Bonus 150 euro: se l’Inps eroga l’indennità una tantum, ma non ti spetta di diritto o non hai più i requisiti per beneficiarne, devi restituirlo? E come avviene il rimborso all’Istituto? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Bonus 150 euro disabili. Per ottenere l’indennità una tantum del Governo devi possedere determinati requisiti, sia previdenziali che economici.
Nel caso in cui non dovessi averli, l’Inps potrebbe accreditarti il bonus ma, in base alle verifiche che effettuerà in una fase successiva, chiederti il rimborso della somma a cui non hai diritto.
Ma ci sono anche altre situazioni che possono realizzarsi e che ti fanno perdere il beneficio. Vediamole insieme in questo approfondimento.
Indice
- Bonus 150 euro: quando e come verrà erogato
- Bonus 150 euro: a chi spetta
- Bonus 150 euro disabili: requisiti e chi deve restituirlo
- Bonus 150 euro disabili: restituzione bonus 150 euro
- Bonus 150 euro disabili: cosa fare se sai che non ne hai diritto
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Bonus 150 euro: quando e come verrà erogato
A novembre 2022 l’Inps procederà con l’erogazione del bonus 150 euro alle categorie di beneficiari stabilite nel Decreto Aiuti-ter, che ti ricorderemo più avanti.
Come per il precedente bonus 200 euro, la nuova indennità una tantum verrà erogata in alcuni casi dopo presentazione della domanda, come per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.
In altri casi, come quello dei pensionati e dei titolari di trattamento assistenziale, avverrà in automatico sul pagamento della prestazione di novembre.
Anche questa volta, in molti casi l’Inps procederà con le erogazioni e, solo in un secondo momento, concluderà le verifiche per controllare che sussistano tutti i requisiti.
Qualora il soggetto a cui è stato accreditato il bonus 150 euro non dovesse avere questi requisiti o li avesse nel frattempo persi, il bonus va restituito.
Andiamo quindi a vedere quando è prevista la restituzione bonus 150 euro, ricordando innanzitutto a chi spetta il bonus.
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Bonus 150 euro: a chi spetta
Come abbiamo detto, il bonus 150 euro è la nuova indennità una tantum inserita nel nuovo Decreto Aiuti ter, che verrà erogata nel mese di novembre 2022.
Ti informiamo, inoltre, che il Governo Meloni sta lavorando a un’ulteriore misura, dello stesso valore, per dicembre 2022, quindi assieme alla tredicesima potresti trovare altri 150 euro. Te ne parliamo in questo articolo su TheWam.net.
Ma a chi spetta l’indennità che verrà pagata a novembre? Innanzitutto, tutte le categorie di beneficiari hanno in comune il requisito reddituale: per ottenere il bonus 150 euro bisogna non aver superato, per l’anno di imposta 2021, 20mila euro di reddito.
Le categorie a cui spetterà di diritto il bonus sono le seguenti:
- pensionati;
- lavoratori dipendenti del settore privato;
- lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione;
- lavoratori domestici;
- Beneficiari di Reddito e Pensione di cittadinanza;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- ex percettori di indennità Covid-19;
- percettori di indennità di disoccupazione;
- collaboratori sportivi;
- dottorandi e assegnisti di ricerca.
Nel prossimo paragrafo chiariamo nel dettaglio a chi spetta il bonus 150 euro disabili.
Aumento assegno unico figlio disabili: ti spieghiamo quali sono gli ammessi e quali invece gli esclusi dalla misura.
Bonus 150 euro disabili: requisiti e chi deve restituirlo
Concentriamoci adesso sul bonus 150 euro disabili e vediamo chi lo può ottenere, in modo da comprendere anche in quali casi dovrà essere restituito.
Come ti abbiamo detto, per il bonus è stato stabilito un limite massimo di reddito pari o inferiore a 20mila euro per l’anno 2021.
Qui troviamo già un motivo per cui il bonus potrebbe essere restituito. Se il tuo reddito supera i 20mila euro e l’Inps, nei successivi controlli, conferma la mancanza del requisito, ti chiederà il rimborso della somma non spettante di diritto, nei modi che ti spiegheremo più avanti.
Il bonus 150 euro disabili, poi, verrà erogato a chi percepisce una pensione di invalidità o un trattamento assistenziale, ovvero:
- pensione o assegno sociale;
- pensione o assegno per invalidi civili;
- pensione o assegno per ciechi o sordomuti;
- indennità di accompagnamento.
Il trattamento deve obbligatoriamente avere decorrenza a partire dal 1° ottobre 2022. E qui possiamo già individuare il secondo caso in cui il bonus potrebbe essere restituito.
