Anziani non autosufficienti: è stato approvato il disegno di legge nell’ultimo Consiglio dei ministri del governo Draghi. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- Anziani non autosufficienti: più cure a domicilio
- Anziani non autosufficienti: famiglie in difficoltà
- Anziani non autosufficienti: Sistema Nazionale di Assistenza
- Anziani non autosufficienti: più risorse
- Anziani non autosufficienti: Piano Unico di Accesso
- Anziani non autosufficienti: Valutazione Nazionale di Base
- Anziani non autosufficienti: tre punti cruciali
- Anziani non autosufficienti: adeguare le Rsa
- Anziani non autosufficienti: accompagnamento addio
- Anziani non autosufficienti: badanti
- Anziani non autosufficienti: tempi
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Una approvazione in extremis arrivata al termine di un lungo lavoro che ha visto impegnati l’esecutivo, il mondo delle associazioni e due commissioni. Una istituita da ministero del Lavoro e da quello della Salute. E l’altra dalla Presidenza del Consiglio.
Nel Patto per la non autosufficienza sono state messe insieme 52 organizzazioni. Anche questo un fanno nuovo: si sono raggruppate in un unico fronte per far sì che la legge andasse avanti.
Su questo argomento puoi anche leggere un post che spiega cosa garantisce l’Italia per l’assistenza sanitaria alle persone con disabilità; o un focus su come scaricare i costi delle badanti; c’è anche un interessante approfondimento che spiega come funziona l’assistenza domiciliare integrata.
Anziani non autosufficienti: più cure a domicilio
La riforma ha un obiettivo molto importante: fornire una assistenza migliore per gli anziani. La strada scelta ha puntato in modo diretto sulla qualità delle cure a domicilio. Ma non sono stati tralasciati gli indispensabili interventi per le strutture di ricovero, anche queste spesso troppo carenti.
Il disegno di legge si è dunque mosso su due tipologie di interventi:
- unificare le diverse prestazioni assistenziali individualizzate;
- il sostegno alle famiglie che si occupano degli anziani.
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Anziani non autosufficienti: famiglie in difficoltà
Questa legge non può aspettare. Le condizioni di tante famiglie che assistono anziani non autosufficienti sono purtroppo note:
- interni nuclei familiari lasciati nel più completo abbandono;
- nessun supporto fiscale o pratico;
- pratiche di welfare inesistenti o comunque non sufficienti.
Per molti famiglie in questi anni l’unica alternativa possibile è stata l’assistenza privata, ovvero il ricorso alle badanti. Che non è una soluzione. Almeno per due motivi:
- le assistenti non sono sempre retribuite in modo regolare (il nero è ancora a livelli molto alti);
- le assistenti non sono spesso preparare per un compito così delicato.
Anziani non autosufficienti: Sistema Nazionale di Assistenza
Ma vediamo cosa prevede la legge che finalmente ha iniziato il suo percorso per l’approvazione definitiva.
Sarà introdotto un nuovo Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Comprenderà al suo interno tutte le misure sociali e sanitarie per l’assistenza agli anziani che non sono autosufficienti.
In questo modo si andrà oltre all’attuale suddivisione degli interventi che ha generato molta confusione e pochi effetti pratici. Ci sarà infatti un solo sistema integrato per la non autosufficienza.
Anziani non autosufficienti: più risorse
Saranno incrementate anche le risorse disponibili (non è stato ancora definito l’ammontare). Ma dovranno essere sufficienti per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria (Lea) e sociali (Leps). Fornendo quindi un budget di cura e assistenza.
La legge prevede anche la creazione di un servizio di Assistenza Domiciliare Integrata sociosanitaria: avrà il compito di unificare e ampliare quelli attuali.
Anziani non autosufficienti: Piano Unico di Accesso
È stato previsto un Punto Unico di Accesso per semplificare l’assistenza delle famiglie, oggi costrette a muoversi tra Asl, Inps, Comuni e Regione. Sarà istituto presso la Casa della Comunità dove i cittadini potranno trovare ogni tipo di informazione utile e tutti i servizi di assistenza sanitaria. Anche per le pratiche amministrative. I caregiver ringrazieranno.
Anziani non autosufficienti: Valutazione Nazionale di Base
Sarà una sola anche la certificazione delle necessità della persona anziana. La Valutazione Nazionale di Base (VNB) includerà tutte le valutazioni che sono oggi esistenti. E questo potrà definire in modo chiaro e immediato quali sono le possibilità di ricevere delle prestazioni statali.
Una successiva valutazione, che avrà sempre come riferimento quella VNB potrà invece dare accesso alle prestazioni gestite da Comuni e Regioni.
Anziani non autosufficienti: tre punti cruciali
Uno degli obiettivi più rilevanti della riforma è quello di garantire la permanenza a casa degli anziani non autosufficienti.
Per questo motivo è indispensabile superare i tanti problemi che non consentono oggi un perfetto funzionamento dei servizi domiciliari.
Tre sono i punti principali:
- assicurare delle risposte unitarie da parte di Comuni e Asl;
- garantire prestazioni mediche, infermieristiche e riabilitative che siano di aiuto agli anziani, ma anche di affiancamento a familiari e badanti;
- garantire l’assistenza per tutto il tempo che serve: la durata deve essere concordata sulla base dell’effettivo bisogno dell’anziano e dei suoi familiari.
Anziani non autosufficienti: adeguare le Rsa
E per gli anziani che non possono essere assistiti a casa? In quel caso si è pensato a garantire la presenza di un adeguato personale nelle Rsa.
Ma non solo, nelle residenze assistite bisogna anche:
- migliorare la qualità degli ambienti di vita;
- realizzare modelli organizzativi amichevoli, domestici e familiari;
- promuovere l’integrazione tra le residenze, le comunità locali e l’intera filiera dei servizi sul territorio.
Anziani non autosufficienti: accompagnamento addio
Novità anche per l’indennità di accompagnamento. La misura (eroga 525 euro agli invalidi civili che rientrano in determinati requisiti sanitari) dovrebbe essere sostituita con la «Prestazione un9iversale per la non autosufficienza».
Sarà per tutti, ma gli importi verranno adeguati sulla base del bisogno reale della persona. Sarà anche offerta la possibilità di scegliere tra il sostegno economico e quello dei servizi all’anziano (spingendo su questi ultimi).
Anziani non autosufficienti: badanti
Nella riforma rientrano anche le badanti. Sarà infatti stabilito un profilo professionale nazionale, stabilite le competenze e un iter per la formazione.
Saranno anche previste delle misure di supporto per i familiari, con tutele previdenziali e misure che possano conciliare l’opera di assistenza con il lavoro.

Anziani non autosufficienti: tempi
Si tratta di una rivoluzione nell’assistenza degli anziani non autosufficienti. Una rivoluzione attesa e sollecitata da anni. Come abbiamo visto mette al centro anche la famiglia e il ruolo dei caregiver (dopo la condanna dell’Onu).
E ora, il disegno di legge quando diventerà concretamente operativo?
Ora tocca al nuovo governo, dovrà prima confermare l’impianto della legge e poi sottoporlo all’esame del Parlamento. C’è un anno di tempo per il sì definitivo e l’emanazione dei decreti delegati.
Purtroppo l’iter potrebbe essere accidentato. Servono infatti 7 miliardi (in parte arrivano dal Pnrr). Potrebbero essere già recuperati nella prossima Legge di Bilancio. Staremo a vedere.
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