La pensione di inabilità è una prestazione previdenziale (e quindi non assistenziale, come invece la pensione di inabilità agli invalidi civili) che viene erogata su richiesta ai lavoratori per i quali è stata riconosciuta una assoluta e permanente impossibilità a svolgere una qualsiasi attività lavorativa. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
- A chi spetta
- Decorrenza
- Requisiti
- Importo
- Compatibilità
- Incompatibilità
- Pensione privilegiata di inabilità
- La domanda
- Ricorso
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Si considera tutta la contribuzione che il lavoratore ha versato nell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e nelle forme sostitutive ed esclusive della stessa Gestione Separata.
La condizione di inabilità può anche essere precedente all’assunzione.
Pensione di inabilità: a chi spetta
La pensione di inabilità erogata dall’INPS spetta:
- ai dipendenti;
- agli autonomi: artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- gli iscritti alla gestione Separata.
Scopri le tabelle con tutte le agevolazioni per l’invalidità civile, le malattie che danno diritto ai contributi economici erogati dall’INPS e quali sono i requisiti per il bonus 200 euro riservato alle persone con disabilità.
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Pensione di inabilità: decorrenza
La pensione di inabilità lavorativa, descritta in questo utile approfondimento del sito TheWam.net, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è stata presentata la domanda. Ovviamente se si rispettano i requisiti sanitari e amministrativi previsti.
Questo tipo di trattamento può essere soggetto a revisione e viene revocato se si accerta il recupero della capacità lavorativa.
Scopri quali agevolazioni sono previste per chi una una invalidità al 100% e quando alle persone disabili totali è permesso guidare.
Pensione di inabilità: requisiti
La pensione di inabilità viene concessa quando l’assistito ha una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Sia a causa di una infermità, sia a causa di un difetto fisico e mentale. L’inabilità deve essere valutata e certificata dalla Commissione medica legale dell’Inps.
Questi sono gli altri requisiti:
- almeno 5 anni di contribuzione, di cui 3 versati nel quinquennio precedente la domanda;
- la cessazione di qualsiasi attività lavorativa;
- la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
- la cancellazione dagli albi professionali;
- la rinuncia ai trattamenti contro la disoccupazione e ogni altro trattamento che è sostitutivo o integrativo della retribuzione.
Pensione di inabilità: importo
Ora vediamo quanto spetta a chi accedere alla pensione di inabilità lavorativa. L’importo può essere calcolato con il sistema misto (una quota retributiva e una contributiva), se il lavoratore ha iniziato la sua attività prima del 31 dicembre 1995.
L’anzianità contributiva maturata viene incrementata (fino a un limite massimo di 40 anni, 2080 settimane di contributi) aggiungendo all’anzianità contributiva che è stata maturata i contributi sufficienti a coprire il periodo che manca al compimento dei 60 anni di età, quando scatta la pensione di vecchiaia. Un limite anagrafico che è uguale sia per le donne, sia per gli uomini.
Pensione di inabilità: compatibilità
La pensione di inabilità è compatibile con l’assegno per l’accompagnamento che viene concesso alle persone con disabilità non più in grado deambulare senza l’aiuto costante di un accompagnatore o che non sono capaci di compiere da soli gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi).
Pensione di inabilità: incompatibilità
Il trattamento non è invece compatibile:
con la rendita Inail in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale liquidata per lo stesso evento invalidante;
viene concesso in misura ridotta per chi già fruisce di una prestazione simile erogata da altre forme di assistenza sociale (la riduzione corrisponde all’importo della prestazione analoga);
non è reversibile ai superstiti.
Pensione privilegiata di inabilità
Hanno invece diritto alla pensione privilegiata di inabilità solo gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria per i lavoratori dipendenti se l’inabilità è stata causata dall’attività svolta durante un rapporto di lavoro soggetto all’obbligo assicurativo per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti.
Attenzione: la pensione di inabilità privilegiata non può essere riconosciuta quando per l’evento che ha causato l’inabilità scaturisce il diritto di rendita a carico dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Pensione di inabilità: la domanda
Vediamo come presentare la domanda per accedere alla pensione di inabilità lavorativa.
Alla domanda deve essere allegata la certificazione medica (il modulo SS3 compilato e inviato dal medico curante).
La domanda può essere presentata online direttamente sul portale Inps.
Oppure:
chiamando il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o lo 06 164 164 da rete mobile;
è possibile, ovviamente, rivolgersi anche enti di patronato e intermediari dell’istituto.
Pensione di inabilità: ricorso
È comunque consigliabile per pratiche di questo tipo e anche per una valutazione preliminare, recarsi in un patronato sindacale che potrà anche effettuare un calcolo preliminare per l’importo della possibile pensione.
Se la domanda venisse rigettata è possibile presentare ricorso entro 90 giorni dalla comunicazione di rigetto.
Il ricorso deve essere presentato al Comitato Provinciale Inps.
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