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Ore di permesso con Legge 104: esempi per calcolare i giorni

Ecco come fare il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104: le formule dell’INPS per i lavoratori a tempo pieno e part-time.
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23/9/23

Come faccio il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 se sono un lavoratore part time? Il calcolo è diverso da quello di un lavoratore a tempo pieno? Quante ore di permessi mensili mi spettano in base al mio orario complessivo di lavoro? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come fare il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 se sei lavoratore a tempo pieno

I permessi 104 sono delle agevolazioni lavorative concesse ai lavoratori portatori di handicap o che hanno la necessità di assistere familiari che si trovano in questa condizione.

Sono previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992, che li quantifica in 3 giorni mensili, coperti da contribuzione figurativa e fruibili anche a ore e in maniera continuativa.

La fruizione a ore dei permessi 104 non è in realtà prevista dalla legge, ma l’INPS, con il Messaggio numero 16866 del 28 giugno 2007, la ammette, sia per i lavoratori a tempo pieno che per i part-time.

Nel caso dei lavoratori a tempo pieno, dopo aver diviso l’orario normale settimanale di lavoro per i giorni lavorativi settimanali, occorre moltiplicare il risultato per tre, in modo da scoprire il numero di ore di permesso delle quali è possibile fruire in un mese.

Quindi, nel dettaglio, la formula da utilizzare è questa:

  • orario settimanale/ numero dei giorni lavorativi settimanali x 3 = ore mensili fruibili.

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Esempio di calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per lavoratori a tempo pieno

Per farti comprendere meglio come va fatto il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per lavoratori a tempo pieno, facciamo qualche esempio pratico.

Prendiamo quindi a esempio il classico orario di lavoro pari a 40 ore settimanali, articolate in su 5 giorni (da lunedì a venerdì).

Applicando la formula che ti abbiamo mostrato nel paragrafo precedente, il calcolo è questo:

  • 40 (ore settimanali) /5 (giorni a settimana) x 3 (giorni di permesso) = 24 ore di permesso utilizzabili nel corso del mese.

Veniamo adesso al calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per quanto riguarda i lavoratori part-time.

Hai bisogno di assistere un familiare portatore di handicap nello stesso periodo in cui sei in ferie: cosa fare se ferie e permessi 104 coincidono? Ne parliamo in questo approfondimento.

Come fare il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 se sono un lavoratore part time?

La Circolare INPS n. 45 del 19 marzo 2021 specifica come va fatto il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per i lavoratori a tempo parziale, specificando che “il lavoratore parziale ha i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno comparabile e il suo trattamento economico e normativo è riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa”.

In caso di lavoro part-time, i giorni di permesso 104 non dovranno essere riproporzionati in ore, ma rimangono fruibili in giorni.

Quindi, il lavoratore con contratto di lavoro part-time orizzontale e titolare di Legge 104, ha diritto a 3 giorni di permesso al mese retribuiti e coperti da contribuzione lavorativa.

Per i lavoratori con contratto di lavoro part-time verticale e misto al 50%, invece, si applicano le disposizioni contenute nel Messaggio INPS n. 311/42018.

Nella circolare del 2021 l’Istituto, per quanto riguarda la frazionabilità a ore dei giorni di permesso retribuito in caso di rapporto part-time, sulla frazionabilità in ore dei giorni di permesso precisa che, in caso di rapporto di lavoro part-time verticale, orizzontale o misto con percentuale dal 51%, il calcolo è il seguente:

  • orario normale di lavoro medio settimanale/numero medio di giorni lavorativi settimanali per 3 (giorni di permessi teorici) = ore mensili fruibili.

Per i rapporti di lavoro fino al 50%, invece, la formula è la seguente:

  • orario medio settimanale eseguibile in teoria dal lavoratore part-time/numero medio dei giorni o dei turni lavorativi settimanali previsti per il tempo pieno X 3 (giorni di permessi teorici).

Ore di assistenza con i permessi 104: quante ne devo riservare alla cura del familiare disabile? Ecco cosa dice la Cassazione.

