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Indice
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Invalidità civile al 74% e assegno mensile nel 2023
Se ti stai chiedendo qual è il rapporto tra invalidità civile al 74% e assegno mensile nel 2023, ti rispondiamo: nessuna.
Solo con una percentuale di invalidità superiore al 74%, infatti, si ha diritto a prestazioni economiche da parte dell’INPS
Una percentuale di invalidità compresa tra il 75% e il 99%, infatti, viene riconosciuta quando è stata accertata invalidità parziale. Con il 100 per cento si riconosce l’invalidità totale e in questo caso viene corrisposta la pensione di invalidità di 313,91 euro al mese.
L’importo dell’assegno mensile di assistenza, ovvero della prestazione erogata a favore delle persone invalide parziali, per il 2023 è, anche in questo caso, pari a 313,91 euro al mese.
La prestazione è concessa per 13 mensilità con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’invalidità, non è reversibile ai superstiti e non è soggetta al prelievo IRPEF
Ora: supponiamo che tu voglia fare ricorso per l’invalidità civile, perché ritieni di dove ottenere almeno il 75% di invalidità. Vediamo a cosa avresti diritto in caso di vittoria.
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Assegno mensile, ma con il 75% di invalidità: a chi spetta
L’assegno mensile di invalidità è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia, ma anche ai cittadini comunitari sempre residenti in Italia e ai cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio.
Per richiedere l’assegno mensile è necessario poi avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni.
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Limiti reddituali
Per avere diritto all’assegno di invalidità civile è necessario rispettare determinati limiti reddituali.
Per quanto riguarda l’assegno mensile di assistenza, il limite di reddito per il 2023 non eccedere il valore di 5.391,88 euro.
Nella determinazione del reddito rilevante sono valutabili i redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini IRPER al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Reddito per assegno di invalidità, conta solo il reddito personale del beneficiario e non quello del coniuge o dei familiari. La norma è chiara, ma a volte l’Inps la ignora e rigetta le richieste dei cittadini. Un caso emblematico, che si è risolto solo davanti ai giudici della Cassazione.
Compatibilità e incompatibilità
L’assegno mensile di assistenza è compatibile con l’attività lavorativa purché non superi il limite di reddito previsto per il riconoscimento della prestazione.
È invece incompatibile con le prestazioni dirette di invalidità a qualsiasi titolo erogate. Non ci sono invece ostacoli al riconoscimento di un’altra prestazione di tipo previdenziale non di invalidità (ad esempio pensione di vecchiaia o pensione anticipata, pensione ai superstiti) fermo restando tuttavia che il limite di reddito annuo personale resti al di sotto del limite di reddito stabilito dalla norma.
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Da quando decorre
Se dopo il ricorso ti verrà riconosciuta una percentuale di invalidità superiore al 74% l’assegno decorrerà comunque dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda di invalidità.
In pratica, la stessa domanda per l’invalidità costituisce il diritto a ottenere la prestazione.
Per fare un esempio: se hai inoltrato domanda a ottobre 2022 e, dopo vittoria in sede di ricorso, a luglio 2023 l’INPS ti comunica che ti viene riconosciuta l’invalidità civile, l’assegno ti spetta a partire da novembre 2022, ovvero dal mese successivo alla domanda.
Anche se, poniamo il caso, il primo pagamento avverrà a settembre 2023, questo comprenderà anche gli arretrati invalidità civile relativi ai mesi da novembre 2022 a settembre 2023.
Nel caso in cui abbia presentato domanda, ma ti è stata respinta per mancanza dei requisiti socioeconomici, la decorrenza è a partire dall’istanza presentata successivamente al rientro di tali requisiti.
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Quando si può perdere
L’INPS può predisporre la revoca della prestazione economica o delle agevolazioni lavorative e fiscali in caso di:
- mancata presentazione alla visita di revisione;
- omessa comunicazione dei redditi;
- esito negativo della visita di revisione.
In questo articolo analizziamo tutti i casi in cui si rischia la revoca dell’invalidità civile.
