati) | Nessuno | Nessuno | 217,64 euro |
Assegno per ipovedenti gravi (decismisti) | 8.197,39 euro | 8.615,46 euro | 232,99 euro |
Indennità di comunicazione per sordomuti | Nessuno | Nessuno | 261,11 euro |
Pensione di invalidità totale (100%) | 17.050,42 euro | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Pensione di invalidità parziale (75%-99%) | 5.025,02 euro | 5.391,88 euro | 313,91 euro |
Indennità di accompagnamento | Nessuno | Nessuno | 527,16 euro |
Indennità di frequenza | 5.025,02 | 5.391,88 euro | 313,91 euro |
Assegno Sociale | – 6.097,39 euro (reddito personale); – 12.194,78 euro (reddito coniugale) | – 6.542,51 euro (reddito personale); – 13.085,02 euro (reddito coniugale) | 502,28 euro |
Indennità per Talassemia Major e Drepanocitosi | Nessuno | Nessuno | 563,74 euro |
FAQ (domande e risposte)
Come si calcola il limite di reddito per l’invalidità civile?
Il calcolo del limite di reddito per l’invalidità civile è basato su diversi fattori, tra cui il tuo reddito personale, quello del tuo coniuge (se presente) e il numero di figli a carico. Per avere un’idea generale, puoi sommare tutti i redditi familiari e confrontarli con i limiti stabiliti dall’INPS. Tuttavia, è importante notare che ci sono delle detrazioni e delle esenzioni previste dalla legge che possono influenzare il calcolo. Per ottenere un calcolo preciso, è consigliabile rivolgersi all’INPS o a un professionista esperto in materia previdenziale.
Cosa succede se supero i limiti di reddito previsti per la pensione di invalidità?
Se superi i limiti di reddito previsti per la pensione di invalidità civile, potrebbe verificarsi la sospensione o la revoca della tua prestazione. L’INPS effettua controlli periodici sui redditi dei beneficiari di questa pensione. Se i tuoi redditi superano i limiti consentiti, potresti essere tenuto a restituire le somme percepite in eccesso e potrebbe essere revocata la tua pensione. È importante informarsi sui limiti di reddito e fare attenzione a non superarli per evitare problemi futuri.
Posso lavorare se percepisco pensione di invalidità civile?
Sì, è possibile lavorare anche se si percepisce la pensione di invalidità civile. Tuttavia, ci sono alcune regole da seguire. È importante dichiarare il reddito da lavoro all’INPS e assicurarsi di rispettare i limiti di reddito consentiti per continuare a percepire la pensione. Inoltre, è fondamentale informarsi sulle normative specifiche che regolano questa situazione, poiché ci potrebbero essere delle agevolazioni fiscali o altre disposizioni a cui si ha diritto.
L’INPS come comunica la sospensione o la revoca di una prestazione di invalidità?
L’INPS comunica la sospensione o la revoca di una prestazione di invalidità civile attraverso una notifica ufficiale. Questa notifica può essere inviata per posta o essere consultabile online tramite il sito web dell’INPS. È importante prestare attenzione a queste comunicazioni e agire prontamente in caso di sospensione o revoca. Se ritieni che ci sia un errore o se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, è consigliabile contattare l’INPS per avere assistenza e informazioni dettagliate sulle ragioni della decisione presa.
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