Di cosa si occupa l’addetto all’assistenza di base? Perché il suo ruolo è così importante? Come fare per richiedere le sue prestazioni? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
In questo approfondimento vogliamo parlarti di una figura molto importante per i disabili e i portatori di handicap, che molti non conoscono: l’addetto all’assistenza di base.
Una volta che avrai compreso tutti i suoi compiti e le sue funzioni, capirai perché è ritenuta molto importante, quindi leggi tutto l’articolo, perché alla fine ti mostreremo anche come puoi richiedere il suo intervento.
Indice
- Chi è l’addetto all’assistenza di base
- Addetto all’assistenza di base: caratteristiche della figura professionale
- Quali sono i compiti dell’addetto all’assistenza di base
- Dove opera l’addetto all’assistenza di base
- Come scegliere l’addetto all’assistenza di base
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Chi è l’addetto all’assistenza di base
Capita molto spesso che i disabili e gli invalidi abbiano bisogno di un addetto all’assistenza di base, ma molti non conoscono questa figura professionale e probabilmente neanche tu, ecco perché abbiamo deciso di parlartene.
Diciamo che i compiti dell’addetto all’assistenza di base sono più o meno quelli di un familiare che si occupa del proprio parente disabile.
Tuttavia, se non si ha la fortuna di avere qualcuno accanto che si prenda cura del disabile e che provveda a svolgere determinati servizi per lui, ci si può affidare a questa figura professionale, che si è formata proprio per svolgere specifiche mansioni.
Come scegliere l’addetto all’assistenza di base? Quali devono essere le qualità addetto assistenza di base? Ne parliamo nei prossimi paragrafi.
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Addetto all’assistenza di base: caratteristiche della figura professionale
L’addetto all’assistenza di base è un operatore che svolge la sua attività grazie a un’adeguata preparazione professionale e che si prende cura, sia direttamente che indirettamente, del disabile.
Si occupa del portatore di handicap sia presso il proprio domicilio e sia nelle strutture di cura residenziali, operando in collegamento con i servizi e gli enti sociali.
Il suo primo obiettivo è quello di favorire l’autonomia della persona disabile, sempre nel rispetto della sua autodeterminazione. Questo vuol dire che non interviene nel caso in cui il disabile non si trovi disponibile.
L’operatore fa di tutto per provvedere il più possibile al disabile presso il proprio domicilio, sia per garantire le cure necessarie nel suo ambiente familiare e sia per evitare il sovraffollamento delle strutture sanitarie e ospedaliere.
Per fare tutto questo, ha studiato e ha imparato a svolgere diversi compiti, di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
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Quali sono i compiti dell’addetto all’assistenza di base
Come ti abbiamo detto, l’obiettivo principale dell’addetto all’assistenza di base è quello di promuovere l’autonomia del disabile o del portatore di handicap.
Viene quindi favorita l’autosufficienza nelle attività giornaliere e nel contesto abituale di vita.
I principali compiti di questo operatore sono:
- aiutare nel governo dell’abitazione: riordino del letto e della camera da letto, cambio regolare della biancheria, pulizia dell’abitazione, aerazione e illuminazione ambientale;
- aiutare il disabile ad alzarsi dal letto, lavarsi e vestirsi;
- aiutare nella preparazione dei pasti e negli acquisti, preoccupandosi anche dell’eventuale fornitura dei pasti a domicilio;
- aiutare nell’assunzione dei pasti;
- supportare il portatore di handicap a deambulare correttamente;
- supportare nel movimento di arti gli invalidi e aiutarli ad assumere posizioni di riposo idonee;
- provvedere all’adeguata movimentazione del disabile allettato.
Queste attività possono anche integrarsi a dei percorsi riabilitativi specifici in strutture sanitarie di riabilitazione, come ad esempio poliambulatori e palestre.
Sotto il controllo del medico, poi, l’addetto può eseguire dei semplici interventi come:
- controllo dell’assunzione dei farmaci;
- piccole medicazioni;
- prevenzione delle piaghe da decubito.
Inoltre, l’addetto all’assistenza di base agisce da collegamento tra il disabile e i servizi sanitari territoriali e, in collaborazione con l’assistente sociale, esegue alcune prestazioni di segretariato come:
- raccogliere e trasmettere informazioni su diritti pratiche, riscossione su delega (pensioni, assegni) e su altri servizi socio sanitari del territorio;
- accompagnare il disabile a visite mediche o in altri luoghi.
Questi compiti, come ti abbiamo anticipato, possono essere svolti in diversi luoghi. Vediamo nel dettaglio dove.
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Dove opera l’addetto all’assistenza di base
Abbiamo visto quali sono i compiti dell’addetto all’assistenza di base. Adesso vediamo dove possono essere svolti.
Innanzitutto, specifichiamo che l’addetto può lavorare:
- sia in regime di lavoro dipendente presso cooperative assistenziali, convenzionate o meno con i servizi pubblici, nei dipartimenti di salute mentale e nei servizi sociali;
- sia in regime di libera professione, svolgendo la sua attività in équipe con figure professionali (assistente sociale, medico, infermiere, psicologo e coordinatore).
In particolare, può operare presso:
- strutture e agenzie di lavoro che si occupano di assistenza di base;
- strutture sanitarie;
- centri di accoglienza residenziale per disabili o anziani non autosufficienti;
- centri diurni, case di riposo, case alloggio per anziani, residenze protette;
- associazioni di volontariato e cooperative sociale.
Come vedi, sono tanti i compiti dell’addetto all’assistenza di base. Vediamo come sceglierlo e a chi ti devi rivolgere.
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Come scegliere l’addetto all’assistenza di base
Innanzitutto, per avere un addetto all’assistenza di base, ti devi rivolgere a una cooperativa o devi contattarlo personalmente, se svolge attività professionale autonoma.
Se sei ricoverato presso una struttura sanitaria pubblica o privata, o in una delle strutture riabilitative che abbiamo elencato sopra, l’assistente ti spetterà di diritto se sei in condizioni di non autosufficienza.
Se sei il familiare di un disabile, dovresti cercare innanzitutto di chiarire fin dal principio quali sono i reali bisogni dell’assistito, in modo che l’operatore possa mettersi al suo servizio, soddisfacendoli tutti.
È importante che l’operatore entri il prima possibile in sintonia con il disabile, anche perché l’addetto sarà una figura che andrà a sostituire quasi completamente il familiare, a cui probabilmente erano stati demandati tutti i compiti di cura e di assistenza del disabile.
Insomma, oltre al lato professionale, è importante anche quello umano ed emozionale. Il disabile dovrà sentirsi aiutato, supportato, ma anche compreso emotivamente.
Proprio in tal senso, potresti prevedere un periodo di prova iniziale con l’addetto all’assistenza di base, in modo da comprendere se, oltre alla sua preparazione professionale, è in possesso anche delle qualità caratteriali che si addicono al disabile.
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