Indennità di frequenza: c’è un limite minimo di età?

Indennità di frequenza: c'è un limite minimo di età? Vediamo cosa dice la norma e come funziona. A chi è rivolta l'indennità di frequenza, come ottenerla e qual è l'importo erogato con questa prestazione di sostegno. Come si ripristina alla ripresa della scuola.
 - 
2/12/23

Indennità di frequenza: c’è un limite minimo di età? Vediamo cosa dice la norma e come funziona. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

INDICE

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.

L’indennità di frequenza è una prestazione economica che viene erogata, su richiesta, e ha uno scopo preciso: l’inserimento scolastico e sociale dei minori con una disabilità. La misura viene sospesa quando il beneficiario compie la maggiore età.

Si tratta quindi di un trattamento di sostegno che è legato in modo diretto alla frequenza scolastica del giovane con disabilità.

Su questo argomento puoi anche leggere un post che spiega quando si rinnova l’indennità di frequenza; come funziona con l’accompagnamento; e la guida completa su questa misura di sostegno.

Indennità di frequenza: requisiti

Questi sono i requisiti necessari per ottenerla:

  • avere la cittadinanza italiana, europea o essere titolari del permesso di soggiorno;
  • essere residenti in modo stabile in Italia;
  • avere persistenti difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età,
  • essere minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1.000, 2.000 hertz,
  • essere minori che rispettano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

Per le difficoltà persistenti a svolgere i compiti e funzioni della propria età la prestazione può essere concessa se sussiste una menomazione duratura, che non si esaurisca cioè in un singolo episodio (come per la frattura di un braccio). La minorazione deve comunque comportare un ostacolo allo svolgimento dei compiti e delle funzioni proprie di un soggetto sano di pari età del minore con disabilità.

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.

Indennità di frequenza: domanda

Per avere diritto all’indennità di frequenza è indispensabile presentare una domanda di invalidità all’Inps. È possibile farlo online da soli con lo Spid o rivolgendosi a un patronato.

Come per la pratica di invalidità civile o handicap è ovviamente necessario recarsi prima dal pediatra o dal medico curante per richiedere il certificato per l’invalidità.

Dopo aver inviato la domanda all’Inps (oggi potrebbe farlo anche il medico di base abilitato), bisognerà attendere la convocazione dell’Inps per la visita medica. È indispensabile presentare alla commissione medico legale la documentazione sanitaria (recente) del minore (la visita si svolge in pratica sugli atti). Entro i 30 giorni successivi dovrebbe essere consegnato, con una raccomandata A/R, il verbale della visita. Dovrebbe contenere questa dicitura: difficoltà a svolgere funzioni e compiti propri dell’età – indennità di frequenza.

Indennità di frequenza: a che età si può avere?

Questa, diciamo, è la parte preliminare. Perché per avere il beneficio il minore deve frequentare:

in maniera continuativa o periodica e non occasionale:

  • centri ambulatoriali sia pubblici che privanti convenzionati:
  • centri diurni anche di tipo semi-residenziale;
  • centri specializzati nel trattamento terapeutico, nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap;
  • scuole pubbliche o private, asilo, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado sino all’età di 18 anni, (la frequenza deve essere pari a 3/4 dell’orario scolastico previsto annualmente);
  • centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati convenzionati, finalizzati al reinserimento sociale e scolastico.

Ricordiamo che per il riconoscimento della prestazione non c’è un limite minimo di età. Infatti il sostegno può essere erogato anche ai bambini che frequentano l’asilo nido (circolare Inps numero 11 del 2003).

Indennità di frequenza: periodo

Se il minore è iscritto alla scuola primaria o a quella secondaria di primo e secondo grado il requisito della frequenza si ritiene rispettato solo se la presenza è pari ad almeno i 3/4 dell’orario scolastico annuale stabilito per legge.

Nel caso di frequenza di asili nido o scuole d’infanzia, va presentata annualmente un’autodichiarazione di frequenza in caso di strutture pubbliche, o un certificato di frequenza rilasciato dalla scuola stessa in caso di strutture private.

Se il percorso scolastico prosegue tra i 16 e i18 anni, oltre quindi l’obbligo d’istruzione, va presentata ogni anno un’autodichiarazione di frequenza. In ogni caso, resta fermo l’obbligo di comunicare l’eventuale interruzione della frequenza scolastica o il cambio di scuola rispetto all’anno scolastico precedente (e quindi, in caso di trasferimento a un altro istituto, o il passaggio da elementare a media inferiore e da media inferiore a media superiore).

Indennità di frequenza: importo e durata

L’indennità di frequenza viene erogata ogni primo giorno del mese (parte dal mese successivo alla presentazione della domanda). Per un massimo di 12 mensilità. Viene sospesa quando termina la frequenza del corso di studi o del centro specializzato.

L’importo di questo beneficio è pari a 291,69 euro al mese. Per averne diritto il minore non deve avere un reddito personale superiore a determinati limiti (per il 2022 è di 5015,14 euro l’anno).

La misura di questa pensione per minori, in particolari condizioni di reddito, può essere incrementata con un importo mensile che viene stabilito dalla legge (la maggiorazione).

Indennità di frequenza: compatibilità

Ricordiamo che l’indennità di frequenza non è compatibile con:

  • qualsiasi ricovero;
  • l’indennità di accompagnamento in erogazione o della quale i minori abbiano titolo in qualità di invalidi civili non deambulanti o non autosufficienti o ciechi civili assoluti;
  • la speciale indennità prevista per i ciechi parziali;
  • l’indennità di comunicazione prevista per i sordi prelinguali.
Indennità di frequenza: c’è un limite minimo di età?

Indennità di frequenza: ripristino

Come si rinnova l’indennità di frequenza per i figli con disabilità?

Per il rinnovo, il genitore del minore all’inizio dell’anno scolastico (o di frequentazione di un centro),deve presentare una domanda all’Inps.

Questa domanda si chiama Ricostituzione per motivi documentali. Bisogna dichiarare all’Inps:

  • i redditi percepiti nell’anno precedente ed in corso;
  • l’iscrizione e la frequenza al nuovo anno scolastico. (allegato il certificato di frequenza della scuola).

La domanda può essere presentata autonomamente (tramite il portale Inps) o recandosi a un patronato.

È necessario verificare se è necessario allegare anche il modello Icric.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.