In cosa si trasforma a 67 anni
L’assegno mensile, al compimento del 67esimo anno d’età si trasformano in assegno sociale.

Invalidità civile al 74% e assegno mensile nel 2023 in breve
Con il 74% per cento di invalidità non hai diritto a prestazioni economiche. Una persona con una percentuale di invalidità superiore al 74%, invece, ha diritto a prestazioni economiche dall’INPS.
Una percentuale di invalidità compresa tra il 75% e il 99% viene riconosciuta come invalidità parziale, mentre il 100% corrisponde all’invalidità totale e dà diritto a una pensione di invalidità di 313,91 euro al mese.
Anche l’importo dell’assegno mensile di assistenza per le persone con invalidità parziale nel 2023 è di 313,91 euro al mese, per 13 mensilità.
Per richiedere l’assegno mensile è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni.
È importante rispettare i limiti reddituali per ottenere l’assegno di invalidità civile, e l’assegno è compatibile con un’attività lavorativa se il reddito non supera il limite stabilito.
L’assegno mensile si trasforma in assegno sociale al compimento del 67esimo anno d’età. L’INPS può revocare la prestazione economica in determinati casi, come la mancata presentazione alla visita di revisione o l’omessa comunicazione dei redditi.
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FAQ (domande e risposte)
Come presentare domanda per invalidità civile?
Per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile, è necessario presentare una domanda specifica presso l’INPS. In questo nostro approfondimento ti mostriamo tutta la procedura dettagliata per presentare domanda per invalidità civile.
Posso chiedere il riconoscimento dell’invalidità civile e quello della Legge 104 insieme?
Sì, è possibile richiedere contemporaneamente il riconoscimento dell’invalidità civile e quello della Legge 104, che prevede agevolazioni per i lavoratori con disabilità o per coloro che assistono una persona con disabilità grave. Tuttavia, è importante sottolineare che i due riconoscimenti sono distinti e dipendono da criteri diversi. In questo articolo ti spieghiamo qual è la differenza tra invalidità e handicap e in quali casi possono essere riconosciuti entrambi.
A cosa ho diritto se ottengo la Legge 104?
Se ottieni il riconoscimento della Legge 104, potresti avere diritto a diverse agevolazioni. Tra queste ci sono:
- permessi retribuiti per l’assistenza a una persona con disabilità grave;
- congedo biennale retribuito, a favore di un tuo familiare che ti presta assistenza;
- agevolazioni fiscali, come detrazioni o deduzioni per le spese sostenute per la cura della persona con disabilità;
- priorità nella scelta del posto di lavoro e nella mobilità.
- agevolazioni per l’accesso all’istruzione e alla formazione professionale.
Le agevolazioni variano in base al grado di handicap riconosciuto. In questo articolo parliamo delle agevolazioni Legge 104 comma 1 (handicap senza gravità) e in questo delle agevolazioni Legge 104 articolo 3 comma 3 (handicap grave).
Per iscrivermi alle categorie protette basta il 74% di invalidità?
Sì, perché per iscriverti alle categorie protette è necessario aver ottenuto il riconoscimento di una percentuale di invalidità di almeno il 46%. L’iscrizione però non è automatica: ti spieghiamo come iscriversi alle categorie protette e cosa prevede il collocamento mirato.
In quali casi è possibile ottenere l’indennità di accompagnamento?
L’indennità di accompagnamento può essere ottenuta in determinati casi di disabilità grave che comportano una compromissione significativa dell’autonomia personale. Di solito, viene riconosciuta a persone che necessitano dell’assistenza continua di un’altra persona per svolgere le attività quotidiane. Alcuni esempi di situazioni in cui potrebbe essere concessa l’indennità di accompagnamento includono gravi patologie invalidanti, handicap sensoriali o motori che limitano in modo significativo l’autosufficienza. In questo articolo ti spieghiamo tutto sulla legge sull’Assegno di accompagnamento: a chi spetta l’indennità e come richiederla.
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