Stipendio delle categorie protette: quanto guadagnano?

Vediamo qual è lo stipendio delle categorie protette sulla base dei dati rilevati sulle retribuzioni mensili dalle agenzie per l’impiego.
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23/9/23

Quanto guadagna un lavoratore disabile? Qual è lo stipendio delle categorie protette? Quali sono le categorie protette e come iscriversi alle liste di collocamento mirato? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Secondo alcuni dati rilevati dalle agenzie interinali, sulla base di 212 stipendi estratti dalle descrizioni degli annunci di lavoro, i lavoratori disabili appartenenti alle categorie protette ricevono retribuzioni più alte rispetto alla media nazionale.

In questo approfondimento ti mostriamo nel dettaglio qual è lo stipendio delle categorie protette e perché è più alto.

Indice

Stipendio delle categorie protette: più alto della media nazionale

Come ti abbiamo detto in apertura, secondo delle recenti indagini, lo stipendio delle categorie protette risulta essere più alto rispetto a quello della media nazionale.

La legge, infatti, tutela le categorie protette, incentivando l’assunzione lavorativa tramite sgravi e agevolazioni di natura fiscale destinate a chi le assume, sia nel settore pubblico che in quello privato.

Vedremo a breve quali sono le tutele per i lavoratori invalidi e gli obblighi e le agevolazioni per le aziende che le assumono.

Intanto, precisiamo che ad oggi lo stipendio medio per i lavoratori appartenenti alle categorie protette è di 27.981 euro all’anno, pari a 14 euro l’ora, contro una media nazionale di 20.000 euro (39.000 euro per i professionisti con esperienza).

Una volta chiarito questo aspetto, vediamo cosa si intende per categorie protette e quali sono gli obblighi e le agevolazioni per le aziende che le assumono.

Appartieni alle categorie protette? Sei stato assunto grazie alla legge 68/1999? Ti ritrovi con quanto detto? Ci piacerebbe conoscere la tua esperienza, non solo in merito di stipendio ma anche di diritti all’interno dell’azienda e di trattamento. Ti va di raccontarcela? Puoi scriverci sul nostro canale Telegram

Su lavoroepensioni.it abbiamo trattato, in un apposito articolo, anche il tema di quanto guadagna un meccanico nel 2023.

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Stipendio delle categorie protette: la legge 68/99

Dopo aver visto qual è lo stipendio delle categorie protette, parliamo della normativa che tutela i lavoratori disabili o portatori di handicap.

Fanno parte delle categorie protette le quelle persone affette da disabilità, patologie gravi, invalidità psico fisiche, per le quali esistono tutele di legge affinché possano essere inserite nel mercato del lavoro.

È la legge n. 68 del 12 marzo 1999 a incentivare il lavoro delle categorie protette, tramite gravi e agevolazioni di natura fiscale destinate a chi le assume.

La legge 68/99, nel dettaglio, tutela le seguenti categorie di persone:

Le aziende, hanno l’obbligo di riservare dei posti a queste categorie di persone. Vediamo come nel prossimo paragrafo.

Categorie protette nella scuola: scopri come funziona per l’immissione in ruolo e le supplenze a scuola.

Stipendio delle categorie protette: gli obblighi per le aziende

Le aziende hanno quindi l’obbligo di assumere le persone con disabilità o handicap e permettere loro di ricevere uno stipendio delle categorie protette adeguato.

Le aziende devono per legge riservare posti ai lavoratori svantaggiati in base al numero dei dipendenti assunti in azienda, ovvero:

  • 1 persona appartenente alle categorie protette per aziende con un numero di lavoratori compreso tra i 15 e i 35 dipendenti;
  • 2 persone appartenenti alle categorie protette per imprese con un numero di dipendenti compreso tra i 36 e i 50 dipendenti;
  • 7% di persone appartenenti alle categorie protette per aziende con più di 50 dipendenti.

Se un’azienda con questi numeri di lavoratori non assume dipendenti appartenenti alle categorie protette, come stabilisce la legge, è punita con una sanzione amministrativa pari a 153,20 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo nell’assunzione.

In base a questo, capisci che – se appartieni a una categoria protetta – hai diritto a essere assunto e l’azienda ha l’obbligo di farlo, quindi sei agevolato nell’intraprendere un’attività lavorativa con mansioni che si addicono al tuo tipo di invalidità, di handicap o di minorazione.

Vediamo adesso quali sono le agevolazioni previste per le aziende che assumono un dipendente appartenente alle categorie protette.

Scopri qual è l’orario di lavoro delle categorie protette e se ci sono differenze con gli altri lavoratori.

