Con l’assegno di cura puoi evitare il ricovero di lunga degenza in ospedale e curarti in casa? Chi può richiedere questo sostegno economico? Quanto dura l’assegno di cura? (entra nella community di Invalidità e Diritti. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
L’assegno di cura è un sostegno economico destinato ai disabili gravi o gravissimi che hanno bisogno di essere curati presso il loro domicilio.
Può essere erogato anche alla famiglia che assiste il disabile grave e il suo importo cambia in base ad alcune condizioni presenti, come vedremo in questo approfondimento, cercando di capire anche quanto dura l’assegno di cura.
Indice
- Quanto dura l’assegno di cura: caratteristiche del sostegno economico
- Quanto dura l’assegno di cura: obiettivi dell’intervento economico
- Quanto dura l’assegno di cura e qual è il suo importo
- Quanto dura l’assegno di cura: a chi spetta il sostegno
- Quanto dura l’assegno di cura: come fare domanda per il sostegno economico
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Quanto dura l’assegno di cura: caratteristiche del sostegno economico
Prima di vedere quanto dura l’assegno di cura, precisiamo che questo sostegno economico viene concesso con il fine di favorire la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti in condizione di disabilità grave e gravissima (ex art. 3 del D.M. 26/09/2016) che necessitano di assistenza continua, e per sostenere i loro familiari.
In sostanza, l’assegno di cura è l’alternativa all’inserimento stabile in una struttura residenziale del disabile grave e gli permette di rimanere nel proprio contesto affettivo, sociale e relazionale, conducendo una vita il più possibile indipendente.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli obiettivi di questo sostegno economico.
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Quanto dura l’assegno di cura: obiettivi dell’intervento economico
Vedremo a breve l’importo e quanto dura l’assegno di cura, ma prima parliamo degli obiettivi che si prefigge, ossia:
- favorire la permanenza a domicilio dei non autosufficienti anche in condizione di disabilità gravissima;
- assicurare un sostegno economico adeguato alle famiglie che hanno assunto il carico di cura, quando siano anche in condizioni di difficoltà economica;
- contrastare le situazioni di indigenza economica derivante dagli oneri per la cura di una persona in condizione di disabilità;
- favorire il rientro a domicilio, anche temporaneo, di persone in condizioni di disabilità ricoverate presso strutture sociosanitarie.
Vediamo adesso qual è l’importo dell’assegno di cura e quanto dura.
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Quanto dura l’assegno di cura e qual è il suo importo
Prima di capire quanto dura l’assegno di cura, vediamo qual è il suo importo, che è fissato in due quote mensili distinte tra persone disabili gravissime e gravi, ovvero:
- 1.200 euro mensili per tutte le persone con disabilità gravissima valutate dall’Unità di valutazione Integrata (U.V.I.) attraverso le schede di valutazione approvate con D.M. 26/09/2016, indipendente dal tipo di patologia;
- 600 euro mensili per tutte le persone con disabilità grave valutate sempre dall’U.V.I. ma attraverso la scheda Barthel, e che hanno riportato un punteggio minimo di 55.
In sostanza, l’importo dell’assegno di cura cambia a seconda della gravità della condizione di disabilità, dell’intensità del carico assistenziale e dell’eventuale presenza di ulteriori servizi socioassistenziali garantiti al disabile.
Si va da un importo minimo giornaliero, per il disabile grave, che va da 15,49 euro o di 10,33 euro (soglia Isee: 34mila euro).
Per i disabili gravissimi, l’importo giornaliero potrà essere di 23 euro o di 45 euro. In questo caso, per accedere al contributo non è prevista alcuna soglia Isee.
Ma quanto dura l’assegno di cura? La durata dell’assegno di cura è solitamente semestrale ma può arrivare, nel caso di situazioni stabilizzate, anche a 12 mesi.
È comunque possibile richiedere un rinnovo del contratto per l’erogazione dell’assegno di cura, ma sarà necessaria una nuova valutazione da parte dell’U.V.I., che potrà confermare o meno il rinnovo.
