Si va da un minimo dell’11%, legato ai disturbi meno gravi, fino al 100% riconosciuto per malattie totalmente invalidanti che, spesso, costringono alla non autosufficienza con necessità di essere assistiti per svolgere le azioni della vita quotidiana.
Su Invaliditaediritti.it abbiamo già visto le percentuali di invalidità civile riconosciute per malattie rare, cardiache, neurologiche, respiratorie, dermatologiche, endocrine, reumatiche, autoimmuni e infiammatorie.
Tra i disturbi più comuni dell’apparato digerente ci sono la colite ulcerosa, la diverticolosi del colon e il morbo di Crohn. Descriveremo in dettaglio queste tre patologie, prima di condividere le percentuali di invalidità riconosciute per tutte le malattie menzionate in questo approfondimento. Visita la categoria “Salute” di Invaliditaediritti.it per leggere approfondimenti su benessere e prevenzione.
INDICE:
- Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: colite ulcerosa
- Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: diverticolosi del colon
- Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: colite ulcerosa morbo di Crohn
- Percentuali invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: la tabella
- Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: percentuali e diritti
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Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: colite ulcerosa
Tra le malattie gastriche più conosciute troviamo la colite ulcerosa, che dà diritto a una percentuale di invalidità civile tra il 41 e il 70%, a seconda della gravità rilevata, e in Italia colpisce oltre 150mila persone.
Questa patologia infiammatoria colpisce sopratutto l’intestino crasso e, a volte, tutto il colon.
I sintomi tipici della colite ulcerosa sono il dolore addominale e la diarrea. L’origine di questa patologia non è certa e non si conoscono cure possibili, mentre spesso la terapia farmacologica riesce a ridurne i sintomi e a evitare complicazioni.
Ci sono casi in cui, per un lungo periodo, si arriva una remissione spontanea della malattia.
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Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: diverticolosi del colon
La diverticolosi del colon (o diverticolite), come ricorda il sito TheWam.net nel suo approfondimento sulle patologie dell’apparato digerente, è una delle malattie gastriche e dell’apparato digerente molto diffusa, la cui incidenza aumenta con l’età, colpendo 3 persone su 8 oltre gli 80 anni.
Questa patologia, comunque, può insorgere a qualsiasi età (il 40% delle persone colpite hanno tra i 40 e i 55 anni) e nei più giovani può spesso essere accompagnata da complicazioni come ulcerazioni e diverticoli ricorrenti.
La diverticolosi del colon è più diffusa nei Paesi industrializzata, per ragioni genetiche e legate a diete squilibrate: troppi grassi e zuccheri, per esempio, con scarsa assunzione di fibre e acqua.
Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: colite ulcerosa morbo di Crohn
Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica dell’apparato digerente, che colpisce intestino tenue e colon, affliggendo tra le 25 e le 30mila persone persone in Italia.
Tra i sintomi più frequenti ci sono: vomito, perdita di peso, dolori addominali e diarrea. Non è ancora stata ancora individuata una cura definitiva, mentre esiste un protocollo farmacologico che attenua le conseguenze. In casi gravi, per esempio in presenza di fistole, accessi o occlusioni intestinali, si può ricorrere a un intervento chirurgico.

Percentuali invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: la tabella
Ecco le patologie dell’apparato digerente che danno diritto a delle percentuali di invalidità civile. Ci sono malattie gastriche che, a seconda della gravità, garantiscono un livello di invalidità variabile, mentre altre sono caratterizzate da una percentuale fissa:
- Ano preternaturale iliaco sinistro 41 (fisso)
- Colite ulcerosa (classe III) 41/50
- Colite ulcerosa (classe IV) 61/70
- Diverticolosi del colon (classe II) 21/30
- Diverticolosi del colon (classe III) 40/50
- Morbo di Crohn (classe I) 15 (fisso)
- Morbo di Crohn (classe II) 21/30
- Morbo di Crohn (classe III) 41/50
- Morbo di Crohn (classe IV) 61/70
- Cistectomia con derivazione nel sigma 41/50
- Cistectomia con derivazione esterna o con neovescica e scarso controllo sfinterico 61/60
- Ritenzione urinaria cronica con catetere a permanenza 46 (fisso)
- Ritenzione urinaria cronica con cateterismo saltuario 25 (fisso)
- Ritenzione urinaria cronica con cateterismo plurisettimanale 35 (fisso)
- Neoplasie a prognosi favorevole con modesta compromissione funzionale 11 (fisso)
- Neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale 70 (fisso)
- Neoplasie a prognosi infausta o probabilmente sfavorevole nonostante asportazione chirurgica 100 (fisso)

Invalidità civile con malattie gastriche e dell’apparato digerente: percentuali e diritti
Ecco un veloce riepilogo delle percentuali di invalidità e alle relative agevolazioni previste per chi soffre di malattie gastriche e non solo:
dal 34%, possibilità di accedere alla fornitura gratuita di protesi ed ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo diagnosi;
dal 46%, accesso all’iscrizione alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, per l’obbligo di assunzione degli invalidi;
dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esenzione della reperibilità per le visite fiscali;
dal 74%, diritto all’assegno erogato dall’Inps di 291,69 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5,010,20 euro (per il 2022) per disoccupati. A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale;
dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
100%, diritto alla pensione di inabilità erogato dall’Inps di 291,69 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 17.050,42 euro (nel 2022). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale.;
100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro senza alcun limite di reddito.
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