Assistevi un familiare disabile grave e avevi tutti i requisiti per richiedere l’Ape sociale. Purtroppo, però, il familiare muore. Cosa succede con l’Ape sociale se l’assistito muore prima della decorrenza del trattamento? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Ape sociale caregiver se l’assistito muore: cosa succede?
La pensione anticipata tramite Ape Sociale è un’opzione per coloro che hanno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi. Tuttavia, c’è un terzo requisito: essere caregiver di una persona invalida.
Uno dei dubbi che possono sorgere riguardo all’accesso alla pensione anticipata tramite Ape Sociale è cosa accade se l’assistito muore.
Secondo l’INPS, se l’assistito muore dopo la data di decorrenza effettiva del trattamento pensionistico, il diritto alla pensione anticipata non viene meno.
Tuttavia, se l’assistito muore prima della data di decorrenza effettiva del trattamento, il diritto alla pensione anticipata viene meno (messaggio INPS n. 1481 del 4 aprile 2018).
A tal proposito, ricordiamo che Ape Sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Pertanto è solo in questo lasso di tempo che il diritto potrebbe venire meno.
Se ciò non avviene, il trattamento decadrà solo al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Oppure se il beneficiario realizzi redditi da lavoro per i quali è prevista la revoca.
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Caregiver: requisiti per l’Ape sociale
A questo punto, ricordiamo nel dettaglio quali requisiti deve avere il caregiver per poter richiedere l’Ape sociale.
Per poter accedere alla pensione anticipata tramite Ape Sociale, è necessario assistere gratuitamente e in modo continuativo un familiare riconosciuto come portatore di handicap grave ai sensi della Legge 104/92 art. 3 comma 3 per almeno sei mesi.
Inoltre, se si assiste un parente o un affine di secondo grado convivente, i genitori o il coniuge della persona con handicap devono avere compiuto i 70 anni di età o essere affetti da patologie invalidanti o essere deceduti o mancanti.
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Chi nomina il caregiver
La nomina del caregiver deve essere fatta formalmente dalla persona assistita in condizioni di disagio e può essere concessa a una sola persona esterna o familiare dell’assistito. Infine, l’assistito non deve risultare ricoverato in una casa di riposo o in ospedale.
In pensione come caregiver: ecco quali sono le possibilità per anticipare la pensione per chi assiste coniuge o familiare con disabilità grave.
Come farsi riconoscere caregiver
Purtroppo, al momento, l’unico modo per farsi riconoscere caregiver è la Legge 104/1992. Se il tuo familiare non ha ottenuto il riconoscimento della condizione di handicap grave articolo 3 comma 3 Legge 104, non vieni riconosciuto caregiver.
Per richiedere il riconoscimento dell’handicap il tuo familiare dovrà seguire una procedura specifica, ovvero:
- innanzitutto dovrà far redigere dal proprio medico di famiglia un certificato medico introduttivo da inviare telematicamente all’INPS. Il certificato riporterà i suoi dati e la patologia o la menomazione che causa svantaggio sociale o emarginazione (la valutazione dell’handicap viene fatta in base a questi criteri);
- una volta inviato il certificato introduttivo, il medico rilascerà la ricevuta e il codice univoco con il quale, entro 90 giorni, bisognerà presentare domanda di invalidità e di riconoscimento dell’handicap all’INPS. La domanda va fatta sempre online. Può farlo la persona disabile, usando le sue credenziali di accesso, oppure potete affidarvi a un CAF;
- dopo avere inoltrato la domanda, entro 30 giorni il disabile sarà sottoposto a visita da parte di una Commissione Medica dell’ASL, che valuterà l’invalidità e l’handicap;
- a conclusione della visita, verranno rilasciati due verbali: uno di invalidità e uno di handicap. Se il disabile verrà riconosciuto portatore di handicap, sia lui che tu avrete accesso alle agevolazioni Legge 104 e tu verrai riconosciuto “colui che si prende cura” (care-giver, prendersi cura) del portatore di handicap.
Ecco nel dettaglio come fare domanda per la 104 online, come richiedere le agevolazioni e come fare ricorso se non viene riconosciuto l’handicap.

Come si accede all’Ape sociale
Per accedere all’Ape Sociale, i lavoratori devono possedere almeno 30 anni di contribuzione valida per la pensione e trovarsi in una delle quattro condizioni: disoccupati, caregiver, invalidi o lavoratori usuranti. Nel caso di lavoratori usuranti, i contributi richiesti sono 36 anni, mentre per edili e ceramisti sono richiesti 32 anni.
FAQ (domande e risposte)
L’Ape Sociale per Caregiver è erogata in modo continuativo?
Sì, l’Ape Sociale per Caregiver viene erogato mensilmente.
Si può cumulare l’Ape Sociale per Caregiver con altre prestazioni?
L’Ape Sociale per Caregiver può essere cumulata con altre prestazioni economiche, purché non ci siano incompatibilità previste dalla legge.
Cosa succede se le condizioni del familiare assistito cambiano?
Se le condizioni del familiare assistito dovessero cambiare, è importante comunicare prontamente all’INPS le nuove circostanze. Questo potrebbe influire sull’importo o sulla validità dell’Ape Sociale per Caregiver.
Quali sono le principali informazioni da conoscere sull’Ape Sociale per Caregiver?
Le principali informazioni da conoscere sull’Ape Sociale per Caregiver riguardano i requisiti necessari, la modalità di richiesta, l’importo e il pagamento. È fondamentale essere informati in modo completo e accurato prima di presentare la domanda.
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