Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: vediamo cosa succede e si rischia di perdere la fruizione dei permessi. Qual è la procedura a chi bisogna inviare il modulo e come, quali sono i dati necessari da inviare all'Inps e al datore di lavoro.
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4/10/23

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INDICE:

Cambiare lavoro non significa e non può significare la perdita automatica delle agevolazioni. Del resto la possibilità di utilizzare permessi retribuiti o il congedo biennale non è in funzione del lavoratore dipendente, ma del familiare con disabilità grave che deve assistere.

Se ne deduce che i benefici della Legge 104 dipendono dalle condizioni di salute dell’assistito o dalla scelta del lavoratore di continuare o meno a essere il suo caregiver.

Se cambiando lavoro si passa da un orario pieno a un part time verticale, neppure si perdono i benefici. Ma si riducono le ore di permesso retribuito (che sono in funzione alle ore lavorate).

Su questo stesso argomento potrebbe interessarti dei permessi Legge 104 per chi assiste un lavoratore disabile, o anche se si rischia non prestando assistenza continua. Troverai anche un focus su come funziona la 104 nei giorni festivi.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: la domanda

Però quando si cambia lavoro per continuare a fruire i permessi Legge 104 è indispensabile inviare una domanda, sia all‘Inps, sia al nuovo datore di lavoro.

Vediamo come funziona, ossia come inviare la domanda, per i permessi Legge 104 quando si cambia lavoro e quali sono i dati che bisogna inserire.

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Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: come inviare la domanda

La richiesta può essere inviata in questo modo:

  • collegandosi al sito web dell’Inps: in questo caso, il lavoratore deve essere munito delle consuete credenziali (pin, spid o cns), per accedere alla sezione Servizi per i cittadini; la domanda può essere inviata dalla pagina “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito” e compilando il form online, dove andrà allegata la certificazione ed eventuale altra documentazione; se i dati da modificare sono riferiti alla sola posizione lavorativa è consigliabile usare la funzione “replica”, per evitare di dover compilare tutta la domanda all’inizio;
  • contact center integrato: il dipendente può chiamare il numero 803.164, munito dello stesso pin valido per l’accesso ai servizi online;
  • patronato: se si sceglie questa strada bisogna compilare il modulo cartaceo SR08_Hand2, che sarà poi inviato all’Inps, assieme alla certificazione servendosi dei servizi telematici del patronato.

La procedura viene specificata in questa circolare Inps.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: i dati da inserire

La domanda deve essere presentata entro i 30 giorni dalla variazione lavorativa (o anche per il passaggio da tempo pieno a parziale).

Nel modulo (SR08_Hand2) da presentare all’istituto bisogna precisare:

  • i dati di chi presenta la richiesta e la posizione lavorativa, inserendo anche l’orario contrattuale (part time o full time);
  • i dati e la relazione di parentela con la persona con disabilità;
  • l’indicazione sull’esistenza o meno di altri familiari beneficiari di permessi o congedi per la stessa persona disabile;
  • l’indicazione dell’eventuale ricovero della persona da assistere (come sapete i permessi, in caso di ricovero, sono fruibili solo in determinati e non molto frequenti casi);
  • la distanza tra l’abitazione del dipendente e quella della persona con disabilità;
  • l’autodichiarazione dei dati e del possesso di handicap in situazione di gravità, firmata dal familiare disabile, o dal tutore, dal curatore o dall’amministratore di sostegno, se c’è un documentato impedimento;
  • le modalità di pagamento se l’indennità non venisse liquidata dal datore di lavoro, ma direttamente dall’Inps.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: il nuovo datore

Come accennato la domanda deve essere inoltrata anche al nuovo datore di lavoro. È un passaggio che serve a informare il titolare dell’azienda che ci sono i requisiti per fruire dei giorni di permesso. Il datore di lavoro non ha infatti la possibilità di negarli (i permessi o il congedo), può solo chiedere al dipendente una programmazione dei giorni o delle ore di assenza per risolvere in anticipo eventuali problemi gestionali e organizzativi.

Per il titolare dell’azienda non c’è un modello prestampato, l’importante è che contenga questi elementi:

  • i dati del lavoratore;
  • i dati del disabile;
  • il legame di parentela (e l’eventuale assenza di altri familiari disponibili);
  • l’impegno a prestare la propria opera di assistenza e a comunicare ogni variazione, oltre ad allegare la certificazione dell’handicap e qualsiasi altra documentazione necessaria.
Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: chi ha diritto

Ricordiamo in breve chi ha diritto a usufruire dei permessi Legge 104 retribuiti:

  • le persone con disabilità grave;
  • i familiari della persona con disabilità grave (coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, genitori biologici o adottivi);
  • i parenti o gli affini entro il secondo grado;
  • in casi eccezionali viene estesa ai parenti al terzo grado se i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Il lavoratore con disabilità grave può beneficiare, alternativamente, di:

  • 2 ore di permesso giornaliero;
  • 3 giorni di permesso mensile (frazionabili anche in ore).

Il coniuge (o parte dell’unione civile o convivente di fatto), i parenti o gli affini di persone con disabilità grave e i genitori biologici, adottivi o affidatari di ragazzi con disabilità maggiori di 12 anni, possono usufruire;

  • 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.

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