Bonus 150 euro, le prestazioni di invalidità fanno reddito?

Bonus 150 euro: cerchiamo di capire se, nel calcolo del reddito per ottenere l’indennità, devono essere considerate anche le prestazioni di invalidità.
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6/12/23

Qual è il limite di reddito che bisogna dichiarare per ottenere il bonus 150 euro disabili? Quali sono i redditi da considerare? Devono essere comprese anche le prestazioni di invalidità e i trattamenti assistenziali? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Nel calcolo del reddito utile per beneficiare del bonus 150 invalidi, è lo stesso Decreto Aiuti ter che ci viene in soccorso.

Il Decreto, infatti, stabilisce che per il calcolo si fa riferimento al reddito personale assoggettabile a Irpef al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede questa specifica e se le prestazioni di invalidità fanno reddito per il bonus 150 euro disabili.

Indice

Bonus 150 euro disabili: quali redditi non considerare

Cominciamo col precisare quali redditi non devono essere considerati nel calcolo per ottenere il bonus 150 euro disabili, ricordandoti che il Decreto Aiuti ter stabilisce un limite massimo di 20mila euro per l’anno di imposta 2021.

Nel calcolo del reddito personale Irpef, quindi, non concorrono:

  • i contributi previdenziali e assistenziali;
  • i trattamenti di fine rapporto;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Dobbiamo fare una precisazione importante, a questo punto. Quando si parla di contributi previdenziali e assistenziali, si fa riferimento ai trattamenti che non generano reddito, ovvero a quelle prestazioni concesse in stato di bisogno economico.

La legge del 26 maggio n. 2016 n. 89, specifica che dal reddito disponibile ai fini del calcolo Isee, vanno esclusi i trattamenti erogati da Pubbliche Amministrazioni in ragione di una condizione di disabilità, ovvero:

  • i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (incluse le carte di debito) a qualunque titolo erogati da Amministrazioni Pubbliche in ragione della condizione della disabilità (le cosiddette prestazioni di assistenza) laddove non siano già inclusi nel reddito complessivo ai fini Irpef. Questi trattamenti sono quindi esclusi dalla nozione di “reddito disponibile” di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 210 del 2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 214 del 2011;
  • qualora i suddetti trattamenti siano percepiti per ragioni diverse dalla condizione di disabilità, sono da includere nella nozione di reddito disponibile riportata nello stesso articolo 5 del Decreto.

Ricapitolando: tutti i trattamenti assistenziali, ovvero quelli erogati dall’Inps a soggetti con stato di bisogno economico, non vanno considerati nel calcolo del reddito personale.

Nemmeno l’indennità di accompagnamento che, nonostante sia erogata non tenendo conto del reddito personale, si caratterizza per essere una prestazione a favore di chi ha necessità di assistenza continua, in quanto incapace a deambulare in autonomia.

Vengono invece incluse nel calcolo tutte le prestazioni anche solo parzialmente previdenziali, come l’assegno ordinario di invalidità.

Una volta che abbiamo chiarito quali sono le prestazioni di invalidità che non fanno reddito e quali quelle che devono essere invece considerate, ricordiamo quali sono gli altri requisiti per ottenere il bonus.

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Bonus 150 euro disabili: gli altri requisiti

Il limite reddituale di 20mila euro è il requisito più importante per ottenere il bonus 150 euro, ma non è l’unico.

Sei beneficiario del bonus, oltre a rispettare il limite reddituale di 20mila euro, percepisci uno dei seguenti trattamenti:

Ti ricordiamo che, se hai tutti questi requisiti, non dovrai fare domanda perl’indennità, perché ti verrà erogata direttamente sulla prestazione di novembre 2022.

In questo articolo ti mostriamo quando pagano la pensione di invalidità a novembre 2022.

Bonus 150 euro
Bonus 150 euro, le prestazioni di invalidità fanno reddito?

Bonus 150 euro disabili già visibile sui cedolini: quando sarà erogato

Il bonus 150 euro invalidi è già visibile sui cedolini delle prestazioni di novembre 2022, messi a disposizione dall’Inps già dal 18 ottobre.

Puoi verificare se anche a te è stato erogato il bonus consultando il cedolino online messo a disposizione sul sito web Inps. Segui questi passaggi:

  • nella barra di ricerca digita “cedolino della pensione”;
  • vai sulla scheda “Servizio: Cedolino di pensione e servizi collegati” e accedi inserendo il codice fiscale, il Pin Inps, lo SPID, la CIE o la CNS;
  • clicca su “Vuoi visualizzare il cedolino” in “Verifica pagamenti”.

A questo punto avrai a disposizione tutte le informazioni su importi e date della pensione di invalidità.

Nel cedolino della pensione troverai, oltre all’indennità una tantum, anche gli aumenti applicati con la rivalutazione parziale del 2% e dello 0,2 del conguaglio sulla perequazione di gennaio 2021.

Bonus 150 euro: una nuova indennità sotto l’albero di Natale

Per concludere, ti informiamo che a dicembre 2022 potresti trovare un bel regalo sotto l’albero. Il Governo sta infatti programmando un nuovo Decreto Aiuti 4, nel quale è prevista anche l’erogazione di un nuovo bonus 150 euro.

Vuoi sapere quanto potrebbe lievitare l’importo della tua pensione di invalidità tra tredicesima, aumenti e bonus ? Leggi subito il nostro approfondimento e preparati per un Natale più ricco!

Ti lasciamo una lista di nostri articoli su TheWam.net e invaliditaediritti.it sul bonus 150 euro, in modo che tu abbia risposte a tutte le tue domande sull’indennità:

Questi, invece, sono gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

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