Stipendio delle categorie protette: agevolazioni per le aziende

Lo stipendio delle categorie protette risulta essere in media più alto anche grazie agli sgravi e alle agevolazioni riservati alle aziende che li assumono.

Le agevolazioni economiche vengono concesse dall’Inps alle aziende che ne fanno richiesta, sulla base dell’imponibile previdenziale.

L’imponibile previdenziale varia in base al grado di invalidità riconosciuta al dipendente dalla commissione medica e spetta per un numero di anni variabile, sempre a seconda della percentuale di invalidità del dipendente.

Nel dettaglio, le agevolazioni fiscali per le aziende prevedono uno sgravio di 36 mesi:

  • equivalente al 70% della retribuzione mensile imponibile per fini previdenziali con ridotta capacità lavorativa superiore al 79%;
  • equivalente al 35% della retribuzione mensile imponibile per fini previdenziali con ridotta capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 per cento.

Inoltre, le aziende che assumono almeno per un anno a tempo indeterminato le categorie protette e persone con disabilità intellettiva e psichica superiore al 45%, hanno uno sgravio del 70% sulla retribuzione mensile imponibile, pari a 60 mesi.

Dopo aver parlato degli obblighi e delle agevolazioni delle aziende, vediamo quali sono i diritti del lavoratore disabile.

Scopri tutti i concorsi per categorie protette a novembre ai quali puoi candidarti per trovare lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Stipendio delle categorie protette
Stipendio delle categorie protette: quanto guadagnano?

Stipendio delle categorie protette: i diritti del lavoratore disabile

Il lavoratore disabile, oltre a uno stipendio delle categorie protette adeguato, ha anche altri diritti in azienda.

Innanzitutto, può essere assunto a tempo determinato o determinato, ma soprattutto ha diritto a percepire la stessa retribuzione deli altri lavoratori. Tuttavia, abbiamo visto che solitamente lo stipendio delle categorie protette è spesso anche più alto, grazie alla serie di sgravi e di agevolazioni destinati alle aziende che le assumono.

Le mansioni, poi, devono essere compatibili con il suo stato di salute e, se necessario, riprogrammate.

Per facilitare l’inserimento della categoria protetta, il datore di lavoro può prevedere dei periodi di formazione, orientamento, sostegno e tutoraggio.

Inoltre, se il lavoratore è portatore di handicap ed è titolare di legge 104, ha diritto a 3 giorni di permessi al mese retribuiti, come ti spieghiamo in questo approfondimento.

Come iscriversi alle categorie protette e alle liste di collocamento mirato? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Collocamento mirato per chi lavora già: vediamo come iscriverti alle liste di collocamento mirato se la tua invalidità è sopraggiunta mentre già stai lavorando.

Stipendio delle categorie protette: l’iscrizione alle liste di collocamento mirato

Per essere assunto da un’azienda pubblica o privata e ricevere lo stipendio delle categorie protette, devi prima seguire la procedura di iscrizione nelle liste per il collocamento mirato.

Per farlo, dovrai recartipresso il centro per l’impiego della tua Provincia di residenza e fare richiesta di inserimento nell’elenco delle categorie protette, portando con te la documentazione necessaria, ovvero:

  • Se sei invalido civile, il certificato di invalidità civile che attesti una percentuale di invalidità superiore al 45%;
  • Se sei invalido del lavoro, il verbale attestante l’invalidità rilasciato dall’Inail che attesti una percentuale di invalidità maggiore del 33%;
  • Se sei non vedente, il verbale rilasciato dalla competente commissione ASL che dichiari la cecità assoluta o un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi;
  • Se sei invalido di guerra, invalido civile di guerra e invalido per servizio, un certificato, rilasciato rispettivamente dalla commissione medica militare (per gli invalidi di guerra), dal comando o dall’amministrazione di appartenenza (per gli invalidi civili di guerra e invalidi per servizio), che attesti la sussistenza di una situazione che riduca la possibilità di trovare un impiego;
  • Se sei vittima del terrorismo, criminalità organizzata e del dovere, un apposito certificato, rilasciato dal Ministero dell’Interno o dal Prefetto territorialmente competente delegato, con cui si attesta l’appartenenza alla categoria.

Nel caso in cui tu non abbia la possibilità di recarti personalmente presso l’ufficio per l’impiego, puoi delegare un’altra persona.

Dopo aver completato l’iscrizione, viene formata una graduatoria stabilita in base a determinati criteri forniti autonomamente da Regioni e Province.

Lavori non compatibili con i disabili: in questo articolo parliamo di quali mansioni il datore di lavoro non può obbligare a svolgere un lavoratore invalido.

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