Quali sono le date dell’indennità di accompagnamento ad agosto 2023? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Date dell’indennità di accompagnamento ad agosto 2023
Sono in pagamento le prestazioni di invalidità civile e le indennità di accompagnamento del mese di agosto 2023.
Gli accrediti sui conti correnti postali, sui libretti postali, sui conti Banco Posta e sulle Poste Pay Evolution, oltre che sui conti correnti bancari sono avvenuti martedì 1° agosto.
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Indennità di accompagnamento ad agosto 2023: chi deve ancora riceverla?
Non tutti gli aventi diritto all’accompagnamento hanno ricevuto la mensilità di agosto: rimangono da soddisfare ancora alcuni pensionati, che hanno preferito il pagamento in contanti, seguendo il classico calendario ordinato in base alle lettere iniziali dei cognomi.
Hanno ricevuto quanto dovuto, i titolari dell’indennità di accompagnamento i cui cognomi iniziano con le lettere:
- A-B – il 1° agosto;
- C-D – il 2 agosto;
- E-K – il 3 agosto;
- L-O – il 4 agosto.
Riceveranno la prestazione oggi, 5 agosto, i titolari di accompagnamento i cui cognomi iniziano con le lettere P, Q ed R.
Lunedì 7 agosto, infine, sarà la volta dei pensionati e dei titolari di accompagnamento i cui cognomi iniziano con le lettere dalla S alla Z.
Importo indennità di accompagnamento ad agosto 2023
Anche questo mese, l’importo dell’indennità di accompagnamento non subirà variazioni rispetto alle mensilità precedenti.
L’ultima modifica al valore della prestazione è stata applicata in seguito alla circolare INPS numero 135 del 22 dicembre 2022, che dal 1° gennaio 2023 ha portato l’importo dell’indennità di accompagnamento a 527,16 euro al mese, per 12 mensilità: non spettano né la tredicesima, né la quattordicesima.
L’indennità, erogata dall’INPS, non concorre al calcolo dell’IRPEF, è senza trattenute per contributi assistenziali o previdenziali.
A chi spetta l’indennità di accompagnamento ad agosto 2023
Possono riceverla, senza limiti anagrafici o di reddito, gli invalidi civili totali (100% di invalidità riconosciuta) non autosufficienti. Ovvero coloro che sono impossibilitati a deambulare autonomamente o a svolgere atti quotidiani di vita, come mangiare, lavarsi o vestirsi senza l’aiuto di un assistente.
La prestazione può essere richiesta dai:
- cittadini italiani residenti in Italia;
- dai cittadini stranieri comunitari, residenti in Italia e iscritti all’anagrafe del Comune di residenza;
- dai cittadini stranieri extracomunitari, residenti in Italia e in possesso di permesso di soggiorno regolare, di almeno un anno, di cui all’articolo 41 del Testo Unico sull’immigrazione.
Il titolare di indennità di accompagnamento può svolgere un’attività lavorativa e cumulare la prestazione alla pensione di inabilità, alle pensioni e alle indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali (soggetti pluriminorati).
Esclusi dall’indennità di accompagnamento ad agosto 2023
Sono, invece, esclusi dal diritto all’indennità di accompagnamento:
- l’inabile ricoverato in istituto, con retta a carico dello Stato, per un periodo superiore a 30 giorni;
- l’inabile totale autosufficiente (non basta l’invalidità al 100% per avere diritto all’accompagnamento);
- l’inabile che percepisce un’analoga indennità per invalidità contratta per causa di guerra, di lavoro o di servizio (l’interessato può scegliere il trattamento economicamente più favorevole).

Faq sull’indennità di accompagnamento
Chi ha l’accompagnamento può firmare atti e documenti?
Sì, se hai l’Assegno di accompagnamento puoi tranquillamente firmare atti e documenti. L’accompagnamento non implica restrizioni sulla tua capacità di svolgere atti giuridici o di firmare documenti. A meno che non sia stata riconosciuta una disabilità intellettiva grave, che necessita della figura dell’amministratore di sostegno o del tutore legale.
Posso trasferire l’accompagnamento a un mio parente?
No, l’accompagnamento non è trasferibile. Questo perché l’accompagnamento è un diritto personale, che si basa sulle specifiche necessità di assistenza della persona che lo richiede.
Un anziano può richiedere l’accompagnamento?
Assolutamente sì, un anziano ha il diritto di richiedere l’accompagnamento. Questo può essere molto utile se l’anziano ha bisogno di assistenza costante a causa della sua condizione fisica o di salute.
Se sono un malato oncologico, posso chiedere l’accompagnamento?
Sì, se sei un malato oncologico hai la possibilità di chiedere l’accompagnamento. Questo può essere fondamentale per ricevere l’assistenza e le cure di cui hai bisogno durante il tuo percorso di cura.
Devo aver versato contributi per richiedere l’accompagnamento?
No, non è necessario aver versato contributi per poter richiedere l’accompagnamento. L’Assegno di accompagnamento è un beneficio che non dipende dai contributi previdenziali versati. L’accesso a questo beneficio dipende invece dalle condizioni di disabilità grave, che devono essere accertate dall’INPS attraverso una specifica valutazione medica. Quindi, se hai una disabilità grave che limita in modo significativo la tua autonomia, puoi presentare domanda per l’assegno di accompagnamento anche se non hai versato contributi previdenziali.
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