L’indennità di frequenza aumenta nel 2023? Sarà oggetto di rivalutazione piena o non verrà considerata, come è stata per quella parziale? Di quanto verrà eventualmente aumentata? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
L’indennità di frequenza, insieme alle altre indennità assistenziali, è stata esclusa dalla rivalutazione parziale dal governo, che si concluderà a dicembre 2022.
Ma l’indennità di frequenza aumenta a gennaio 2023, quando è prevista la perequazione piena dei trattamenti pensionistici? Finalmente una buona notizia anche per i percettori di indennità assistenziali: sì, anche all’indennità di frequenza saranno applicati gli aumenti.
In questo approfondimento ti spieghiamo di quanto aumenterà e calcoleremo l’importo che percepirai nel nuovo anno che sta per arrivare.
Indice
- L’indennità di frequenza aumenta nel 2023
- L’indennità di frequenza aumenta: i nuovi importi dal 2023
- L’indennità di frequenza aumenta nel 2023: prestazioni escluse
- L’indennità di frequenza aumenta: caratteristiche dell’indennità e prossimo pagamento
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L’indennità di frequenza aumenta nel 2023
Finalmente una buona notizia per i nostri utenti percettori di questo trattamento assistenziale: anche l’indennità di frequenza aumenta nel 2023, insieme a tutti gli altri trattamenti previdenziali e assistenziali.
In questo periodo abbiamo ricevuto numerosi messaggi sul nostro canale YouTube e sulla nostra e-mail [email protected], che vi invitiamo a utilizzare per mettervi in contatto con noi per farci domande o segnalarci qualsiasi tipo di problematica.
La domanda più ricorrente era in merito alla possibilità o meno di ottenere gli aumenti previsti dalla rivalutazione parziale, che è iniziata a ottobre e finirà a dicembre 2022, anche sull’indennità di frequenza.
Più volte abbiamo dovuto ricordare che, purtroppo, l’indennità di frequenza, insieme a quella di accompagnamento, a quella per ciechi assoluti e parziali, di comunicazione e di talassemia, sono state escluse dalla rivalutazione parziale voluta dal governo, come ti abbiamo spiegato in questo approfondimento.
Tuttavia, come ti abbiamo anticipato, anche l’indennità di frequenza aumenta nel 2023, e l’incremento sarà maggiore rispetto a i pochi spiccioli in più di cui hanno goduto fino a questo momento tutti gli altri trattamenti beneficiari.
Vediamo nel prossimo paragrafo quale sarà la percentuale applicata e quali i nuovi importi che ti spetteranno.
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L’indennità di frequenza aumenta: i nuovi importi dal 2023
L’indennità aumenta nel 2023, ma quale sarà la percentuale che verrà applicata?
La rivalutazione sull’indennità di frequenza è attesa con il 7,3%, ovvero pienamente, perché come ti abbiamo detto, non ha ricevuto quella parziale del 2% applicata da ottobre 2022 alle prestazioni previdenziali e a quelle assistenziali incluse negli aumenti, come le pensioni di invalidità, l’assegno mensile di assistenza e le pensioni ai ciechi e ai sordi.
Partendo dall’importo base dell’indennità di frequenza, che attualmente è di 292,27 euro, quindi, dobbiamo aggiungere la percentuale del 7,3%.
Ti ricordiamo che anche l’indennità di frequenza ha beneficiato dell’aumento dello 0,2% come conguaglio della perequazione fatta a gennaio 2022.
Pochi spiccioli però, perché è passata da 291, 69 euro a 292,27 euro (+0,58 euro). Quindi, a questo importo base aggiungiamo la percentuale in base all’inflazione registrata negli ultimi 12 mesi. Il calcolo è questo:
- 292,27 euro + 7,3% = 313,60 euro (+21,33 euro).
Quindi, da gennaio 2023, l’importo dell’indennità di frequenza sarà pari a 313,60 euro con un aumento di 21,33 euro.
Questo importo potrebbe subire anno altre modifiche nel corso del nuovo, così come è avvenuto a novembre 2022, quando è stato calcolato un aumento pari allo 0,2% come conguaglio della perequazione di gennaio 2022, come ti abbiamo detto.
