I benefici della legge 104 sono ottenuti in base all’esito di un iter tutt’altro che breve, che si conclude con la consegna di un verbale sanitario. Ma cosa succede quando il verbale scade e si è in attesa di una visita di revisione? Ne discutiamo in questo approfondimento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Legge 104: come funziona il verbale
- Legge 104: cos’è la revisione?
- Legge 104: verbale scaduto e iter di revisione
- Legge 104: si conservano i benefici?
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Legge 104: come funziona il verbale
Prima di capire cosa fare in caso di verbale scaduto, ricordiamo brevemente come funziona il verbale legato alla legge 104.
Il verbale è un documento che viene rilasciato dalla commissione medico legale dell’Asl, dopo aver accertato lo stato di salute di un determinato paziente tramite una visita medica. Grazie a questo certificato è possibile accedere a una serie di benefici, i quali variano a seconda della percentuale d’invalidità riconosciuta e il grado di disabilità (che può essere con o senza connotazione di gravità).
Ecco una guida utile per conoscere le tabelle con le percentuali di invalidità civile.
Tra le varie sezioni del verbale, che viene inviato direttamente al paziente interessato tramite raccomandata A/R o tramite PEC, c’è quella della “revisione”, la quale riguarda la necessità di svolgere un’ulteriore visita di accertamento sanitario per verificare la sussistenza delle condizioni dopo un determinato periodo di tempo.
Visto che la revisione rappresenta un elemento essenziale per l’oggetto del nostro articolo, è bene capire di che si tratta. Ecco perché ne parliamo nel prossimo paragrafo.
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Legge 104: cos’è la revisione?
Come dicevamo, la voce “revisione” all’interno del verbale corrisponde alla possibilità che una persona con handicap debba sottoporsi o meno a una visita di revisione. Lo scopo è di verificare se la sua condizione sanitaria sia cambiata o sia rimasta invariata.
A tal proposito, è bene fare attenzione alle diciture contenute nel verbale. In particolare, è possibile trovare due voci differenti:
- Esonero da future visite di revisione in applicazione del DM 2 agosto 2007: ai sensi della legge 80/2006, è previsto l’esonero per le persone aventi specifiche patologie (indicate nel DM 2 agosto 2007) e titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione. Questo vuol dire che la persona invalida non verrà mai convocata per una visita di revisione né per controlli di verifica a campione.
- Revisione: indica la possibilità di essere soggetti a visita di revisione o di essere convocati per verifiche e controlli a campione. Nel primo caso, generalmente vengono indicati mese e anno della successiva revisione.
Dunque, quando all’interno del verbale è indicata la necessità di fare una revisione, significa che la condizione sanitaria non è permanente, ma è soggetta a cambiamenti. Per questo motivo, è necessario svolgere una visita di accertamento per verificare se vi siano ancora gli stessi requisiti utili a ottenere le agevolazioni collegate alla legge 104.
Tuttavia, può capitare che, per motivi burocratici, si verifichino dei problemi nelle tempistiche e il verbale scada prima di aver effettuato una visita di revisione. Cosa succede in quel caso? Continua a leggere per scoprirlo.
Legge 104: verbale scaduto e iter di revisione
Probabilmente ti starai chiedendo com’è possibile che un verbale sanitario scada prima di essere convocati alla visita di revisione.
Non solo questo può succedere, ma è già successo proprio durante il Coronavirus. In particoalre, la situazione di verbali scaduti ha coinvolto circa un milione di persone che, durante il periodo pandemico, si sono ritrovate con la procedura di revisione sospesa a causa dei ritardi.
In effetti, anche l‘INPS si è pronunciato in tal senso, durante l’autunno dell’anno scorso, affermando che l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha portato a un rallentamento generale di tutte le pratiche burocratiche, comprese quelle riguardanti le persone con disabilità.
L’Istituto ricorda che molte visite di accertamento sono state sospese a causa del Coronavirus, causando non solo il prolungamento dei tempi di attesa per i cittadini, ma anche un aumento significativo delle domande per i benefici legati alla legge 104/92, presentate prima della visita di revisione.
Tra queste agevolazioni vi sono, per esempio, i permessi legge 104, il prolungamento del congedo parentale, i riposi orari alternativi al prolungamento del congedo parentale e il congedo straordinario).
Questa situazione ha causato molta confusione tra i cittadini, che non sapevano come comportarsi per quanto riguarda la fruizione dei benefici della legge 104.
Proprio per questo motivo, l’INPS ha voluto fare dei chiarimenti tramite il messaggio n. 93, pubblicato il 13 gennaio 2021.
Nel testo si legge che il lavoratore o la lavoratrice con disabilità grave in possesso del verbale scaduto e in attesa della visita di revisione può accedere alle agevolazioni collegate alla legge 104 (come i permessi 104) di cui era già in possesso.
Inoltre, vengono fatte ulteriori precisazioni per quanto riguarda i lavoratori che non erano già in possesso dei benefici e che li hanno richiesti per la prima volta durante l’iter di revisione.

Legge 104: si conservano i benefici?
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il verbale di accertamento può scadere nel caso in cui si verifichino dei ritardi burocratici, che rallentano le diverse pratiche in atto (come le richieste di permessi lavorativi o altre agevolazioni legate alla legge 104).
Inoltre, in base al messaggio n.93 dell’INPS e alla legge legge 11 agosto 2014, n. 114, durante tutto il periodo di attesa della visita di revisione, i lavoratori interessati possono conservare i propri benefici legati alla legge 104.
Tuttavia, in questo caso è bene fare una distinzione tra chi aveva già acquisito i benefici prima dell’iter di revisione e chi invece ha presentato la domanda per la prima volta durante la procedura di revisione.
In proposito, la normativa prevede quanto segue:
- nel caso di lavoratori precedentemente autorizzati, la circolare INPS n. 127 dell’8 luglio 2016 dichiara che il verbale di accertamento mantiene la sua validità anche durante l’iter di revisione, ai fini della fruizione dei permessi e delle altre agevolaizoni previste dalla legge 104. Ciò significa che i lavoratori che hanno presentato domanda dei benefici prima della scadenza del verbale, mantengono tutte le prestazioni riconosciute fino alla visita di revisione;
- invece, per quanto riguarda i lavoratori alla prima concessione del beneficio, e cioè coloro che hanno fatto richiesta di una delle agevolazioni della legge 104 dopo il termine di scadenza del verbale, ma prima della visita di revisione, il messaggio INPS spiega che “in presenza degli altri requisiti normativamente previsti, la domanda sarà accolta provvisoriamente in attesa della conclusione dell’iter sanitario di revisione“.
In definitiva, sia chi aveva già fruito dei benefici previsti dalla legge 104, sia chi aveva presentato l’apposita domanda durante l’iter di revisione, ma con il verbale già scaduto, possono accedere alle agevolazioni per cui hanno fatto richiesta almeno fino alla data della revisione.
Ovviamente, se all’esito della revisione non risulti confermata la disabilità con connotazione di gravità, si procederà al recupero del beneficio fruito.
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