Rendita Inail e indennizzi: di quanto aumentano

Rendita Inail e indennizzi: è stato pubblicato il decreto che prevede la rivalutazione annuale delle prestazioni economiche INAIL per danno biologico erogate ai lavoratori che hanno subito infortuni. Questi aumenti, legati al tasso di inflazione, si aggiungono a quelli previsti dal decreto lavoro 2022, che ha aggiornato le tabelle. Vediamo nel dettaglio.
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25/9/23

Rendita Inail e indennizzi: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato il Decreto n. 105 del 2 agosto 2023, che prevede la rivalutazione annuale delle prestazioni economiche per danno biologico erogate dall’INAIL per gli infortuni sul lavoro. La decorrenza è dal primo luglio 2023. In pratica, importi degli indennizzi INAIL per danno biologico sono rivalutati nella misura dell’8,1%, a partire dal 1 luglio 2023. (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

La rivalutazione di rendita INAIL e indennizzi

La legge, infatti, stabilisce che ogni anno, dal primo luglio, gli importi degli indennizzi per danno biologico dell’Inail vengano rivalutati. Questo avviene, come abbiamo accennato, grazie ad un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, e si basa sulla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente. In questo post ti spieghiamo come si chiede l’aggravamento per la rendita INAIL.

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Come funziona l’adeguamento

L’adeguamento degli indennizzi del danno biologico, sia in capitale che in rendita, avviene in base all’inflazione. Ma era già stato previsto un aumento nel decreto lavoro del 2022. Questo perché vengono utilizzate delle tabelle di riferimento che si basano sul «Punto base Inail». Nel 2000, questo punto era stato stabilito con il «metodo del triplo della pensione sociale», in linea con i criteri dei tribunali.

Ora, nel 2023, l’assegno sociale è di 503,27 euro, che è quasi il doppio rispetto al 1999. Per cui, il Punto Inail è stato aggiornato e moltiplicato per tre volte l’assegno sociale del 2023.

  • Per le liquidazioni in capitale (danni tra il 6% ed il 15%), i nuovi valori vanno da un minimo di 9.600€ ad un massimo di 19.372,5€.
  • Per le liquidazioni in rendita annua, gli importi vengono rivalutati in misura tra i 1.472€ (per il 16%) e i 26.000€ (per il 100%).

Puoi anche vedere come funziona la rendita INAIL in caso di infortunio domestico.

L’andamento delle rendite e indennizzi nel tempo

Il danno biologico viene risarcito dall’INAIL da luglio 2000. Fino al 2015, non ci sono state rivalutazioni. Solo nel 2009, è stato registrato un aumento straordinario dell’8,68%, e un altro aumento nel 2014 del 7,57%. La legge stabilità del 2016 ha poi introdotto un sistema di rivalutazione annuale dal 1° luglio di ogni anno, basato sul tasso Istat.

Ecco come si sono svolti gli aumenti:

  • Nel 2018: 1,1%
  • Nel 2019: 1,1%
  • Nel 2020: 0,5%
  • Nel 2021: Nessuna rivalutazione (a causa di un Istat negativo)
  • Dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023: 1,9%
  • Dal luglio 2023: 8,1%

Vediamo ancora meglio con questa tabella:

AnnoRivalutazioneNote
2000Introduzione del risarcimento per il danno biologico
2001-2008Nessuna rivalutazione
2009+8,68%Aumento straordinario
2010-2013Nessuna rivalutazione
2014+7,57%Aumento straordinario
2015Nessuna rivalutazione
2016Nessuna rivalutazione (Istat negativo)
2017Nessuna rivalutazione (Istat negativo)
2018+1,1%Prima rivalutazione basata sul tasso Istat
2019+1,1%Seconda rivalutazione. Introduzione nuova “tabella indennizzo danno biologico”
2020+0,5%
2021Nessuna rivalutazione (Istat negativo)
2022 (fino a giugno)+1,9%Rivalutazione valida fino al 30 giugno 2023
2023 (da luglio)+8,1%Nuova rivalutazione

