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Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione

Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione: quali sono quelli utili e quelli "neutri"? Come funziona per i contributi figurativi? Scopri tutto qui.
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25/9/23

Oggi vi parliamo di Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione: quali sono quelli utili ai fini del conseguimento della prestazione? (scopri le ultime notizie su categorie protette, Legge 104, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Assegno ordinario di invalidità: a chi spetta?

L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione di tipo previdenziale – quindi legata al rispetto di un requisito contributivo – erogata dall’INPS ai:

a cui è stata riconosciuta la riduzione della capacità lavorativa a più di 2/3, in occupazioni confacenti alle attitudini specifiche dell’assicurato (sentenze della Cassazione numero 7770 del 2006 e 17812 del 2003).

Non esiste un requisito anagrafico per il conseguimento di questa prestazione, disciplinata dalla legge 222 del 1984.

Si richiedono, però, il rispetto del requisito sanitario e un’anzianità contributiva pari o superiore a 5 anni, di cui almeno 3 anni maturati nel quinquennio precedente alla domanda per l’Assegno.

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Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione

Per quanto riguarda il requisito contributivo, ai fini del calcolo dell’anzianità, vanno esclusi:

  • i periodi di assenza per astensione facoltativa dopo il parto (oggi congedo parentale);
  • i periodi di lavoro subordinato effettuati all’estero non protetti da convenzioni o accordi internazionali;
  • i periodi di servizio militare eccedenti il periodo corrispondente al servizio di leva;
  • i periodi di malattia superiori a un anno;
  • i periodi di iscrizione a forme di previdenza obbligatorie diverse da quelle sostitutive dell’assicurazione Ivs per i quali sia stabilito altro trattamento obbligatorio di previdenza, quando non diano luogo a corresponsione di pensione.

Assegno ordinario di invalidità: cosa comportano i contributi neutri?

I contributi appartenenti a una o a più categorie sopra elencate sono considerati neutri, ovvero non utili ai fini della determinazione del requisito contributivo.

Questo comporta che, l’arco temporale per la determinazione dell’anzianità contributiva minima (5 anni) sia del triennio di contributi negli ultimi 5 anni di vita, va retrodatato, eliminando i periodi neutri.

Durata Assegno ordinario di invalidità

L’Assegno ordinario di invalidità ha una durata triennale e può essere rinnovato altre due volte, previa visita di controllo, per un totale di 9 anni di durata.

Si può rinunciare alla prestazione, ma solo prima del terzo rinnovo: una volta divenuta automatica (dopo il terzo rinnovo), la misura non può essere più rifiutata.

Ricordiamo che con l’Assegno ordinario di invalidità si può prestare comunque attività lavorativa, a patto che si rispettano i requisiti reddituali previsti dalla legge.

Assegno ordinario di invalidità e contributi figurativi: quando?

Ma se l’Assegno viene a cessare, cosa accade ai periodi di godimento durante i quali non è stata prestata attività lavorativa?

Questi vengono considerati utili al conseguimento di un’altra prestazione (ad esempio la pensione di vecchiaia) o di un altro Assegno ordinario di invalidità.

In pratica questi periodi sono coperti da contribuzione figurativa, utile solo ai fini del diritto alla pensione, ma non per il calcolo dell’importo.

Attenzione, però: l’agevolazione può essere goduta soltanto dai lavoratori dipendenti del settore privato, ma non dai lavoratori autonomi. Inoltre, i periodi coperti da contribuzione figurativa non possono essere sfruttati per accedere alla pensione anticipata.

Al compimento dei 67 anni di età, con almeno 20 anni di contributi a disposizione, l’Assegno ordinario di invalidità si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia, a condizione che sia cessata l’attività di lavoro dipendente.

Come si calcola l’importo dell’Assegno ordinario di invalidità?

L’importo dell’Assegno ordinario di invalidità è calcolato sui contributi effettivamente versati, col sistema misto se è presente contribuzione precedente al 1996 o col sistema contributivo, se l’intera contribuzione è maturata a partire dal 1° gennaio 1996.

Per il calcolo dell’importo col sistema contributivo è necessario individuare il montante contributivo (l’insieme delle quote di contributi accantonate dal lavoratore) e applicarci il coefficiente di trasformazione: se il lavoratore ha meno di 57 anni di età, il coefficiente di riferimento è quello corrispondente al 57° anno.

Chi percepisce l’Assegno ordinario di invalidità, in caso di importo sotto la soglia minima prevista dalla legge, può ottenere l’integrazione al minimo, che non spetta qualora il reddito sia superiore a due volte l’ammontare annuo dell’Assegno Sociale.

Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione
Assegno ordinario di invalidità e contributi per la pensione: in foto le mani di un uomo che scrive al computer.

Faq sull’Assegno ordinario di invalidità

Quali vantaggi offre l’Assegno ordinario di invalidità?

L’Assegno Ordinario di Invalidità offre diversi vantaggi alle persone che ne hanno diritto. Innanzitutto, fornisce un supporto finanziario regolare che può aiutare a coprire le spese quotidiane. Inoltre, può garantire un maggiore accesso a servizi e agevolazioni riservate alle persone con disabilità.

Cosa succede se la condizione di invalidità cambia nel tempo?

Se la condizione di invalidità cambia nel corso del tempo, è importante informare tempestivamente l’INPS. Questo potrebbe influire sull’importo o sulla concessione stessa dell’assegno.

Esistono dei casi di maggiorazione dei contributi per l’Assegno ordinario di invalidità?

Sì, per alcuni lavoratori invalidi sono previste delle maggiorazioni dei contributi, che permettono di raggiungere prima e più facilmente il requisito contributivo utile ai fini dell’ottenimento dell’Assegno. Ad esempio, ai non vedenti, dietro apposita domanda, possono essere riconosciuti 4 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio, utili per determinare sia i 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva, sia il triennio di contributi nel quinquennio precedente la domanda di assegno ordinario d’invalidità.

Come presentare domanda per l’Assegno ordinario per malati oncologici?

Puoi presentare domanda per l’Assegno ordinario per malati oncologici in uno dei seguenti modi:

  • recandoti presso una sede territoriale dell’INPS;
  • se hai le credenziali d’accesso (SPID, CIE o CNS), collegandoti al sito web INPS;
  • chiamando il Contact center al numero 803 154 (gratis da rete fissa) o lo 06 164 164 da rete mobile;
  • rivolgendoti a un patronato o a intermediari dell’Inps.

In ogni caso, è sempre necessario compilare e allegare il Modello SS3.

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