Esempio di calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per lavoratori part-time

Anche in questo caso, facciamo qualche esempio pratico di calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 per lavoratori part-time.

Partiamo dal presupposto che l’INPS precisa come, il limite di 18 ore frazionabile, sia riferito ai contratti di 36 ore settimanali, suddiviso in giorni lavorativi.

Ipotizziamo tre esempi che possono aiutarti a capire come si fa il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104 nei contratti part-time:

  • Esempio n. 1. Contratto di 36 ore settimanali con 5 giorni lavorativi a settimana: spettano 21,6 ore di permesso.
  • Esempio n. 2. Contratto di 36 ore settimanali con 6 giorni lavorativi a settimana: spettano 18 ore di permesso.
  • Esempio n. 3. Contratto di 38 ore settimanali con 5 giorni lavorativi a settimana: spettano 22,8 ore di permesso.

Ti mostriamo come compilare il modulo per i permessi 104 da presentare all’INPS e come comunicare la richiesta dei permessi anche al datore di lavoro.

Calcolo delle ore di permesso con la Legge 104
Ore di permesso con Legge 104: esempi per calcolare i giorni

Calcolo delle ore di permesso con la Legge 104: come cambiare i permessi da giorni in ore

Dopo aver visto come fare il calcolo delle ore di permesso con la Legge 104, cechiamo di capire come è possibile cambiare i giorni di permesso in ore.

Ci riferiamo a tutti coloro che, fino a questo momento, hanno utilizzato l’agevolazione in maniera piena (3 giorni di permesso mensili), ma adesso hanno bisogno di frazionarla in ore.

È possibile modificare la scelta della fruizione dei permessi retribuiti, ma solo ad alcune condizioni.

Come probabilmente saprai, è buona prassi comunicare al datore di lavoro la fruizione dei permessi retribuiti il mese precedente a quello di utilizzo.

Questo, perché è giusto che il datore di lavoro organizzi sia la tua attività lavorativa che anche quella degli altri dipendenti, in base alle tue necessità.

Quindi, ogni mese organizzerai insieme al datore l’utilizzo dei permessi e sceglierai se fruirne a ore o in giorni (in questo articolo abbiamo parlato di come programmare i permessi 104).

Una volta che avrai pianificato i permessi, puoi chiedere di frazionare in ore i giorni di permesso, per lo stesso mese, solo nel caso di effettiva e documentata necessità, relativa alle necessità del disabile.

Per fare un esempio: mettiamo il caso che tu abbia scelto di fruire dei 3 giorni di permesso per il mese di giugno. Nel corso del mese, però, il tuo familiare disabile accusa problemi di salute e ha bisogno della tua presenza giornaliera.

Certificando il suo stato di salute e la malattia in corso, hai il diritto di richiedere di modificare l’utilizzo dei permessi per lo stesso mese in cui avevi pianificato la fruizione dei permessi a giorni.

Se invece non c’è una reale necessità, ma vuoi cambiare comunque l’utilizzo dei permessi, attenderai il mese successivo per pianificarli diversamente insieme al datore di lavoro, dandogli la possibilità di organizzarsi per tempo.

Faq sui permessi lavorativi 104

Chi può prendere la 104 per due persone?

Diversi familiari possono usufruire, a turno, dei permessi per assistere lo stesso familiare disabile, come previsto dall’articolo 3 comma 3 della Legge 104, con un limite massimo di tre giorni mensili complessivi. Prima di questa modifica, l’alternanza era permessa solo ai genitori che assistevano un figlio disabile, ma ora questa possibilità viene estesa a tutti coloro che hanno il diritto di fruire dei permessi previsti dalla Legge 104.

Quante persone si possono assistere con Legge 104?

Più persone aventi diritto possono alternarsi nell’utilizzo dei permessi previsti dalla Legge 104 per fornire assistenza alla stessa persona con grave disabilità. Inoltre, i congedi straordinari saranno concessi anche ai conviventi di fatto.

Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?

Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi ad ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.

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