Menomazione oltre il 16%

Cosa succede se la menomazione supera il 16%? In questi casi, il lavoratore può ricevere un riconoscimento anche per un danno patrimoniale. Questo perché la menomazione potrebbe compromettere la sua capacità lavorativa in futuro. Quindi, per risarcirlo, gli viene offerta una rendita calcolata su:

  1. Una quota per il danno biologico causato dall’infortunio o dalla malattia. L’importo si basa sulla “Tabella indennizzo danno biologico in rendita” del dm 12 luglio 2000.
  2. Una quota per le conseguenze della menomazione sulla capacità lavorativa. Si basa su una percentuale della retribuzione e si calcola usando la “Tabella dei coefficienti“, sempre dal dm 12 luglio.

Potresti essere interessato a sapere come funziona la riabilitazione INAIL.

Il danno biologico

Ma cos’è il “danno biologico”? Si riferisce alle conseguenze che un lavoratore subisce nella sua integrità psicofisica dopo un infortunio o una malattia professionale. Questa prestazione, erogata dall’Inail, si chiama tecnicamente indennizzo. Esistono due tipi di indennizzo, a seconda del grado di lesione:

  1. Capitale: per infortuni o malattie con invalidità dal 6 al 15%.
  2. Rendita: per infortuni o malattie con invalidità dal 16 al 100%.

Come si calcola l’indennizzo in caso di morte di un familiare?

Le Tabelle utilizzate per calcolare l’indennizzo sono cambiate. Nel 2021, la cifra variava tra 168.250,00 euro e 336.500,00 euro. Ma nel 2022, le cose sono cambiate. Ora si usa un “valore punto” di 3.365,00 euro. Questo valore viene da un calcolo semplice: l’importo massimo del 2021 diviso per cento.

Distribuzione dei punti

I punti sono importanti per capire quanto ti spetta. Ecco come vengono distribuiti:

  1. Età della vittima primaria: fino a 28 punti per i danni non patrimoniali.
  2. Età della vittima secondaria: fino a 28 punti come il punto precedente.
  3. Convivenza: 16 punti se le due vittime vivevano insieme. 8 punti se non vivevano insieme, ma nello stesso edificio.
  4. Altri congiunti che sopravvivono: fino a 16 punti per danni non patrimoniali.
  5. Qualità e intensità della relazione: fino a 30 punti.

Il totale dei punti moltiplicato per il valore punto ti darà l’importo. Ma ricorda, non può superare i 336.500,00 euro. Ci sono però eccezioni.

In caso di contrasti

La presenza di disaccordi tra le vittime (primaria e secondaria), o questioni legali, o episodi di violenza o infrazioni perpetrate da una parte nei confronti dell’altra, possono influire sull’importo del risarcimento stabilito in base ai criteri della tabella.

Relazione affettiva: cosa significa e cosa comporta

Uno degli aspetti fondamentali nel determinare la quantità di indennizzo è la qualità e intensità della relazione affettiva. Questo parametro può assegnare fino a 30 punti, rendendolo il criterio con il punteggio più alto. Ma come viene valutato?

Come si valuta la relazione affettiva

La valutazione prende in considerazione sia la sofferenza interiore patita, che lo stravolgimento della vita quotidiana. Questo comprende aspetti come:

  • La frequenza dei contatti (personalmente, al telefono o via internet);
  • La condivisione delle festività;
  • La condivisione delle vacanze;
  • L’eventuale condivisione dell’attività lavorativa o di hobby/sport;
  • L’assistenza, che può essere sanitaria o domestica;
  • Situazioni particolari come l’agonia o una malattia prolungata.

Questi sono solo alcuni dei fattori. L’idea di base è considerare quanto intensa e profonda sia la relazione. (Vedi anche se e quando è reversibile la rendita INAIL).

