Permessi Legge 104: come programmarli

Se hai da poco ottenuto la 104, ti spieghiamo come si programmano i permessi con la Legge 104 e perché non è obbligatorio ma è importante farlo.
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2/4/23

Una volta ottenuta l’agevolazione, è obbligatorio comunicare al datore di lavoro quali saranno i giorni dei permessi 104 che vorrai utilizzare? Il datore di lavoro può opporsi alla tua decisione di non comunicarli? Come si programmano i permessi con la Legge 104? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Non esiste una disciplina normativa in merito alla programmazione dei permessi 104, quindi non possiamo considerare un obbligo la loro programmazione, tranne nel settore pubblico, che per garantire l’efficienza dei servizi obbliga alla programmazione.

Tuttavia, per il buon andamento dell’attività imprenditoriale e per non incrinare i rapporti con l’azienda, è buona prassi rispondere all’esigenza del datore di lavoro che chiede al lavoratore di programmarli.

In tutto questo, comunque, viene sempre tutelato per primo il bisogno di assistenza dei portatori di handicap grave.

Andiamo a vedere nel dettaglio come si programmano i permessi con la Legge 104 e quali sono queste tutele.

Indice

Come si programmano i permessi con la Legge 104 se sei dipendente pubblico

Abbiamo detto che se sei dipendente pubblico, in qualche modo sei costretto a programmare prima i giorni di permesso, perché rivolgendo servizi al pubblico, è necessario garantire l’efficienza e la costanza degli stessi.

In particolare, la programmazione è richiesta nei seguenti comparti pubblici:

  • funzioni centrali;
  • enti locali;
  • istruzione;
  • ricerca;
  • sanità.

Quindi, come si programmano i permessi con la Legge 104 nel settore pubblico?  È previsto che il dipendente del settore pubblico predisponga una programmazione mensile dei giorni in cui intende assentarsi, da comunicare all’ufficio di appartenenza all’inizio di ogni mese.

Proprio perché viene prima di tutto la tutela del portatore di handicap grave e la precedenza alla sua assistenza, hai comunque la possibilità, in caso di necessità e urgenza, a comunicare un cambiamento nella programmazione, entro però le 24 ore precedenti alla fruizione del permesso e, comunque, non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui utilizzi il permesso.

Comunque sia, anche se non dovessi avere il tempo di fare questa comunicazione, per sopraggiunte urgenze improrogabili relative al disabile, l’azienda, su comprovata giustificazione (ad esempio il certificato di un pronto soccorso), non può sanzionarti o emettere un provvedimento disciplinare. Vediamo adesso come funziona nel settore privato.

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Come si programmano i permessi con la Legge 104 nel settore privato

Vediamo come si programmano i permessi con la Legge 104 nel settore privato. In questo settore, in realtà, proprio perché non c’è un obbligo normativo e non possono essere date disposizioni generali come per il settore pubblico, la situazione è presa un po’ più “alla leggera”.

Tuttavia, la prassi più consolidata è che il lavoratore disabile che gode dei permessi 104 per assistere il familiare disabile programmi insieme al datore di lavoro i permessi mensili, in modo da permettere di far funzionare al meglio l’azienda.

Sia nel settore pubblico che nel privato, il dipendente stabilisce a inizio mese quali saranno i tre giorni che utilizzerà per assistere il familiare disabile.

Ovviamente, se scegli di utilizzarli frazionati a ore (2 ore di permesso giornaliero), in questo caso dovrai comunicare le due ore che intendi utilizzare. Ad esempio: le prime due o le ultime due del tuo orario giornaliero di lavoro, oppure quelle immediatamente precedenti o successive alla pausa pranzo.

Come abbiamo detto, non esiste una normativa che disciplina la programmazione dei permessi, ma sulla questione è intervenuto il Ministero del Lavoro: vediamo come.

In questo articolo ti spieghiamo come funziona con i permessi 104 e ricovero in una casa di riposo, cioè se puoi continuarne a usufruirne o meno.

Come si programmano i permessi con la Legge 104: gli interpelli del Ministero del Lavoro

Su come si programmano i permessi con la Legge 104, è intervenuto il Ministero del Lavoro, che negli interpelli numero 31 del 2010 e numero 1 del 2012, ha riconosciuto al datore di lavoro la facoltà di chiedere ai dipendenti la programmazione dei permessi (nota come si parli di facoltà, ovvero di “possibilità” e non di obbligo).

La programmazione, però, deve essere fatta senza che comprometta i diritti del portatore di handicap assistito e rispettando per prima cosa il suo diritto a un’adeguata assistenza.

Gli interpelli, inoltre, chiariscono che il datore di lavoro può richiedere la programmazione dei permessi sia a cadenza mensile che anche a cadenza settimanale, ma solo nel caso in cui:

  • il lavoratore che assiste la persona disabile sia in grado di individuare preventivamente le giornate di assenza;
  • la programmazione non comprometta il diritto del disabile a un’effettiva assistenza;
  • si seguano criteri quanto più possibile condivisi con i lavoratori e le loro rappresentanze.

La buona prassi di una programmazione mensile o settimanale dei permessi, tra l’altro, è stata stabilita anche dalla Sentenza numero 175 del 2005 della Corte di Cassazione – Sezione Civile, che ha comunque stabilito gli stessi limiti che aveva posto il Ministero del Lavoro.

A questo punto probabilmente ti starai chiedendo: la programmazione dei permessi spetta solo al familiare titolare di 104 che assiste il disabile grave o anche al lavoratore portatore di handicap?

Leggi anche cosa vuol dire permessi 104 e nesso di assistenza ai disabili, e cosa prevede la sussistenza di questo obbligo per usufruire dell’agevolazione senza rischiare sanzioni o interventi disciplinari.

Come si programmano i permessi con la Legge 104
Permessi Legge 104: come programmarli

Come si programmano i permessi con la Legge 104 per i lavoratori disabili

Probabilmente a questo punto ti starai chiedendo come si programmano i permessi con la Legge 104 per i lavoratori disabili.

Ebbene, questa prassi riguarda solo ed esclusivamente i caregiver familiari, perché dalle regole vengono esclusi i dipendenti con disabilità che fruiscono dei permessi retribuiti per se stessi.

Quindi, ricapitolando: se sei un dipendente pubblico titolare di 104, devi seguire le indicazioni del comparto pubblico e assicurare la programmazione dei permessi, a cadenza mensile. Se sei dipendente privato, è buona prassi farlo, anche a cadenza settimanale, ove richiesto. Se sei lavoratore disabile, sei escluso dalla necessità di programmare le assenze.

Resta sempre e comunque fermo il fatto che i permessi possono essere riprogrammati in base alle urgenze e alle sopraggiunte diverse esigenze del disabile che si assiste. Questo, è un diritto imprescindibile del familiare che si prende cura del portatore di handicap grave.

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