Come si calcola la pensione di invalidità

Scopri come si calcola la pensione di invalidità e quanto è la somma che ti spetta di diritto se hai una disabilità che ti impedisce di lavorare.
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2/12/23

Come si calcola la pensione di invalidità Inps e Inail? Ti spieghiamo qual è il procedimento per il calcolo dei trattamenti pensionistici spettanti a invalidi, disabili e inabili (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Indice

Come si calcola la pensione di invalidità e perché è di aiuto stimare un calcolo preventivo

Come si calcola la pensione di invalidità? Calcolare la pensione di invalidità non è sempre semplice, in quanto ci sono diverse variabili che bisogna tenere in considerazione.

Tuttavia, anche se la stima è approssimativa, con il calcolo pensione di invalidità di cui ti parleremo potrai farti un’idea dell’importo che dovresti percepire, in modo da comprendere se può essere sufficiente a mantenere la tua indipendenza economica o a mantenere la tua famiglia.

Se così non fosse, potresti aver diritto ad altre tipologie di sussidi, che puoi richiedere di volta in volta in base ai requisiti che vengono richiesti per potervi accedere.

Andiamo a vedere come vengono effettuati questi calcoli per le pensioni di invalidità Inps e Inail e quali varianti tengono in considerazione.

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Come si calcola la pensione di invalidità Inps: le percentuali

Come si calcola la pensione di invalidità Inps? Per calcolare la pensione di invalidità bisogna prima di tutto prendere in considerazione la tua percentuale d’invalidità dovuta a un incidente o di una malattia.

La percentuale è stata stabilita da una commissione medico legale, dopo aver ricevuto la tua richiesta per ottenere lo stato di “invalido”, “disabile” o “inabile”. In questo approfondimento ti spieghiamo come avviene la visita della commissione medica che, alla fine, ti rilascia un verbale con indicata una percentuale che va da 0 (non presente) a 100 per cento.

Solo una percentuale di invalidità pari al 100% ti dà diritto a ottenere la pensione di invalidità o di inabilità.

Tutte le altre percentuali ti permettono di ottenere delle agevolazioni, che sono sempre più numerose e “importanti” con il crescere della percentuale, come ti abbiamo spiegato in questa guida approfondita.

Vediamo nel prossimo paragrafo la sintesi di queste tabelle.

In questa guida ti mostriamo come leggere un verbale di invalidità.

Come si calcola la pensione di invalidità Inps? percentuali e diritti: la sintesi delle tabelle

Come si calcola la pensione di invalidità Inps e cosa prevedono le tabelle con le percentuali? In pratica, l’Inps prevede che:

  • con il 34% di invalidità hai diritto alla fornitura gratuita di protesi e ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo diagnosi;
  • dal 46% hai accesso all’iscrizione alla lista di collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, per l’obbligo di assunzione degli invalidi in base alla legge 11 marzo 2011, n. 25.Scopri a tal proposito come compilare un cv per le categorie protette;
  • dal 51%, se sei un lavoratore dipendente pubblico o privato, puoi richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante e autorizzazione dell’Asl;
  • dal 67% puoi ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esenzione della reperibilità per le visite fiscali;
  • Dal 74% hai diritto all’assegno erogato dall’Inps di 291,69 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5.010,20 euro (per il 2022) per disoccupati. A 67 anni, l’assegno si trasforma in assegno sociale;
  • dall’84%, se sei un dipendente pubblico o privato, hai diritto alla maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino a un massimo di 60 mesi, durante il quale sarai nella condizione di invalido civile al 75%;
  • con il 100% hai diritto alla pensione di inabilità erogata dall’Inps di 291,69 euro mensili, in presenza di redditi personali inferiori a 17.050,42 euro (nel 2022). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale;
  • sempre con il 100% di invalidità, se ti viene riconosciuta l’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri della tua età, hai diritto all’indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro senza alcun limite di reddito.

Su thewam.net abbiamo parlato della proposta di Forza Italia di portare l’assegno sciale a 1000 euro. Scopri la fattibilità reale della proposta.

Come si calcola la pensione di invalidità Inps: pensione di inabilità e indennità di accompagnamento

Adesso che hai chiaro qual è la percentuale di invalidità che ti dà diritto alla pensione sarà più facile comprendere come si calcola la pensione di invalidità erogata dall’Inps.