Se, infatti, hai fatto domanda per l’invalidità civile, è stata accettata, ti è stata riconosciuta una percentuale di invalidità superiore al 74% e ti è stata concessa una prestazione o un trattamento assistenziale di cui attendi il primo pagamento, se questo arriverà il 1° novembre 2022, anche se coincide con la data di inizio del pagamento del bonus 150 euro sulle pensioni, in realtà non ne hai diritto.
Precisiamo che la “decorrenza” di cui parla il decreto si riferisce al “pagamento” vero e proprio. Infatti, può essere che l’Inps abbia accettato la domanda di invalidità “a decorrere dal 1° ottobre, ma effettuerà il primo pagamento, comprensivo degli arretrati, nei mesi successivi.
Quindi, se l’Inps erroneamente eroga il bonus e successivamente si accorge che quello del 1° novembre 2022 rappresenta il primo pagamento della prestazione che ti spetta, ti chiederà il rimborso dell’indennità.
Potrebbe anche succedere che, pur se percepisci una prestazione o un trattamento assistenziale, nel mese ottobre, per cessazione del diritto, questo ti viene revocato.
A tal proposito, leggi cosa succede se non hai presentato il Modello Red all’Inps: sei a rischio revoca o sospensione della pensione di invalidità.
Può succedere in seguito a revisione di invalidità, che riconosce una percentuale di invalidità minore o la guarigione. Oppure per inizio di attività lavorativa, non compatibile con un trattamento.
Insomma: se la prestazione viene interrotta prima del 1° ottobre 2022, perdi il diritto al bonus 150 euro e, se l’Inps dovesse accreditartelo a novembre, anche in questo caso ti chiederà il rimborso.
Un altro caso in cui l’Inps può chiederti il rimborso è quello relativo alla doppia ricezione dell’indennità.
Anche per il bonus 150 euro, infatti, è prevista una sola erogazione. Nel senso che, se appartieni a più di una categoria di beneficiari, per esempio sei lavoratore disabile, l’indennità ti spetta solo in quanto disabile. Se lo ricevi due volte, dovrai rimborsare la parte che non ti spetta.
L’ultimo caso è quello in cui, nella tua famiglia c’è un percettore di reddito di cittadinanza. Nei nuclei in cui è presente un titolare di rdc, infatti, l’unico ad averne diritto è lui, anche se all’interno ci sono delle persone disabili.
Quindi, se dovessi ricevere il bonus, anche in questo caso l’Inps procederà con la richiesta di rimborso.
Vediamo in quale modo l’Istituto procederà a chiederti la restituzione dell’indennità.
Pensione di invalidità: le date dei pagamenti di novembre 2022, gli aumenti con la rivalutazione parziale e con il conguaglio, e il bonus 150 euro disabili.

Bonus 150 euro disabili: restituzione bonus 150 euro
La restituzione bonus 150 euro è prevista nel comma decreto legge 23 settembre 2022, n. 144, che regola la misura: “in caso di somme corrisposte in eccedenza, [l’ente erogatore] provvede alla notifica dell’indebito entro l’anno successivo a quello di acquisizione delle informazioni reddituali”.
Quindi, entro il 2023, l’Inps procederà a completare la verifica dei requisiti necessari per ottenere il bonus e, nel caso in cui dovesse rilevarne l’assenza, procederà ad avvisarti dell’indebito e tratterà la somma non dovuta, ovvero 150 euro, direttamente dalla pensione di invalidità o dal trattamento assistenziale.
Cosa puoi fare per evitare che ciò avvenga? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Invalidità più veloce, ora il tuo medico invierà la domanda: più semplice la procedura per la richiesta. Scopri tutte le novità in questo approfondimento.
Bonus 150 euro disabili: cosa fare se sai che non ne hai diritto
Sono due le cose che puoi fare, se già sai che non sei beneficiario del bonus 150 euro disabili:
- comunicare subito all’Inps che non hai i requisiti per ottenerlo, in modo che non provveda con l’erogazione dell’indennità a novembre 2022;
- lasciare che la somma ti venga addebitata e non considerarla, in attesa che l’Inps agisca con il prelievo successivo dell’indebito.
Comunque sia, puoi sempre tenere d’occhio il cedolino della pensione di novembre, che sarà messo a disposizione fra il 20 e il 23-24 ottobre, per vedere se il bonus 150 euro ti è stato accredito: ti spieghiamo come fare in questo articolo.
Per conoscere quali sono le altre categorie di beneficiari che rischiano di restituire il bonus e in quali casi, leggi il nostro approfondimento su TheWam.net.
Per avere una panoramica completa sul bonus 150 euro, eccoti i nostri articoli su invaliditaediritt.it e su TheWam.net:
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