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Agevolazioni per caregiver familiari e bonus: non solo con la 104

Cerchiamo di capire se ci sono delle agevolazioni per caregiver familiari, oltre a quelle previste dalla legge 104.
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10/12/23

Esistono dei bonus per chi assiste un disabile? Si può accedere ad agevolazioni per caregiver familiari? (entra nella community di Invalidità e Diritti. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Per caregiver si intende una persona che si prende quotidianamente cura di una persona non autosufficiente.

A questa figura, la legge 104 concede numerose agevolazioni. Tuttavia, esistono anche altre agevolazioni per caregiver familiari, di cui ti parliamo in questo approfondimento.

Indice

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Agevolazioni per caregiver familiari con la legge 104

Come ti abbiamo detto in apertura, le agevolazioni per caregiver familiari più conosciute sono quelle ottenibili con la legge 104. Partiamo quindi da queste e vediamo cosa permette la 104 ai caregiver familiari.

Come probabilmente saprai se già usufruisci della 104 (in questo articolo ti spieghiamo nel dettaglio cos’è, quali requisiti bisogna avere e come fare richiesta), una delle più importanti agevolazioni sono i permessi lavorativi, che ti danno diritto a 3 giorni di permessi mensili retribuiti, frazionabili anche a ore (2 ore giornaliere) per permetterti di assistere il familiare disabile grave.

Altre agevolazioni disponibili con la 104 sono:

  • congedo straordinario retribuito di 2 anni;
  • agevolazioni fiscali per spese mediche e di assistenza specifica;
  • diritto alla scelta della sede lavorativa più vicina al domicilio del disabile;
  • impossibilità di trasferimento in altra sede, lontana dal domicilio del disabile, senza il tuo consenso;
  • possibilità di rifiutare un trasferimento lavorativo;
  • diritto di astensione facoltativa dal lavoro fino a 3 anni (se sei genitore di un minorenne portatore di handicap grave)
  • in alternativa al diritto di astensione dal lavoro, puoi scegliere di convertirlo in 2 ore di permesso giornaliero retribuito.

Come ti abbiamo anticipato, però, non esistono solo le agevolazioni per cargiver familiari della 104. Generalmente, però, non sono concesse ai familiari che si occupano dei disabili gravi, ma ad altre figure quali assistenti, operatori sociosanitari e badanti, ai quali si delega, in parte o in tutto, l’assistenza del disabile.

Ci sono delle situazioni, lavorative e familiari proprie, che non permettono, pur volendo, di prendersi totalmente cura del proprio familiare disabile.

I bonus e le agevolazioni disponibili, quindi, agevolano il caregiver, permettendogli di essere sereno perché il familiare disabile può continuare a ricevere l’assistenza di cui ha bisogno anche quando lui è assente. Vediamo quali sono le altre possibilità che hai.

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Agevolazioni per caregiver familiari con la legge 162/98

Si può accedere alle agevolazioni per caregiver familiari anche grazie alla legge 162/98.

La legge 162 del 1998è una modifica alla legge 104 del 5 Febbraio 1992, riguardo le misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. 

Prevede la collaborazione tra le Regioni e gli enti locali per la realizzazione di programmi di aiuto alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento delle funzioni essenziali della vita, allo scopo di garantire il diritto alla vita indipendente.

La legge 162 spetta alle persone con disabilità, comprese quelle conseguenti a limitazioni intellettive e relazionali, che siano in possessodella certificazione di gravità ai sensi della legge 104/92, che abbiano una limitazione dell’autonomia personale che rende necessaria l’erogazione di un’assistenza individuale globale, permanente e continuativa.  

Dopo aver accolto la richiesta, viene concordato insieme ad assistente e assistito un piano personalizzato di assistenza, che viene elaborato tenendo conto delle condizioni e delle necessità dell’assistito.

La persona che riceverà l’assistenza o il suo familiare, sottoscrive un atto di impegno con il soggetto pubblico di competenza nel quale si impegna a:

  • utilizzare il sostegno economico unicamente come rimborso spese totale o parziale comprensivo degli oneri diretti e indiretti derivati dal contratto stipulato con l’assistente;
  • regolarizzare il rapporto di lavoro con l’assistente attraverso un regolare contratto di lavoro, nel rispetto della normativa vigente
  • si fa carico degli oneri assicurativi, previdenziali e assistenziali derivanti dal contratto di lavoro;
  • si impegna a stipulare una polizza assicurativa RCT a favore dell’assistente personale per possibili ed eventuali danni a terzi;
  • si impegna a concordare e comunicare al servizio sociale territoriale eventuali variazioni al piano di assistenza;
  • si impegna a presentare periodicamente la rendicontazione delle spese sostenute ai servizi sociali territoriali;
  • si impegna al pagamento delle spese esclusivamente con mezzi tracciabili come ad esempio: bonifico, assegno, carte di credito e debito, ecc;
  • riconosce al soggetto pubblico il diritto di vigilanza e controllo sull’attuazione del piano personalizzato e sull’adempimento dell’atto di impegno.