In pratica, la somma base a cui hai diritto, se hai un’invalidità del 100%, non hai mai lavorato e non hai versato contributi, è di 291,69 euro mensili, ma solo se hai un reddito personale inferiore a 17.050,42 euro.

Come vedi si tratta di un importo molto basso, che puoi aumentare nel caso in cui avessi diritto anche all’accompagnamento. In questo caso, otterresti 291,69 euro + 525,17 euro dell’accompagnamento, per un totale di 816,86 euro.

Si tratta comunque sempre di importi molto bassi che, se non saranno presi in considerazione di una seria riforma delle pensioni, non permetteranno mai di dare una vita dignitosa agli invalidi.

A questo punto, potresti pensare di richiedere anche altri sussidi statali, come l’assegno unico, se hai figli fiscalmente a carico,  o il reddito di cittadinanza, sempre che il nuovo governo lo confermi, visto che ultimamente, quasi tutti i programmi elettorali delle diverse coalizioni politiche prevedono di abolirlo. Comunque, anche se così fosse, un ammortizzatore sociale alternativo dovrà essere previsto, al suo posto. Staremo a vedere cosa decideranno i nostri politici.

Se invece hai lavorato e hai versato dei contributi, fino al momento in cui è giunto un evento che ha causato l’invalidità (malattia, incidente ecc.) hai diritto a delle maggiorazioni sull’importo base della pensione di inabilità.

Vediamo nel dettaglio come vengono calcolate queste maggiorazioni.

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Come si calcola la pensione di invalidità Inps: le maggiorazioni sulla pensione di inabilità

Come si calcola la pensione di invalidità? Se sei arrivato a leggere questo approfondimento è perché immaginiamo ti stia chiedendo: quanto prendo con la pensione di invalidità?

In parte ti abbiamo già risposto, ma dobbiamo ancora chiarire l’aspetto relativo alle maggiorazioni a cui hai diritto se la tua invalidità è sopraggiunta o si è aggravata dopo anni di lavoro e, quindi, di contributi maturati.

In questo caso, il calcolo pensione di invalidità è differente. Intanto, vediamo come definisce la legge il concetto di inabilità.

L’articolo 2, comma 1, della legge 222/1984, considera inabile per il raggiungimento del diritto alla pensione nell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi l’assicurato il quale, a causa di infermità o di difetto fisico o mentale, si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa (circolare Inps n. 167 dell’11 luglio 1984).

Questi sono i requisiti sanitari, che devono essere certificati da una commissione medica, come ti abbiamo spiegato. Per ottenere le maggiorazioni, però, a questi si aggiungono i requisiti assicurativi e contribuitivi.

Per avere le maggiorazioni, devi essere in possesso di almeno cinque anni di anzianità assicurativa (assicurazione Inail) e di almeno cinque anni (160 contributi settimanali) di contributi Inps, di cui almeno tre (156 contributi settimanali) nel quinquennio precedente la relativa domanda. Il requisito anagrafico, in tutto ciò, non è preso in considerazione.

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Come si calcola la pensione di invalidità: il calcolo delle maggiorazioni su pensione di inabilità

Come si calcola la pensione di invalidità? L’articolo 1, comma 15 della legge 335 del 1995 attribuisce una maggiorazione, da computarsi secondo il sistema contributivo, dell’anzianità contributiva complessiva non superiore a 40 anni, aggiungendo al montante individuale che possiedi al momento della decorrenza della prestazione, un’ulteriore quota di contribuzione riferita al periodo mancante fino al raggiungimento del sessantesimo anno di età.

In sostanza, ti viene riconosciuta una maggiorazione contributiva pari alla distanza che ti separa dall’età di 60 anni, entro però un tetto di 40 anni di contributi.

Per fare un esempio concreto: mettiamo il caso che tu abbia 45 anni di età e 15 anni di contributi e che abbia perso completamente la capacità lavorativa.

In questo caso, ti spetterà sulla pensione base di 291,69 euro mensili un contributo di 15 anni, pari cioè all’età che ti separa dal 60° anno di età (60 anni – 45 anni = 15 anni), che ti porterà una pensione calcolata virtualmente su 30 anni di contributi anziché 15, ovvero gli anni effettivamente versati.

