Che cosa dice la normativa sui bagni per disabili? Quali devono essere le misure minime del bagno per persone disabili? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Misure minime del bagno per persone disabili
La normativa di riferimento (la vedremo tra poco) indica quali devono essere le misure minime del bagno per persone disabili.
La conformazione del bagno può assumere diversi aspetti, ma il più funzionale e rispondente alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali pubblici è quello a pianta quadrata o comunque non molto allungata.
Per un bagno con sviluppo a pianta regolare è indispensabile che i servizi siano distanziati tra loro in maniera opportuna, di circa 80 cm quando posti l’uno dinanzi all’altro.
Il semplice ingombro di una carrozzina si aggira intorno ai 70-75 cm, che arrivano a 150 cm se si vuole permettere una rotazione a 360° della stessa.
Generalmente, quindi, la pianta è a forma quadrata: 200 cm x 200 cm sarebbe la misura ideale, ma possono essere previste dimensioni minori purché sia garantita la manovrabilità di una carrozzina.
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Gli spazi di ingombro
Nel dettaglio, le misure minime, ovvero gli spazi di ingombro, possono variare in funzione del tipo di ausili necessari agli spostamenti:
- una persona che per camminare utilizza il bastone, necessita di uno spazio d’ingombro di larghezza non inferiore a 70-75 cm;
- una persona che utilizza le stampelle, o altri sostegni, richiede una dimensione variabile da 80 ai 95 cm.
A seconda del modello e delle modalità d’uso, la carrozzina necessita di spazi diversi:
- se spinta da un assistente richiede, per un movimento in linea retta, una larghezza netta minima dello spazio d’ingombro di 80 cm (85 cm per carrozzine più larghe);
- se spostata autonomamente dal disabile, in considerazione dell’ingombro dei gomiti o della difficoltà di procedere in maniera perfettamente rettilinea, lo spazio di ingombro minimo diventa di 90 cm.
Va ricordato che alcune persone disabili, per indossare o togliere indumenti e/o apparecchi per gli arti inferiori, hanno bisogno di uno spazio minimo, dall’estremità del sedile al più vicino ostacolo frontale, di 65-75 cm.
Il tipo di menomazione, le caratteristiche fisiche della singola persona, il tipo di carrozzina e la tecnica usata per girarla sono le variabili relative all’ambito spaziale di manovra di una persona disabile in carrozzina.
Nel progettare un bagno per disabili è opportuno prevedere cerchi di rotazione (cioè spazi funzionali a un giro di 360°) di 150-170 cm di diametro, dimensioni che soddisfano un’ampia casistica.
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La normativa
Le norme di riferimento che ci indicano come progettare un bagno per persone disabili sono:
- la Legge 13/89 – disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;
- la Circolare ministeriale n. 1669 del 22/06/1989 – Ministero Lavori Pubblici – Circolare esplicativa della Legge 9 gennaio 1989, n. 13;
- il dm n. 236/89 – prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche;
- il dpr 503/96 – regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
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Gli elementi essenziali
Gli elementi essenziali, ovvero quelli che devono essere sempre presenti in un bagno per disabili, sono i seguenti:
- wc;
- corrimani orizzontale;
- porta con anta scorrevole o con apertura a libro;
- segnaletica situata sulla porta (lato esterno);
- appoggio ribaltabile;
- lavabo con installazione ad altezza massima di 80 cm dal pavimento, sifone da incasso, tubo di scarico flessibile e rubinetteria con leva;
- specchio con installazione ad altezza compresa tra 90 e 180 cm da terra;
- per ridurre il rischio di cadute è opportuno utilizzare delle pavimentazioni che abbiano caratteristiche antisdrucciolo.
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FAQ (domande e risposte)
Il bagno per disabili deve essere riservato?
No, la normativa non richiede un bagno riservato alle persone disabili, quindi a loro uso esclusivo. Il bagno accessibile deve essere un bagno utilizzabile “anche” dai disabili, ovvero da chi ha maggiori difficoltà e particolari esigenze. Quando possibile, dove è prevista la divisione per sessi è bene che ce ne sia uno accessibile per gli uomini e uno accessibile per le donne.
Che misure deve avere la porta di ingresso del bagno per disabili?
