Posso comprare o ristrutturare una vasca da bagno con la Legge 104? Quali caratteristiche dovrebbe avere la vasca, per poter beneficiare delle agevolazioni? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico).
È possibile costruire o ristrutturare una vasca da bagno con la Legge 104 e anche grazie a un’altra normativa di riferimento. In pratica, se sei portatore di handicap Legge 104 o un familiare che lo ha carico, puoi ottenere l’Iva agevolata al 4%, la detrazione IRPEF al 19%, ma anche un contributo da parte del Comune, grazie alla Legge n. 13 del 1989.
Andiamo per ordine e vediamo cosa prevede la normativa e cosa devi fare per ottenere contributo e agevolazioni fiscali.
Indice
- Posso comprare o ristrutturare una vasca da bagno con la Legge 104?
- A quale contributo ho diritto per una vasca da bagno con la Legge 104?
- Come posso richiedere il contributo per la vasca da bagno con la Legge 104?
- Quali caratteristiche deve avere la vasca da bagno con la Legge 104 per ottenere le agevolazioni?
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Posso comprare o ristrutturare una vasca da bagno con la Legge 104?
La Legge 104/92 ti offre numerose opportunità per risparmiare. Come probabilmente saprai, non esiste un elenco completo di prodotti che possono essere acquistati beneficiando dello sconto dell’Iva al 4% o della detrazione IRPEF al 19%, ma di volta in volta deve essere certificato da un medico il collegamento funzionale tra il prodotto da acquistare e il tipo di disabilità.
Per quanto riguarda la vasca da bagno con la Legge 104, essere stati riconosciuti portatori di handicap, in questo caso, dà diritto a ottenere delle agevolazioni per la sua costruzione o ristrutturazione in riferimento sia alla Legge 104/1992 che alla Legge n. 13 del 1989.
La Legge n. 13/89 prevede la concessione di contributi rivolti a chi desidera eliminare le barriere architettoniche e acquistare prodotti specifici con ausili, maniglioni, vasche a sportello e sanitari nelle abitazioni private ma anche negli edifici pubblici. Vediamo a cosa fa riferimento il contributo.
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A quale contributo ho diritto per una vasca da bagno con la Legge 104?
Il contributo per la vasca da bagno con la Legge 104 prevede una somma concessa dall’Amministrazione Comunale, calcolata in base ai lavori che devono essere realizzati.
In questo caso, quindi, sarà il tuo Comune di appartenenza a rimborsarti parte delle spese sostenute. In pratica, è necessario innanzitutto presentare una domanda al Comune. Anticiperai le spese e, a conclusione dei lavori, consegnando copia delle fatture o delle ricevute, il Comune ti rimborserà parte delle spese.
La percentuale varia da Regione a Regione, per cui è necessario che ti informi presso il tuo Comune di appartenenza del contributo che ti spetterebbe.
Nello stesso tempo, puoi beneficiare delle agevolazioni fiscali Legge 104, ovvero l’Iva al 4% anziché al 22% sull’acquisto della vasca e la detrazione al 19% sia per la spesa della vasca che per la sua installazione o per i lavori di ristrutturazione. Ma vediamo qual è nel dettaglio la procedura da seguire.
In questo approfondimento ti spieghiamo, passo dopo passo, come fare richiesta di un montascale all’ASL e ottenerlo in comodato d’uso gratuito.
Come posso richiedere il contributo per la vasca da bagno con la Legge 104?
Innanzitutto, precisiamo che le agevolazioni per la vasca da bagno con la Legge 104 vengono concesse a tutti i portatori di handicap, invalidi, non vedenti e a chi possiede problemi fisici permanenti che sono causa di problemi di mobilità.
Per avviare la procedura, bisogna presentare domanda al proprio Comune di appartenenza, entro il 1° marzo di ogni anno, allegando la seguente documentazione:
- certificato medico che certifichi la disabilità e riporti le patologie che causano difficoltà motoria permanente o certificato dell’ASL con attestazione dell’invalidità;
- descrizione del lavoro, indicazione degli ostacoli da eliminare e indirizzo di residenza del richiedente.
Una volta ricevuti questi documenti, il Comune invierà un tecnico per un sopralluogo, in modo da controllare che i lavori non siano stati già effettuati e per calcolare il preventivo e l’ammontare delle agevolazioni.
Quando la ditta avrà terminato la costruzione o la ristrutturazione della vasca da bagno, presenterai al Comune la Comunicazione di fine lavori e le fatture relative alle spese sostenute.
Quindi: avrai ottenuto innanzitutto lo sconto dell’Iva al 4% sulla spesa della vasca da bagno e sugli ausili a te necessari (maniglioni, porte scorrevoli ecc.). Poi, in dichiarazione dei redditi avrai la detrazione del 19% sia sulle spese di acquisto dei sanitari e degli ausili e sia sui lavori da parte della ditta.
Inoltre, entro un anno o due anni dalla presentazione della comunicazione di fine lavori, il Comune ti rimborserà parte delle spese affrontate, calcolate in base a una percentuale che è diversa da Regione a Regione e di cui ti dovrai informare.
I tempi per il rimborso, come vedi, sono lunghi, ma ne vale la pena perché in alcuni casi il contributo copre il 50% delle spese sostenute.
È possibile acquistare una poltrona per persone disabili con la Legge 104. Vediamo a quali condizioni e come fare.

Quali caratteristiche deve avere la vasca da bagno con la Legge 104 per ottenere le agevolazioni?
Per ottenere le agevolazioni e i contributi comunali per una vasca da bagno con la Legge 104, è necessario che i sanitari e la stessa stanza bagno abbiano determinate caratteristiche.
Ovviamente, le caratteristiche tengono contro delle necessità che può avere una persona disabile con difficoltà motorie, quindi anche in riferimento all’utilizzo di una sedia a rotelle.
I sanitari devono essere innanzitutto distanti tra di loro e le dimensioni delle vasche o delle docce devono avere una misura minima stabilita.
Le misure tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici sono contenute nel decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236.
Anche la vasca da bagno, inoltre, deve essere dotata di ausili appositamente pensati per chi ha problemi di mobilità, come i maniglioni o una porta che permettano l’appoggio e l’entrata (e uscita) della persona disabile.
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