Il beneficio può quindi valere anche diverse centinaia di euro in più al mese, cifra che ti porterai dietro per tutta la durata della pensione di inabilità.

Se, invece, hai 60 anni di età e 40 anni di contributi, non avresti diritto ad alcun beneficio contributivo.

Ti mostriamo tutte le possibilità di prepensionamento per chi ha determinate percentuali di invalidità.

Come si calcola la pensione di invalidità Inail: invalidità per infortuni sul lavoro e malattie legate all’attività lavorativa

Come si calcola la pensione di invalidità Inail? Se sei stato vittima di un infortunio sul lavoro o sei affetto da una malattia legata all’attività lavorativa, ti verrà erogata la pensione Inail.

Anche l’accesso alla pensione di invalidità Inail è legato alla percentuale riportata, in questo caso, a seguito di infortunio sul lavoro e accertata dal medico, così come segue:

  • invalidità inferiore al 6%: non si percepisce pensione;
  • Invalidità dal 6% al 16% (escluso): si percepisce un capitale una tantum, non una pensione;
  • Invalidità dal 16% al 100%: viene erogata la pensione di invalidità Inail.

Su thewam.net ti abbiamo spiegato quali sono tutte le prestazioni erogate dall’Inail.

Come si calcola la pensione di invalidità Inail: il capitale una tantum

Come si calcola la percentuale di invalidità Inail e in cosa consiste il capitale una tantum? Il capitale una tantum legato a un’invalidità dal 6 al 16 per cento può andare, secondo una tabella, da un minimo di 2.788 euro fino a un massimo di 26.138 euro.

Con questa percentuale si suppone, infatti, che non ci siano conseguenze in termini di danno patrimoniale, per cui l’indennizzo in capitale serve a coprire solamente il danno provocato alla salute del lavoratore.

L’importo varia in base all’entità del danno e dell’età del lavoratore e siccome è difficile fare un calcolo, considera che la somma versata da Inail è tanto più bassa quanto più elevata è la tua età anagrafica al momento dell’infortunio. L’importo, inoltre, è tanto più basso quanto più bassa è la percentuale di invalidità.

Per fare un esempio concreto: se hai 65 anni e hai un’invalidità del 6%, riceverai il capitale minimo, ovvero 2.788 euro.

Se invece hai 18 anni con il 15% di invalidità, riceverai l’importo massimo, ovvero 26.138 euro.

Una volta percepita la somma dovuta, Inail non versa più nulla. Andiamo a vedere invece il calcolo con percentuali di invalidità dal 16 al 100 per cento.

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Su thewam.nte, invece, facciamo un elenco di tutte le pensioni che aumenteranno a ottobre e di quelle escluse.

Come si calcola la pensione di invalidità Inail

Come si calcola la pensione di invalidità Inail? Il calcolo, in questo caso, viene fatto basandosi su due fattori:

  1. La componente biologica, che dipende dalla percentuale di invalidità.
  2. La componente patrimoniale, ovvero il reddito che hai percepito fino al momento dell’accertamento dell’invalidità.

La componente biologica viene misurata sulla base di una scala di valori che va da 1.161 euro l’anno netti, per un danno del 16%, fino a 16.550 euro, se l’invalidità è del 100%.

In questo caso, non si prende in considerazione l’età, ma solo ed esclusivamente il grado di invalidità, che viene stabilito dal medico legale.

Anche per la componente patrimoniale c’è una forbice, che va da 14.600 a 27.200 euro. Ad esempio, se percepisci un reddito di 12.000 euro, nel calcolo si ottiene un bonus e si utilizza il limite di 14.6000 euro. Al contrario, se percepisci, ad esempio, 30.000 euro, il valore usato nel calcolo è di 27.200 euro. Se il reddito è all’interno di questo range, si considera quanto da te percepito.

Il reddito va moltiplicato per un coefficiente di menomazione stabilito in una tabella dall’Inail, sulla base della percentuale di invalidità: si va da un coefficiente dello 0,4 per un’invalidità del 16%, all’1 per un’invalidità dall’80% in su. In questo approfondimento su thewam.net abbiamo riportato per intero le tabelle di invalidità Inail.

Ciò che dovrai fare, quindi, è sommare la componente biologica e la componente patrimoniale. Il risultato sarà l’importo della pensione Inail.

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