Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: vediamo cosa succede e se si rischia di perdere la fruizione dei permessi (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: la domanda
- Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: come inviare la domanda
- Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: i dati da inserire
- Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: il nuovo datore
- Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: chi ha diritto
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Cambiare lavoro non significa e non può significare la perdita automatica delle agevolazioni. Del resto la possibilità di utilizzare permessi retribuiti o il congedo biennale non è in funzione del lavoratore dipendente, ma del familiare con disabilità grave che deve assistere.
Se ne deduce che i benefici della Legge 104 dipendono dalle condizioni di salute dell’assistito o dalla scelta del lavoratore di continuare o meno a essere il suo caregiver.
Se cambiando lavoro si passa da un orario pieno a un part time verticale, neppure si perdono i benefici. Ma si riducono le ore di permesso retribuito (che sono in funzione alle ore lavorate).
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Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: la domanda
Però quando si cambia lavoro per continuare a fruire i permessi Legge 104 è indispensabile inviare una domanda, sia all‘Inps, sia al nuovo datore di lavoro.
Vediamo come funziona, ossia come inviare la domanda, per i permessi Legge 104 quando si cambia lavoro e quali sono i dati che bisogna inserire.
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Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: come inviare la domanda
La richiesta può essere inviata in questo modo:
- collegandosi al sito web dell’Inps: in questo caso, il lavoratore deve essere munito delle consuete credenziali (pin, spid o cns), per accedere alla sezione Servizi per i cittadini; la domanda può essere inviata dalla pagina “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito” e compilando il form online, dove andrà allegata la certificazione ed eventuale altra documentazione; se i dati da modificare sono riferiti alla sola posizione lavorativa è consigliabile usare la funzione “replica”, per evitare di dover compilare tutta la domanda all’inizio;
- contact center integrato: il dipendente può chiamare il numero 803.164, munito dello stesso pin valido per l’accesso ai servizi online;
- patronato: se si sceglie questa strada bisogna compilare il modulo cartaceo SR08_Hand2, che sarà poi inviato all’Inps, assieme alla certificazione servendosi dei servizi telematici del patronato.
La procedura viene specificata in questa circolare Inps.
Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: i dati da inserire
La domanda deve essere presentata entro i 30 giorni dalla variazione lavorativa (o anche per il passaggio da tempo pieno a parziale).
Nel modulo (SR08_Hand2) da presentare all’istituto bisogna precisare:
- i dati di chi presenta la richiesta e la posizione lavorativa, inserendo anche l’orario contrattuale (part time o full time);
- i dati e la relazione di parentela con la persona con disabilità;
- l’indicazione sull’esistenza o meno di altri familiari beneficiari di permessi o congedi per la stessa persona disabile;
- l’indicazione dell’eventuale ricovero della persona da assistere (come sapete i permessi, in caso di ricovero, sono fruibili solo in determinati e non molto frequenti casi);
- la distanza tra l’abitazione del dipendente e quella della persona con disabilità;
- l’autodichiarazione dei dati e del possesso di handicap in situazione di gravità, firmata dal familiare disabile, o dal tutore, dal curatore o dall’amministratore di sostegno, se c’è un documentato impedimento;
- le modalità di pagamento se l’indennità non venisse liquidata dal datore di lavoro, ma direttamente dall’Inps.
Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: il nuovo datore
Come accennato la domanda deve essere inoltrata anche al nuovo datore di lavoro. È un passaggio che serve a informare il titolare dell’azienda che ci sono i requisiti per fruire dei giorni di permesso. Il datore di lavoro non ha infatti la possibilità di negarli (i permessi o il congedo), può solo chiedere al dipendente una programmazione dei giorni o delle ore di assenza per risolvere in anticipo eventuali problemi gestionali e organizzativi.
Per il titolare dell’azienda non c’è un modello prestampato, l’importante è che contenga questi elementi:
- i dati del lavoratore;
- i dati del disabile;
- il legame di parentela (e l’eventuale assenza di altri familiari disponibili);
- l’impegno a prestare la propria opera di assistenza e a comunicare ogni variazione, oltre ad allegare la certificazione dell’handicap e qualsiasi altra documentazione necessaria.

Permessi Legge 104 quando si cambia lavoro: chi ha diritto
Ricordiamo in breve chi ha diritto a usufruire dei permessi Legge 104 retribuiti:
- le persone con disabilità grave;
- i familiari della persona con disabilità grave (coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, genitori biologici o adottivi);
- i parenti o gli affini entro il secondo grado;
- in casi eccezionali viene estesa ai parenti al terzo grado se i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Il lavoratore con disabilità grave può beneficiare, alternativamente, di:
- 2 ore di permesso giornaliero;
- 3 giorni di permesso mensile (frazionabili anche in ore).
Il coniuge (o parte dell’unione civile o convivente di fatto), i parenti o gli affini di persone con disabilità grave e i genitori biologici, adottivi o affidatari di ragazzi con disabilità maggiori di 12 anni, possono usufruire;
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.
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