Inoltre, per chi ha bisogno di assumere una badante per il disabile grave o gravissimo, è previsto un ulteriore contributo economico, ma solo se è stato stipulato un contratto con l’assistente domiciliare.
Il contratto deve prevedere un impegno di almeno 20 ore a settimana. Nel caso di disabili gravi, la soglia Isee per accedere a questo ulteriore contributo è di 34mila euro annui. Per i disabili gravissimi, anche in questo caso, non è prevista alcuna soglia Isee.
Andiamo adesso a vedere nel dettaglio a chi spetta questo sussidio economico.
Assumere una badante può essere a volte necessario per assistere un disabile grave o gravissimo. Su invaliditaediritti.it trovi molti articoli che possono aiutarti a capire come assumerla e quali caratteristiche dovrebbe avere. Eccoti una lista di quelli più letti:
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Quanto dura l’assegno di cura: a chi spetta il sostegno
Dopo aver visto quanto dura l’assegno di cura, vediamo nel dettaglio a chi spetta. Come ti abbiamo anticipato, questo sussidio economico spetta alle persone in condizione di disabilità grave e gravissima.
Per persone con disabilità gravissima si intendono coloro che beneficiano dell’indennità di accompagnamento (invalidità totale) in base alla legge n. 18/1980 oppure definite non autosufficienti ai sensi dell’allegato 3 del DPCM n. 159/2013, di qualsiasi età e per le quali si sia verificata almeno una delle seguenti condizioni:
- condizione di coma, stato vegetativo oppure stato di minima coscienza e punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS) superiore o uguale a 10;
- dipendenza da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa;
- grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS) superiore o uguale a 4;
- Lesioni spinali fra CO/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici, ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
- gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare, valutate con la scala, tra le seguenti, appropriata in relazione alla patologia: Medical Research Council (MRC) con bilancio muscolare complessivo maggiore o uguale 1 ai 4 arti, Expanded Disability Status Scale (EDSS) con punteggio alla maggiore o uguale a 9, Hoehn e Yahr mod in stadio 5;
- deprivazione sensoriale complessa, intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore;
- gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
- diagnosi di ritardo mentale grave o profondo secondo classificazione DSM-5, con Quoziente di Intelligenza (QI) minore o uguale a 34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) minore o uguale a 8;
- condizione di dipendenza vitale con necessità di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.
Come puoi fare domanda per l’assegno di cura? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
Addetto all’assistenza di base: ti spieghiamo tutto su questa importante figura di supporto ai disabili e come fare per richiederlo.
Quanto dura l’assegno di cura: come fare domanda per il sostegno economico
Adesso sai quanto dura l’assegno di cura e a chi spetta. La domanda per richiedere il sostegno economico può essere presentata dallo stesso disabile grave o gravissimo o da un suo familiare, presso i Servizi Sociali dell’Ambito Territoriale, utilizzando il modello che puoi scaricare online, sul sito del tuo Comune di appartenenza.
L’assistente sociale dell’ambito territoriale analizza la domanda e verifica se ci sono le condizioni sociali per ottenerlo, valutando anche il contesto familiare, abitativo ed economico del beneficiario, anche mediante visita domiciliare.
Se l’assistente sociale rileva una condizione di fragilità prevalentemente sociale, allora proporrà degli interventi di carattere sociale, come ad esempio l’assistenza domiciliare o l’accoglienza del disabile in una struttura sociale.
Nel caso in cui invece rilevi un bisogno socioassistenziale complesso, che richiedere una presa in carico congiunta tra Distretto Sanitario e Ambito territoriale, e ritenga che l’assegno di cura sia effettivamente la modalità più appropriata di intervento, attiverà la procedura per il percorso sociosanitario di accesso e valutazione.
A questo punto, trasmetterà la scheda di valutazione sociale e la documentazione al Distretto Sanitario per chiedere una valutazione dell’U.V.I., insieme alla predisposizione di un progetto sociosanitario di cure domiciliari.
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