In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti ter, finora disponibile solo in bozza, si comincia già a parlare degli interventi previsti dal nuovo provvedimento e in particolare del bonus 150 euro. In questo approfondimento vedremo quando spetta il bonus 150 euro su pensione di invalidità e quando arriverà il pagamento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Il bonus 150 euro è stato introdotto lo scorso 16 settembre 2022 in occasione dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto Aiuti ter, o terzo Decreto Aiuti.
Analogamente ai primi due decreti legge, anche il Decreto Aiuti ter contiene una serie di misure e provvedimenti a supporto delle imprese in difficoltà (incluse le piccole attività come bar e ristoranti) e delle famiglie con redditi bassi.
Tra gli aiuti previsti, la novità più interessante è l’erogazione di un nuovo bonus una tantum, di 150 euro anziché 200 euro, destinato a una platea di circa 22 milioni di persone. Tra queste, ci sono anche i titolari di trattamenti pensionistici e per l’invalidità.
Prima di procedere con la lettura di questo approfondimento, leggi quando il bonus 150 euro non spetta alle persone con invalidità e perché è importante tenere d’occhio le prestazioni economiche di ottobre.
Indice
- Bonus 150 euro su pensione di invalidità: ecco quando arriva
- Bonus 150 euro su pensione di invalidità: requisiti
- Bonus 150 euro su pensione di invalidità: a chi altro spetta
- Bonus 150 euro su pensione di invalidità: come sarà pagato
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Bonus 150 euro su pensione di invalidità: ecco quando arriva
Secondo la bozza del Decreto Aiuti ter e le comunicazioni successive, il bonus 150 euro su pensione di invalidità seguirà le stesse orme del bonus 200 euro introdotto rispettivamente dal primo e dal secondo Decreto Aiuti.
In particolare, sulla base delle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Daniele Franco, la misura ha un valore di 3 miliardi di euro e spetta una volta sola ai lavoratori dipendenti e autonomi, ai titolari di trattamenti pensionistici, agli invalidi, ai percettori di Reddito di Cittadinanza e alle altre categorie destinatarie del bonus 200 euro.
Proprio come il precedente bonus, il bonus 150 euro ha le seguenti caratteristiche:
- spetta una volta sola per beneficiario (una tantum);
- non costituisce reddito ai fini fiscali;
- non è cedibile, né sequestrabile, o pignorabile;
- non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Tuttavia, a differenza del bonus 200 euro, questo nuovo sussidio una tantum prevede un limite reddituale riferito al 2021 pari a un massimo di 20mila euro, contro i 35mila euro del bonus 200 euro.
Secondo le ultime comunicazioni, che tuttavia non si possono considerare sicure prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti ter, il bonus 150 euro su pensione di invalidità e su altri trattamenti per persone invalide dovrebbe arrivare a novembre 2022 sulla prestazione a cui si ha diritto.
Allo stesso modo, sempre a novembre si attende anche l’erogazione del bonus 150 euro per altri destinatari, tra cui lavoratori dipendenti, percettori di Reddito di cittadiannza e titolari di indennità di disoccupazione Naspi, Dis-Coll o disoccupazione agricola.
Invece, le categorie chiamate a presentare la domanda (di cui tuttavia non vi sono ancora informazioni chiare) potrebbero ricevere il bonus in ritardo, probabilmente a dicembre 2022.
In ogni caso, per avere notizie ufficiali in merito alle tempistiche di pagamento del bonus 150 euro su pensione di invalidità, bisogna attendere la circolare attuativa dell’INPS.
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Bonus 150 euro su pensione di invalidità: requisiti
Come anticipato poco fa, il bonus 150 euro prevede per lo più gli stessi destinatari individuati per l’erogazione del bonus 200 euro una tantum.
Tra questi, vi sono per esempio i titolari di trattamenti pensionistici di forma previdenziale e assistenziale, quindi anche le persone che percepiscono la pensione di invalidità.
