Arretrati dell’assegno ordinario di invalidità: vediamo come funziona per il loro riconoscimento (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come puoi richiedere gli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità?
Esistono due approcci attraverso i quali hai la possibilità di presentare la richiesta per gli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità:
- Fare domanda direttamente tramite il sito web dell’INPS;
- Fare domanda all’INPS tramite un CAF o un patronato.
Vediamoli entrambi più nel dettaglio per comprendere meglio come funziona tale processo.
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Fare domanda direttamente all’INPS
Per avviare il processo di richiesta degli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità direttamente all’INPS, è necessario avere a disposizione il documento ufficiale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato direttamente dall’istituto a seguito della visita medica della Commissione.
Puoi richiederlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o trovare una copia nel tuo cassetto postale all’interno della sezione MyInps sul portale online. Successivamente, dovrai compilare il modulo AP70 e inoltrarlo attraverso la specifica sezione presente nel portale online dell’INPS.
Tieni presente che questa opzione richiede un accesso a Internet, un computer o uno smartphone adeguato, il codice PIN per l’accesso o un metodo di autenticazione equivalente (come la carta d’identità elettronica o lo SPID). Inoltre, è fondamentale avere una certa familiarità con l’uso dei siti web e delle applicazioni online.
Consigliamo, quindi, di valutare attentamente questa opzione, poiché può risultare complessa da seguire per molte persone e, in particolare, può richiedere un certo grado di abilità tecnica per garantire una risposta positiva.
Come compilare la domanda sul portale INPS?
Per richiedere i pagamenti retroattivi della pensione di invalidità, è essenziale presentare una specifica richiesta all’INPS. Per fare ciò, è necessario accedere al sito web dell’INPS tramite “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.
Una volta effettuato l’accesso, dovrai selezionare l’opzione “Variazione prestazione pensionistica” e quindi procedere a “Ricostituzioni / Supplementi”.
All’interno del modulo di richiesta per le maggiorazioni sociali, dopo aver fornito i tuoi dati personali, sarà necessario selezionare le seguenti opzioni dai menu a tendina:
- Tipo di prodotto: “Reddituale”;
- Tipo di maggiorazione: “Maggiorazione sociale”.
Fare domanda all’INPS tramite un CAF o un patronato
Come seconda alternativa, puoi rivolgerti a un CAF o un patronato che invierà per tuo conto la domanda all’INPS. Anche in questo caso, è ancora necessario fornire la documentazione menzionata in precedenza, in particolare, il documento attestante la propria invalidità.
Tuttavia, il vantaggio è che il patronato si occuperà delle procedure che normalmente dovresti eseguire personalmente sulla pagina dell’INPS. Tuttavia, è importante sottolineare che se si verificano problemi o rifiuti ingiustificati, che l’INPS sta riscontrando con una certa frequenza, non riceverete ulteriore assistenza.

Chi può richiedere gli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità?
Per richiedere i pagamenti retroattivi della pensione di invalidità, è necessario soddisfare alcune condizioni specifiche:
- Avere un’invalidità del 100%;
- Avere un reddito personale e familiare che rientra nei limiti previsti dalla normativa.
La prima condizione fondamentale è essere riconosciuti come invalidi civili con un grado di invalidità del 100%. Pertanto, coloro che hanno solamente una patologia che li rende incapaci di lavorare senza la totale invalidità non rientrano in questa categoria e non possono richiedere i pagamenti retroattivi.
Inoltre, è importante avere un reddito personale annuale inferiore a 8.469,63 euro e, nel caso si abbia un coniuge, il reddito familiare totale non deve superare 14.447,42 euro.
È importante sottolineare che il reddito personale non può eccedere gli 8.469,63 euro, indipendentemente dalla situazione familiare.
È necessario considerare tutti i tipi di reddito, inclusi quelli esenti dall’imposta sul reddito, come l’indennità e la pensione di invalidità. Tuttavia, l’indennità di accompagnamento non è inclusa nel calcolo.
Purtroppo, anche se il reddito rientra nei limiti stabiliti, coloro che hanno una percentuale di invalidità inferiore al 100% non saranno idonei per questo tipo di incremento economico.
Chi sono gli invalidi civili?
Gli invalidi civili sono individui che, a causa di una disabilità congenita o acquisita durante la loro vita, come ad esempio persone con problemi di udito, vista o con altre menomazioni, hanno il diritto di richiedere una pensione o un assegno di invalidità, come previsto dalla legge L. 118/71.
Di conseguenza, chiunque rientri in questa categoria e riceva una pensione di invalidità ha il diritto di ottenere un aumento dell’importo, noto come “incremento al milione”, che può aumentare la pensione mensile fino a 651 euro.
Questo aumento si applica a tutti gli invalidi civili tra i 18 e i 60 anni di età ed è possibile richiedere i pagamenti retroattivi dal 20 luglio 2020.
FAQ sugli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità
Quando vengono pagati gli arretrati dell’assegno ordinario?
I tempi per l’erogazione degli arretrati dell’assegno ordinario da parte dell’INPS si attestano mediamente attorno ai due/tre mesi dal momento dell’invio della domanda.
A quanto ammonta l’assegno ordinario di invalidità 2023?
L’assegno ordinario di invalidità viene erogato per un periodo di 13 mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della richiesta per la valutazione dell’invalidità. Questa assistenza economica non può essere ereditata dai familiari del beneficiario e ammonta a 313,91 € mensili per l’anno 2023.
Come vedere gli arretrati INPS?
Puoi controllare se l’INPS ha effettuato i pagamenti degli arretrati dell’assegno ordinario di invalidità in modo simile alla verifica delle mensilità ordinarie. È sufficiente accedere al proprio fascicolo previdenziale e controllare la presenza di istruzioni di pagamento e l’intervallo temporale a cui si riferiscono.
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