Esiste una percentuale minima per la 104 oppure basta la sola percentuale per avere i benefici della legge 104? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
La legge 104 è la normativa di riferimento a tutela delle persone con disabilità e dei familiari che se ne prendono cura.
Prevede una serie di agevolazioni, che si possono però ottenere solo se si è in possesso di determinati requisiti sanitari. Basta, però, una percentuale minima per la 104? Il solo grado di invalidità è sufficiente per ottenere queste agevolazioni? Ne parliamo in questo approfondimento.
Indice
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- Qual è la percentuale minima per la 104?
- Percentuale minima per la 104: riconoscimento dell’handicap
- Percentuale minima per la 104: le agevolazioni connesse al grado di handicap
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Qual è la percentuale minima per la 104?
Chiariamo fin da subito che non basta una percentuale minima per la 104. Ovvero: lo stato di invalidità civile viene riconosciuto da una commissione medica dell’Asl a partire da una percentuale di riduzione della capacità lavorativa superiore a un terzo, cioè al 33,33%.
A partire da questa soglia, sono previsti diversi benefici e prestazioni a seconda del grado di minorazione o riduzione accertata.
Le agevolazioni della legge 104, in realtà, si possono ottenere con una percentuale superiore al 33,33%. Ma non è sufficiente.
La legge 104, infatti, si rivolge a quelli che vengono definiti “portatori di handicap”, ovvero a tutti quei soggetti che, a causa della loro disabilità, hanno difficoltà di integrazione nella vita sociale e lavorativa.
Quindi, la legge 104/1992 ha come obiettivo fondamentale quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono la corretta integrazione e la dignità fisica e psichica delle persone diversamente abili.
Ricapitolando: puoi avere i benefici della 104 già da una percentuale di poco superiore al 33,33% ma solo se vieni riconosciuto portatore di handicap.
Chi riconosce questo stato? Sempre la commissione medica dell’Asl. Vediamo come nel prossimo paragrafo.
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Percentuale minima per la 104: riconoscimento dell’handicap
Abbiamo detto che la percentuale minima per la 104 è del 33,33% e che questa, però, non basta a ottenere l’accesso alle agevolazioni connesse.
È necessario che ti venga anche riconosciuta la condizione di handicap. Sarai tu stesso a chiedere il riconoscimento di questa condizione, seguendo questa procedura:
- per prima cosa, dovrai contattare il tuo medico curante per farti visitare. A seguito della visita, il medico ti rilascerà un certificato, in cui vengono descritte sia l’entità che il numero delle invalidità riscontrate e se puoi essere considerato o meno un soggetto portatore di handicap. Il medico invierà poi il certificato introduttivo all’Inps, in via telematica, e ti rilascerà un codice, che dovrai inserire nella domanda di accertamento sanitario;
- successivamente, è necessario presentare la domanda per l’accertamento sanitario. A questo punto, hai 3 possibilità:
- Inoltrare da te la domanda, accedendo al portale web Inps con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS).
- Lasciare che sia lo stesso medico a inviare telematicamente la domanda (è possibile farlo da ottobre 2022);
- Farti seguire da un Caf o da un patronato.
- Una volta che la domanda verrà inviata, ti verrà chiesto di scegliere una data per presentarti a visita dalla commissione medica dell’Asl;
- durante la visita, la commissione valuterà la documentazione sanitaria, le patologie e/o le minorazioni presenti e, alla fine, emetterà un giudizio, tra questi 3:
- “Persona con handicap (articolo 3 comma 1, Legge 104/1992)”: indica la presenza di uno stato di handicap senza connotazione di gravità, che dà diritto comunque ad alcune prestazioni e benefici, mentre non è sufficiente per altri, primo fra tutti l’accesso ai permessi e ai congedi lavorativi.
- “Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)”: riconosce che la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, perciò la situazione assume connotazione di gravità. Solo questo riconoscimento consente l’accesso ai permessi e ai congedi lavorativi per la persona disabile o per il familiare che la assiste.
- “Persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi (articolo 21, Legge 104/1992)”: dà diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili per le persone assunte presso gli Enti pubblici come vincitrici di concorso o ad altro titolo. Non consente invece di accedere a permessi e congedi lavorativi.
Se, nel verbale di invalidità, viene riportata una di queste diciture, hai diritto alle agevolazioni 104, più o meno numerose e importanti, in base alla gravità dell’handicap.
Qualora la commissione non dovesse riconoscerti lo stato di handicap, puoi sempre fare ricorso: in questo approfondimento ti spieghiamo la procedura da seguire.
Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo a quali agevolazioni hai diritto in base al grado di handicap riconosciuto.
Con la Legge 104 niente visita fiscale? Scopri se la visita fiscale deve essere predisposta anche per chi ha la 104.

Percentuale minima per la 104: le agevolazioni connesse al grado di handicap
La percentuale minima per la 104 non è sufficiente ad avere accesso ai benefici legge 104, come ti abbiamo detto.
È necessario che tu venga riconosciuto portatore di handicap. In base al grado di handicap, avrai accesso a diversi benefici previsti dalla 104.
Percentuale minima per la 104. Ti abbiamo mostrato le principali agevolazioni a cui si ha diritto con un handicap senza connotazione di gravità e con un handicap grave o con grado di invalidità superiore ai due terzi.
Nella tabella che segue, ti mostriamo altre agevolazioni a cui puoi aver accesso, considerando:
A: Portatore di handicap senza connotazione di gravità
B: Portatore di handicap grave, non vedente, sordomuto, portatore di handicap psichico o mentale;
C: Portatore di handicap con ridotte o impedite capacità motorie.
Soggetti | IVA 4% | Detrazione 19% | Detrazione Fissa | Deduzione | |
Acquisto di auto o motoveicolo, nuovo o usato (esenzione bollo) | B, C | Si (agevolazione acquisto auto) | Si (detrazione per acquisto auto) | ||
Prestazioni di servizio rese da officine per l’adattamento dei veicoli, anche usati, alla minorazione del disabile e acquisto di accessori e strumenti per le relative prestazioni di adattamento | C | Si (adattamento auto) | Si | ||
Spese per riparazioni eccedenti l’ordinaria manutenzione | B, C | No | Si | ||
Spese per i mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, il sollevamento | A | Si | Si | ||
Acquisto di sussidi tecnici e informatici (ad esempio: computer, fax, modem o altro sussidio telematico) | A | Si | Si | ||
Spese mediche generiche e di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione | A | Si | |||
Spese mediche generiche e paramediche di assistenza specifica sostenute in caso di ricovero di un disabile in un istituto di assistenza e ricovero. | A | Sì | |||
Spese mediche a seguito di ricovero di persona anziana in istituti di assistenza e ricovero | D | Per l’importo che eccede € 129,11 | |||
Spese sostenute per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti, ai sensi della Legge 26 maggio 1970 n. 381 | B | Sì | |||
Spese sostenute per l’acquisto del cane guida | Solo per non vedenti | Sì | |||
Spese di mantenimento per il cane guida | Solo per i non vedenti | € 516,46 |
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