In particolare, il bonus 150 euro spetta agli invalidi residenti in Italia che percepiscono queste prestazioni:
- pensione sociale o assegno sociale;
- pensione o assegno per invalidi civili;
- pensione o assegno per ciechi e sordi;
- indennità di accompagnamento.
Ovviamente, per avere diritto al bonus 150 euro su pensione di invalidità e su altri trattamenti pensionistici, è necessario rispettare alcuni requisiti.
Il primo fra tutti è senza dubbio quello reddituale. Infatti, hanno diritto al bonus coloro che possiedono un reddito complessivo riferito al 2021 non superiore a 20mila euro al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
Ricordiamo che, nel calcolo del reddito personale Irpef per accedere al bonus, non concorreranno:
- contributi previdenziali e assistenziali;
- trattamenti di fine rapporto (Tfr);
- reddito della casa di abitazione;
- competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Inoltre, per ottenere il contributo economico, il trattamento previdenziale o assistenziale a cui si ha diritto deve avere decorrenza entro il 1° ottobre 2022.
Bonus 150 euro su pensione di invalidità: a chi altro spetta
Oltre al bonus 150 euro su pensione di invalidità e sugli altri trattamenti descritti nel paragrafo precedente, l’indennità spetta anche ad altri cittadini residenti in Italia, per i quali sono richiesti diversi requisiti a seconda della categoria di appartenenza.
In particolare, potranno accedere al bonus 150 euro:
- lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, che hanno un reddito complessitvo relativo al 2021 non superiore a 20mila euro e con una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro. Il bonus 150 euro sarà erogato anche a quei lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa dall’INPS;
- disoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll e disoccupazione agricola a novembre 2022;
- collaboratori domestici, che hanno percepito il bonus 200 euro del Decreto Aiuti e hanno uno o più rapporti di lavoro attivi alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti ter;
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), con contratti attivi alla data di entrata in vigore del primo Decreto Aiuti, ossia il 18 maggio 2022, e che siano iscritti alla Gestione separata. Resta il limite reddituale di 20.000 euro;
- lavoratori intermittenti e stagionali, che hanno svolto prestazioni per almeno 50 giornate e con un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro;
- lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che hanno versato almeno 50 contributi giornalieri. Inoltre devono avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera). Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile. Inoltre devono essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022;
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 (indennità Covid);
- autonomi e i professionisti con partita IVA, che nel 2021 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
- incaricati alle vendite a domicilio, che nell’anno 2021 hanno un reddito derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, sono titolari di partita IVA attiva ed iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022;
- assegnisti e dottorandi di ricerca, con contratti attivi al 18 maggio 2022, che sono iscritti alla gestione separata INPS, non sono titolati di ad altre forme di previdenza obbligatorie o di pensione;
- percettori di Reddito di Cittadinanza, che non hanno ottenuto il bonus 150 euro in qualità di altre categorie di soggetti.

Bonus 150 euro su pensione di invalidità: come sarà pagato
Come sarà pagato il bonus 150 euro su pensione di invalidità?
In attesa di una circolare o una comunicazione ufficiale da parte dell’INPS, ecco quello che sappiamo finora sul pagamento del bonus ai cittadini.
Come nel caso del bonus 200 euro, anche questa nuova indennità sarà erogata in automatico ai pensionati, ai disoccupati e ai percettori di Reddito di cittadinanza.
Inoltre, lo riceveranno in automatico, ma solo dopo aver consegnato un’apposita autodichiarazione, anche i lavoratori dipendenti.
Se valgono le stesse regole del precedente bonus, anche le altre categorie (come collaboratori sportivi e domestici) che lo ricevevano in automatico dovrebbero seguire la stessa modalità.
Invece, tutti gli altri destinatari del contributo economico dovranno presentare una domanda specifica, di cui ancora non si conoscono i dettagli precisi.
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