Come si attribuiscono i punti (esempio e tabella)

Per rendere tutto più chiaro, prendiamo un esempio:

Supponiamo una madre di 45 anni che chiede un risarcimento per la morte del figlio di 15 anni. Il nucleo familiare del ragazzo era composto da altre 2 persone. Se consideriamo il valore di ogni punto (€3.365,00), possiamo calcolare il risarcimento nei seguenti modi:

  • Risarcimento minimo: 74 punti x €3.365 = circa €249.000
  • Risarcimento medio: 89 punti x €3.365 = circa €299.000
  • Risarcimento massimo: limitato a €336.500, anche se la somma dei punti suggerirebbe circa €349.000.

Queste cifre sono solo esemplificative, ma aiutano a capire come funziona il sistema.

Una tabella potrebbe rendere più agevole la comprensione:

ParametriEsempioMinimoMedioMassimo
a) Età vittima primaria15 anni262626
b) Età vittima secondaria45 anni202020
c) Convivenza161616
d) Sopravvissuti del nucleo familiare2121212
e) Qualità e intensità della relazione affettiva0153030
TOTALE PUNTI7489104
TOTALE IMPORTO€ 249.000€ 299.485€ 349.960
“cap”è di€ 336.500
Rendita Inail e indennizzi: di quanto aumentano
Nella foto un operaio vittima di un infortunio sul lavoro.

FAQ (domande e risposte)

Quanto aumenta la rendita INAIL nel 2023?

La rendita INAIL è stata rivalutata del 8,1% nel 2023, a partire dal 1 luglio 2023.

Quando viene pagata la rivalutazione INAIL?

La rivalutazione viene erogata dal 1° luglio di ogni anno.

Quanti soldi con sei punti per la rendita INAIL?

Dal testo non si può determinare l’importo esatto per sei punti, poiché non viene fornita una specifica tabella di conversione punti-importo.

Cosa succede in caso di menomazione oltre il 16%?

In caso di menomazione superiore al 16%, oltre al danno biologico, al lavoratore viene riconosciuto anche un danno patrimoniale. Ciò avviene poiché una tale menomazione può compromettere l’attività lavorativa futura. La rendita erogata comprende una quota per il danno biologico basata sulla percentuale di menomazione e una quota per le conseguenze della menomazione sulla capacità lavorativa dell’infortunato.

Come funziona il danno biologico?

Il danno biologico è una prestazione erogata dall’INAIL per ristorare le conseguenze subite dal lavoratore a causa di infortuni o malattie professionali alla sua integrità psicofisica. La prestazione, chiamata “indennizzo”, si differenzia in base al grado di invalidità: in capitale (per invalidità tra il 6% e il 15%) e in rendita (per invalidità tra il 16% e il 100%).

Come è stato l’aumento degli indennizzi e delle rendite con il decreto lavoro?

Il decreto lavoro ha introdotto un adeguamento degli indennizzi del danno biologico. Prima del decreto, gli indennizzi erano calcolati in base al “Punto base INAIL” delle tabelle del 2000, determinato usando il triplo della pensione sociale. Nel 2023, il Punto INAIL è stato aggiornato usando basi più recenti e parametrandolo a tre volte l’assegno sociale del 2023. Per le liquidazioni in capitale, i nuovi valori vanno da 9.600€ a 19.372,5€. Per le rendite, i valori sono tra 1.472€ (16% di menomazione) e 26.000€ (100% di menomazione).

Come si calcola l’indennizzo in caso di morte di un familiare?

In caso di morte di un genitore, figlio, coniuge o assimilati, le Tabelle 2022 prevedono un “valore punto” di 3.365,00 euro. A partire da questo valore, vengono attribuiti punti in base a vari criteri (età della vittima, convivenza, relazione affettiva, etc.). Sommando i punti ottenuti e moltiplicandoli per il “valore punto”, si arriva all’importo totale del risarcimento, che non può superare 336.500,00 euro. Esistono criteri simili per la perdita di un fratello o nipote, con un “valore punto” di 1.461,20 euro e un massimo risarcibile di 146.120,00 euro.

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