La misura minima della porta interna di un bagno per disabili è fissata in 85 cm con apertura verso l’esterno. È consigliata la porta scorrevole o con anta a libro, mentre devono essere evitate le porte girevoli, a ritorno automatico non ritardato.
Quali caratteristiche devono avere i corridoi e i passaggi al bagno per disabili?
I corridoi o i percorsi devono avere una larghezza minima di 100 cm, e avere allargamenti che consentano l’inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote.
Questi allargamenti devono essere posti ogni 10 metri di sviluppo lineare del percorso, preferibilmente nelle parti terminali dei corridoi, e devono essere calibrati in base al tipo di manovra della sedia a rotelle. Ad esempio, la larghezza per la manovra a 360° della carrozzina deve essere pari ad almeno 150 cm.
Come deve essere un wc per disabili?
Più alto dei comuni sanitari (seduta a 42/45 cm da terra) per agevolare l’alzata e la seduta, il wc per disabili del tipo sospeso deve sporgere dal muro 75/80 cm per l’accostamento della carrozzina e deve essere posizionato sulla parete opposta alla porta. Deve essere garantita la dotazione di un campanello di emergenza posto in prossimità del wc o della vasca.
Quanti corrimani devono esserci in un bagno per disabili e come devono essere?
Il bagno destinato a persone con disabilità deve essere provvisto di una serie di corrimani, realizzati in tubo di acciaio da un pollice, rivestito e verniciato con materiale plastico, preferibilmente di colore bianco, tutti fissati ad un’altezza di 80 cm dal pavimento e a una distanza di 5 cm dalle pareti:
- il primo corrimano deve essere installato sulla porta, ad un’altezza di 80 cm, per consentire l’apertura verso l’esterno;
- il secondo corrimano deve essere presente per l’intero perimetro (escluso lo spazio interessato dal lavabo e dalla porta) e deve essere fissato ad un’altezza di 80 cm dal pavimento ed a una distanza di 5 cm dalle pareti;
- un terzo corrimano, definito appoggio a ribalta, facilita la seduta e l’alzata dal vaso wc del disabile;
- l’ultimo corrimano deve essere installato all’interno della porta per facilitare l’apertura a spinta verso l’esterno.
Come deve essere il lavabo in un bagno per disabili?
Di tipo sospeso (o a mensola) per favorire l’inserimento di gambe o carrozzina, il lavabo deve essere più basso di quello comunemente usato, con il piano superiore ad 80 cm dal pavimento. Può essere reclinabile, per agevolare diverse funzioni.
Va posizionato preferibilmente nella parete opposta a quella del WC, anche se non necessariamente deve essere nel locale dove c’è il wc: può essere utile, ma in caso di spazio ristretto può anche essere nell’antibagno.
Per ovvie ragioni di comfort nell’avvicinarsi e nella fase di lavaggio, sono da preferirsi i lavabi con il fronte concavo, che permettono un accostamento ottimale a chi è in carrozzella. In molti casi è possibile anche scegliere dei modelli con spazio sufficiente in larghezza per appoggiare accessori da toeletta.
Per la rubinetteria, è da preferirsi quella a leva clinica, elettronica o temporizzata. Lo specchio deve essere posizionato tra i 90 e i 170 cm da terra, sopra il lavabo e deve essere reclinabile.
Come devono essere la doccia e la vasca in un bagno per disabili?
Nell’edilizia residenziale è normale prevedere anche la doccia o la vasca. La doccia deve avere un’apertura esterna a 180°, sportello da 70 ad 85 cm, altezza sedile 53 cm, flessibile con doccino estraibile. Può essere dotata di sistemi meccanizzati di ausilio all’ingresso e all’uscita.
In linea di massima è sicuramente da preferire una doccia, rispetto a una vasca da bagno, soprattutto per ragioni funzionali. Una soluzione senza piatto doccia, realizzata a filo pavimento, elimina il rischio di inciampare e consente l’accesso anche in carrozzella.
Come devono essere le serrature in un bagno per disabili?
La serratura del bagno (del tipo “a nottolino”, ossia con una manopola da girare e non con la chiave) deve essere ampia in modo da poter essere azionata con facilità (anche da chi ha difficoltà alle mani) e, inoltre, in caso di emergenza deve poter essere aperta dall’esterno da parte di chi fornisce i soccorsi.
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