Legge 104 e turni di lavoro: nuove disposizioni

Vediamo se esiste una normativa di riferimento che regola legge 104 e turni di lavoro per i lavoratori disabili.
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10/12/23

Cosa sappiamo in merito a legge 104 e turni di lavoro? La normativa prevede delle agevolazioni specifiche per l’orario di lavoro della persona disabile? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

La legge 104/1992 prevede che il lavoratore disabile possa usufruire dei permessi retribuiti, ma non riporta indicazioni o agevolazioni per l’orario di lavoro.

Tuttavia, il portatore di handicap, soprattutto se assunto in quanto categoria protetta e per mezzo di collocamento mirato, gode di tutele anche in questo senso.

Vediamo come, perché e cosa prevede nel dettaglio la legge 104 e turni di lavoro. Ti informiamo anche della circolare dell’Inps che chiarisce alcuni aspetti relativi alla fruizione dei permessi 104 rispetto al lavoro a turni e al lavoro notturno.

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Indice

Legge 104 e turni di lavoro: cosa dice la normativa

Come abbiamo detto in apertura, non troviamo riferimenti in merito a legge 104 e turni di lavoro.

L’art. 33 della legge 104/1992 prevede che il lavoratore disabile, con rapporto di lavoro pubblico o privato, in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104, possa usufruire alternativamente dei permessi retribuiti di 3 giorni mensili, frazionali anche in ore, ovvero:

  • 2 ore al giorno per un orario lavorativo giornaliero di minimo 6 ore;
  • 1 ora al giorno per un orario lavorativo giornaliero inferiore alle 6 ore.

Al di là di queste possibilità, la legge 104 e turni di lavoro non è contemplata dalla normativa, che quindi non prevede specifiche agevolazioni per l’orario di lavoro del portatore di handicap e in particolare non riporta:

  • ulteriori possibilità di riduzione dell’orario di lavoro al di fuori del contratto di lavoro a tempo parziale;
  • forme di esonero da turni, lavoro notturno, orario spezzato ecc. se non nei casi previsti per la generalità dei lavoratori.

A questo punto ci chiediamo cosa è previsto per la generalità dei lavoratori: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

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Legge 104 e turni di lavoro: quali sono le disposizioni generali per tutti i lavoratori

Non ci sono indicazioni su legge 104 e turni di lavoro, quindi, ma bisogna fare riferimento, in tal senso, alle disposizioni riferite a qualsiasi lavoratore, disabile o meno.

Il decreto legislativo n. 66/2003 emanato in attuazione delle direttive dell’Unione Europea 93/104/CE del 23 novembre 1993 e 2000/34/CE del 22 giugno 2000 all’art. 1, definisce come orario di lavoro “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività e delle sue funzioni”.

L’orario di lavoro è di norma di 40 ore settimanali. Durate differenti dell’orario di lavoro e particolari modalità di svolgimento possono essere stabilite nei contratti collettivi nazionali (CCNL).

Anche per i lavoratori disabili appartenenti alle categorie protette, assunti in base alla legge 68/99, si applica il trattamento economico e normativo previsto dalle leggi e dai contratti collettivi, anche se con alcune particolarità, come ti spiegheremo più avanti.

Quindi: non esistono regole e disposizioni in merito a legge 104 e turni di lavoro. I lavoratori disabili devono seguire le modalità di svolgimento del lavoro stabilitile nel contratto collettivo di appartenenza.

Tuttavia, è previsto l’esonero da particolari forme di organizzazione del lavoro per i lavoratori disabili: vediamo di cosa si tratta.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: vediamo cosa succede e si rischia di perdere la fruizione dei permessi. Qual è la procedura a chi bisogna inviare il modulo e come, quali sono i dati necessari da inviare all’Inps e al datore di lavoro.

Legge 104 e turni di lavoro: i casi di esonero da alcune forme di organizzazione lavorativa

Non esistono regole su legge 104 e turni di lavoro, in particolare su alcune forme di esonero da turni, lavoro notturno, orario spezzato ecc., se non nei casi previsti per la generalità dei lavoratori.

Il lavoratore disabile, quindi, così come ogni altro lavoratore, può chiedere il giudizio di idoneità al lavoro notturno o allo svolgimento dei turni emesso da organismi preposti al controllo delle condizioni di salute dei lavoratori (Azienda Sanitaria, Commissioni Mediche di Verifica) o dal Medico Competente.

In sostanza, puoi chiedere che venga verificata la compatibilità tra la tua condizione di salute e lo svolgimento delle mansioni lavorative in caso di lavoro notturno o turnazione particolarmente gravosa per la tua salute.

L’azienda sanitaria, le commissioni mediche di verifica o il medico competente, svolgono in tal senso i loro compiti di sorveglianza sanitaria in base alla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 41 del Decreto Legislativo n. 81/2008).