In questo approfondimento ti spieghiamo cosa garantisce l’Italia ai disabili che hanno bisogno di assistenza ambulatoriale e domiciliare.

Agevolazioni per caregiver familiari: chi si può assumere con la legge 162/98

Chi si può assumere grazie alle agevolazioni per cargiver familiari legge 162/98? Accedendo a questa agevolazione puoi scegliere di assumere qualsiasi assistente o badante (in base alle esigenze del disabile) ma non è possibile in alcun modo scegliere come assistente un proprio familiare, coniuge o parente.

Per sapere se un parente può essere assunto come badante con la legge 104, leggi questo articolo.

È invece possibile rivolgersi a enti privati, cooperative, onlus e associazioni per la ricerca e fornitura del personale, ed è obbligatorio che il rapporto di lavoro sia regolarizzato attraverso un contratto di lavoro e che tutte le spese siano tracciabili.

Le figure professionali che possono essere assunte per ricevere assistenza domiciliare con legge 162 sono:

Un’altra agevolazione prevede l’assegno di cura: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Ti lasciamo intanto una lista di articoli per approfondire l’argomento sulla badante, una figura che può esserti di molto aiuto ma che devi scegliere con attenzione:

Agevolazioni per caregiver familiari
Agevolazioni per caregiver familiari: non solo quelle con la 104.

Agevolazioni per caregiver familiari: l’assegno di cura

Anche l’assegno di cura può rientrare tra le agevolazioni per caregiver familiari. L’assegno di cura è un sussidio economico erogato mensilmente afavore di famiglie che assistono anziani e persone disabili non autosufficienti.

L’assegno di cura, come spiegato dal sito TheWam.net, non è una misura di sostegno valida per tutto il territorio nazionale e per richiederlo bisogna perciò informarsi con il Comune di residenza o presso la sede della Regione di riferimento.

L’importo dell’assegno va da un minimo di 50 euro a un massimo di 1000 euro e perfino a cifra superiori.

I requisiti generali per ottenere l’assegno di cura sono:

  • certificato medico che attesti la non autosufficienza della persona anziana o con disabilità che viene assistita in famiglia;
  • reddito Isee inferiore a un importo stabilito;
  • condizione di disabilità fisica o demenza;
  • presenza o meno di collaboratori domestici e badanti.

La domanda per ottenere l’assegno di cura va presentata dopo che la Regione o il Comune hanno pubblicato il bando, dove saranno indicati i documenti da allegare alla richiesta, i requisiti da rispettare e le scadenze di riferimento per la pratica.

Le persone inserite nell’elenco avranno diritto a ricevere il sussidio economico fino a esaurimento dei fondi a disposizione.

Attualmente (2022) le città che hanno approvato l’assegno di cura sono:

  • Abruzzo
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Marche
  • Piemonte
  • Sardegna
  • Toscana
  • Valle d’Aosta
  • Veneto.

Ti segnaliamo, infine, il bonus caregiver erogato dall’Inps: vediamo di cosa si tratta.

Come chiedere l’assistenza a casa? Tutto quello che devi sapere per beneficiare di cure mediche e riabilitazione senza lasciare la tua abitazione.

Agevolazioni per caregiver familiari: il bonus Inps caregiver

Tra le agevolazioni per caregiver familiari troviamo anche il bonus Inps caregiver o HCP (Home Care Preminum).

Il termine ultimo per la domanda del bonus, riferito all’anno 2022, è stato il 30 aprile di quest’anno e il bonus è stato già erogato ai beneficiari ammessi alla graduatoria.

Tuttavia, essendo una misura che probabilmente l’Inps rinnoverà per il 2023, ti mettiamo a conoscenza dell’opportunità.

Nel momento in cui dovesse essere riaperto il bando, ti informeremo tempestivamente, quindi continua a seguirci per non perderti nulla.

In sostanza, il sussidio può prevedere un contributo economico e uno sociale:

  • la misura massima del contributo economico è di 1.380 euro come rimborso della retribuzione corrisposta a un assistente domiciliare. L’importo varia in base al compenso, al grado di non autosufficienza del soggetto e al valore Isee dichiarato;
  • il contributo sociale invece consiste in un insieme di prestazioni integrative fornite da strutture sociosanitarie garantite a supporto del nucleo familiare: per esempio la consegna pasto a domicilio, fornitura poltrone automatizzate, servizi sportivi per non autosufficienti e molti altri servizi e opportunità.

Per accedere al bando, dovrai iscrivere il tuo familiare al portale Inps dei servizi welfare e dopo, accedendo con le tue credenziali dovrai seguire la procedura telematica guidata in “Domande welfare in un click”, “Scelta prestazione”, “Home Care Premium”. Alla domanda va allegata la DSU oppure l’Isee.

Agevolazioni per caregiver familiari e non solo. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’assistenza domestica:

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