Nel prossimo paragrafo vediamo quali saranno le prestazioni escluse dagli aumenti che verranno applicati a partire da gennaio.
A dicembre 2022 verrà erogata anche la tredicesima mensilità: spetta sull’indennità di frequenza? Scoprilo in questo articolo.
L’indennità di frequenza aumenta nel 2023: prestazioni escluse
L’indennità di frequenza aumenta nel 2023 del 7,3%, quindi con la percentuale piena, visto che non è stata oggetto di rivalutazione anticipata.
Per gli altri trattamenti che invece hanno ricevuto gli aumenti, ci sarà un adeguamento in vista proprio dell’aumento anticipato del 2%, stabilito nel Decreto Aiuti bis.
Quindi, per essere più chiari: tutte le prestazioni aumentate da ottobre dicembre 2022 del 2%, avranno da gennaio 2023 un aumento del 5,3% (7,3% – 2%).
La percentuale dell’adeguamento delle pensioni è stata annunciata dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, con un comunicato sul sito ministeriale.
Le pensioni che saranno oggetto di rivalutazione sono quelle con importo non superiore a 2.692,32 euro mensili.
Le prestazioni interessate dalla rivalutazione annuale, come sempre sono quelle memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, anche erogate da enti diversi dell’Inps.
Restano invece escluse:
- le prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative, delle pensioni a carico del fondo clero;
- l’indennizzo per cessazione dell’attività commerciale, che viene rivalutato singolarmente;
- le prestazioni a carattere assistenziale (assegno sociale, pensione sociale, invalidità civile) e le pensioni che usufruiscono dei benefici previsti per le vittime di atti di terrorismo e delle stragi, che vengono rivalutate con criteri propri;
- le prestazioni di accompagnamento alle pensioni come Ape sociale e assegni a fondi bilaterali, che non vengono rivalutate per tutta la loro durata;
- pensioni di vecchiaia in cumulo a forma progressiva, per le quali non siano stati utilizzati tutti i periodi assicurativi accreditati.
Per concludere, riassumiamo le caratteristiche dell’indennità di frequenza e vediamo quando sono programmati i prossimi pagamenti.
Il governo rimanda l’aumento dell’invalidità per destinare i fondi a misure al momento più urgenti. Vediamo quali sono.

L’indennità di frequenza aumenta: caratteristiche dell’indennità e prossimo pagamento
Abbiamo visto che l’indennità di frequenza aumenta nel 2023, ma quali sono le caratteristiche di questa prestazione e quali requisiti bisogna avere per ottenerla?
Questo trattamento assistenziale è rivolto:
- ai cittadini che hanno meno di 18 anni;
- hanno difficoltà a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età;
- sono ipoacusici (riduzione o perdita dell’udito) superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze 500, 1.000 e 2.000 hertz.
L’indennità viene versata per un massimo di 12 mensilità. Parte dal primo giorno del mese successivo a quello di effettivo inizio della frequenza al corso o al trattamento terapeutico riabilitativo.
L’importo per il 2022 è di 292,27 euro. Il limite di reddito annuo previsto per beneficiare di questo trattamento economico è di 5.010,20 euro.
L’indennità mensile di frequenza è incompatibile con:
- qualsiasi forma di ricovero;
- l’indennità di accompagnamento per invalido civile totale;
- l’indennità di accompagnamento per i ciechi totali;
- la speciale indennità prevista per i ciechi parziali;
- l’indennità di comunicazione prevista per i sordi prelinguali.
L’assegno mensile viene erogato a partire dal primo giorno bancabile del mese. Il prossimo pagamento è previsto a partire dal 1° dicembre 2022 per tutti coloro che ricevono l’accredito su conto corrente.
Per chi ritira i contanti alle Poste, i pagamenti verranno effettuati dal 2 dicembre e fino al 9 dicembre 2022, considerando lo stop di giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione e rosso in calendario.
Per conoscere tutto sull’indennità di frequenza, leggi la nostra guida dedicata su invaliditaediritti.it.
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