In alcuni contratti di lavoro, poi, soprattutto del pubblico impiego, uno dei criteri per la strutturazione del lavoro è quello di tenere in considerazione, compatibilmente con l’organizzazione del lavoro, la condizione di svantaggio personale, sociale e familiare.

È necessario, in tal senso, verificare cosa è previsto dal tuo contratto collettivo nazionale, magari rivolgendoti a un’organizzazione sindacale.

Se appartieni alle categorie protette, poi, hai un’opportunità in più, come ti spieghiamo nel prossimo paragrafo.

Esonero lavoro notturno invalidi, come funziona per i dipendenti con disabilità senza la legge 104. Quali sono i diritti e le tutele, quali sono gli organismi di controllo e quando si può dire di no alle turnazioni e al lavoro durante la notte. I benefici per chi ha la legge 104 (lavoratori e caregiver).

Collocamento mirato per chi lavora già: vediamo come iscriverti alle liste di collocamento mirato se la tua invalidità è sopraggiunta mentre già stai lavorando.

Legge 104 e turni di lavoro
Legge 104 e turni di lavoro: nuove disposizioni.

Legge 104 e turni di lavoro: le possibilità per le categorie protette

Se sei iscritto alle categorie protette e vieni assunto tramite collocamento mirato, hai una possibilità in più per la legge 104 e turni di lavoro.

L’esonero dal lavoro notturno e dai turni, infatti, se sei assunto tramite collocamento mirato può essere richiesto o previsto all’atto dell’assunzione o nella convenzione tra il datore di lavoro e il servizio di collocamento che ha dato luogo all’assunzione, in base alle norme sul diritto al lavoro dei disabili previste per le categorie protette.

Per collocamento mirato, infatti, si intendono tutta una serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzione dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani e di relazione.

Quando chiedi l’iscrizione alle liste di collocamento mirato, infatti, viene valutata la tua capacità lavorativa in sede di accertamento delle tue condizioni di disabilità, secondo le modalità indicate nel D.P.C.M 13/01/2000, allo scopo di accedere a percorsi di inserimento mirato, in cui viene anche considerata la tua capacità o meno di sopportare particolari modalità di organizzazione del lavoro come turni o il lavoro notturno.

In tema di flessibilità del lavoro, poi, il Fondo per l’occupazione prevede delle agevolazioni particolari per alcuni soggetti, tra cui i lavoratori disabili e i loro familiari.

Vediamo qual è lo stipendio delle categorie protette sulla base dei dati rilevati sulle retribuzioni mensili dalle agenzie per l’impiego.

Legge 104 e turni: flessibilità del lavoro e Fondo per l’occupazione

Non puoi accedere ad agevolazioni specifiche con la legge 104 e turni di lavoro ma, in tema di flessibilità, l’art. 9 della legge 53/2000, così come sostituito dall’art. 38 della legge 69/2009, dispone la concessione di contributi a carico del Fondo per l’occupazione, a favore di datori di lavoro privati e di aziende ospedaliere universitarie che applichino accordi contrattuali finalizzati ad attuare progetti che prevedano forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, tra cui:

  • part time reversibile;
  • telelavoro;
  • lavoro a domicilio;
  • orario flessibile in entrata o in uscita;
  • flessibilità sui turni;
  • orario concentrato.

Destinatari di questi progetti sono:

  • lavoratrici o lavoratori, inclusi i dirigenti, con figli minori, con priorità in caso di disabilità o di minori fino a 12 anni di età (o fino a 15 anni in caso di affidamento o di adozione);
  • lavoratrici o lavoratori con a carico persone disabili o non autosufficienti;
  • persone affette da documentata grave infermità.

Per concludere, ti informiamo su nuove disposizioni date dall’Inps per la fruizione dei permessi 104 in caso di lavoro notturno.

Ecco alcuni chiarimenti su come comportarsi in caso di verbale scaduto e fruizione dei benefici della legge 104.

Legge 104 e turni di lavoro: nuove disposizioni dall’Inps per il lavoro notturno

In merito a legge 104 e turni di lavoro, l’Inps rende noto, con la circolare 3114 del 7 agosto 2018 che i permessi 104 possono essere fruiti anche in corrispondenza di un turno di lavoro notturno o festivo come, ad esempio, la domenica.

Il lavoro notturno, specifica la circolare, sebbene si svolga a cavallo di due giorni solari, si riferisce a un unico turno di lavoro e pertanto corrisponde, qualora venisse fruito, a un giorno di permesso 104.

Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire che, pur non essendoci una normativa in merito a legge 104 e turni di lavoro, qualora per contratto collettivo nazionale tu sia tenuto a svolgere attività di lavoro notturno o nei festivi, puoi sempre sfruttare i permessi 104, nel caso in cui le tue condizioni di salute non ti permettano di svolgere serenamente l’attività lavorativa durante questo tipo di organizzazione.

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