In quale modo vengo tutelato dallo Stato se sono stato riconosciuto invalido civile? Cosa è previsto in merito a invalidità all’85 per cento e assegno mensile? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Indice
Invalidità all’85 per cento e assegno mensile
Con questa percentuale hai diritto all’invalidità all’85 per cento e assegno mensile.
Nel dettaglio, puoi ottenere due tipi di prestazioni:
- l’assegno mensile di invalidità o pensione di invalidità (è la stessa cosa, chiamata in due modi diversi);
- oppure l’Assegno ordinario di invalidità.
Il riconoscimento di una delle due prestazioni dipende anche dal rispetto di altri requisiti, differenti da quello sanitario, che possiedi se hai una percentuale di invalidità all’85%.
Nel dettaglio, l’Assegno mensile viene concesso se si è in uno stato di bisogno economico e si ha un reddito inferiore a una determinata soglia.
L’Assegno ordinario invece viene concesso ai lavoratori o comunque a chi ha lavorato e ha versato contributi, nella misura che ti diremo tra poco.
Andiamo quindi ad analizzare entrambe le prestazioni.
Chi paga l’Assegno ordinario di invalidità? Quale ente eroga la prestazione e a chi? Ecco requisiti e informazioni utili.
La pensione di invalidità civile
La pensione di invalidità civile è un trattamento assistenziale. Puoi ottenerla se non lavori, non hai versato i contributi utili per l’Assegno ordinario di invalidità, e se hai un reddito inferiore a 5.391,88 euro (per il 2023).
Al compimento dell’età pensionabile, la pensione di invalidità civile viene convertita in assegno sociale.
L’importo dell’assegno mensile, per il 2023, è pari a 313,91 euro mensili.
Qui spieghiamo quali redditi si calcolano e quali si escludono dal conteggio del reddito per la pensione di invalidità.
Requisiti
Per chiedere la pensione di invalidità sono necessari alcuni imprescindibili requisiti.
- invalidità tra il 74% e il 99% (invalidità parziale);
- reddito inferiore 5.391,88 euro (per il 2023);
- età tra i 18 e i 67 anni;
- essere cittadini italiani;
- gli stranieri comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- stranieri con regolare permesso di soggiorno;
- non svolgere attività lavorativa;
- risiedere in modo stabile ed abituale sul territorio italiano.
Invalidità civile, tutti i benefici per la pensione. Cosa prevede la legge per consentire uscite anticipate alle persone riconosciute invalide.
Come richiederla
Puoi presentare domanda per la pensione di invalidità civile:
- tramite domanda online sul sito dell’INPS;
- chiamando il Contact Center al numero 803 164 (numero gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- tramite enti di patronato ed intermediari dell’istituto, usufruendo dei loro servizi telematici.
Nel momento in cui si invia la domanda, oltre ai documenti con le generalità, deve essere allegata anche la certificazione medica a testimonianza dell’invalidità.
Documenti per la pensione di invalidità: vediamo insieme quale documentazione sanitaria e amministrativa è necessaria per fare domanda di invalidità civile.
Assegno ordinario di invalidità
Hai diritto all’Assegno ordinario di invalidità se lavori o hai lavorato, e hai almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio.
Essendo richiesto il requisito contributivo, quindi, si tratta di prestazione previdenziale.
L’importo dell’assegno verrà infatti calcolato in base ai contributi versati, come se si trattasse della pensione, ma senza maggiorazioni (come invece avviene per la pensione di inabilità lavorativa), e viene ridotto se il reddito supera di quattro volte il trattamento minimo.
L’Assegno ordinario di invalidità, inoltre, ha una durata di 3 anni e deve essere rinnovato. Dopo il terzo rinnovo, diventa definitivo.
Per sapere tutto su come funziona l’Assegno ordinario di invalidità e su come rinnovarlo, leggi il nostro approfondimento.
Contribuiti utili per il calcolo dell’Assegno
Non tutti i contributi sono utili ai fini del calcolo. Infatti, sono considerati “periodi neutri”:
- i periodi di assenza per astensione facoltativa dopo il parto;
- i periodi di lavoro subordinato all’estero che non siano protetti agli effetti delle assicurazioni interessati in base a convenzioni o da accordi internazionali;
- i periodi di servizio militare eccedenti il periodo corrispondente al servizio di leva;
- i periodi di malattia superiori ad un anno;
- i periodi di iscrizione a forme di previdenza obbligatorie diverse da quelle sostitutive dell’assicurazione Ivs per i quali sia stabilito altro trattamento obbligatorio di previdenza, quando non diano luogo a corresponsione di pensione.
Questa tipologia di prestazione non è collegata alla maturazione di un’età anagrafica. Quindi, unico vincolo è quello medico-legale e contributivo.
Da assegno ordinario a pensione di vecchiaia: vediamo come viene calcolato l’importo dopo i 67 anni.
Soggetti interessati
Non tutti i lavoratori possono richiedere l’Assegno ordinario di invalidità, ma solo:
- i lavoratori dipendenti (iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti);
- i lavoratori autonomi (iscritti alla Gestione separata INPS, ovvero alle Gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali);
- i lavoratori parasubordinati.
Restano, invece, esclusi dalla prestazione i lavoratori del pubblico impiego.

Domanda per l’Assegno ordinario
Anche in questo caso, per presentare la domanda per l’Assegno ordinario di invalidità, è necessario utilizzare il servizio online dedicato fornito dall’INPS.
In alternativa, è possibile presentare la domanda attraverso i seguenti canali:
- contattando il contact center;
- rivolgendosi agli enti di patronato e agli intermediari dell’INPS.
Nella domanda è necessario allegare la certificazione medica, utilizzando il modulo SS3 apposito.
FAQ (domande e risposte)
Posso ottenere la pensione anticipata se ho un’invalidità all’85 per cento?
Se hai un’invalidità riconosciuta al 85 per cento, hai diritto a una pensione anticipata. In questo approfondimento ti spieghiamo quali sono tutte le possibilità che hai per andare in pensione in anticipo con l’85 di invalidità.
Cosa posso fare se l’Assegno ordinario di invalidità mi viene rifiutato?
Se la tua richiesta di Assegno ordinario di invalidità viene rifiutata, hai il diritto di presentare ricorso e chiedere una revisione della decisione. Puoi rivolgerti all’INPS e fornire ulteriori documenti o informazioni che possano supportare la tua richiesta. È importante avere a disposizione tutta la documentazione medica e amministrativa necessaria per dimostrare la tua condizione di invalidità.
Se percepisco l’Assegno ordinario di invalidità posso smettere di lavorare?
Il diritto di percepire l’Assegno ordinario di invalidità non implica automaticamente il divieto di lavorare. Puoi continuare a lavorare, ma è fondamentale rispettare alcune limitazioni.
A cosa ho diritto con un’invalidità all’85 per cento?
Con un’invalidità riconosciuta all’85 per cento, hai diritto a diverse agevolazioni e benefici. Alcuni dei principali diritti riguardano l’esenzione da determinati oneri, come le tasse sulla casa e l’auto. Inoltre, potresti avere accesso a sconti per servizi e trasporti pubblici. Ecco cosa spetta quando si ha una percentuale di invalidità superiore all’80 per cento.
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