Cosa posso fare se c’è stato un peggioramento delle conseguenze di un infortunio sul lavoro? Se ho già ottenuto un indennizzo dall’INAIL, posso fare domanda di aggravamento per la rendita INAIL? Vale anche in caso di malattia professionale? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Può accadere che, dopo la chiusura di un infortunio INAIL, un lavoratore subisca un peggioramento delle conseguenze patite in un incidente sul lavoro già definito. Oppure che ci sia un aggravamento della malattia professionale già riconosciuta.
In entrambi i casi, è possibile presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL. Vediamo qual è la procedura per fare domanda e con quale percentuale di invalidità viene riconosciuta la rendita.
Indice
- Quando posso fare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
- Come presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
- Dopo quanto tempo dal primo riconoscimento posso presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
- Domanda di aggravamento per la rendita INAIL: con quale percentuale di invalidità posso ottenere la rendita?
- Domanda di aggravamento per la rendita INAIL: come si calcola la rendita INAIL?
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Quando posso fare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
L’articolo 137 del Testo Unico INAIL (DPR 1124/1965) dispone che può essere presentata domanda di aggravamento per la rendita INAIL, in seguito ad aggravamento di malattia professionale o dei danni derivanti da un infortunio sul lavoro.
La domanda può essere presentata direttamente dal lavoratore o può essere disposta dall’INAIL stesso, in seguito al riscontro di modifiche delle condizioni fisiche del lavoratore.
Tuttavia, la domanda può essere presentata o la visita può essere predisposta dall’Istituto solo nei casi in cui il peggioramento sia derivato effettivamente dalla malattia professionale o dal danno di infortunio.
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Come presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
La domanda di aggravamento per la rendita INAIL deve essere presentata presso la propria sede di lavoro e deve essere corredata da un certificato medico, dal quale risulti che si sia verificato un aggravamento nelle conseguenze della malattia professionale o del danno da infortunio sul lavoro.
Dal certificato deve anche risultare che la nuova misura di riduzione dell’attitudine al lavoro o della menomazione dell’integrità psico-fisica.
L’inabilità al lavoro sopraggiunge quando una persona diventa totalmente o parzialmente incapace a svolgere le sue mansioni. Scopri come richiedere il certificato di inabilità al lavoro e chi deve certificare questa condizione.
Dopo quanto tempo dal primo riconoscimento posso presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL?
La prima revisione e quindi la prima domanda di aggravamento per la rendita INAIL può essere richiesta o disposta dopo che siano trascorsi 6 mesi dalla data di cessazione del periodo di inabilità temporanea.
Qualora non sussistesse l’inabilità temporanea, la domanda può essere presentata dopo che sia trascorso un anno dalla data di manifestazione della malattia o del riconoscimento del danno da infortunio sul lavoro.
Le successive revisioni non possono essere richieste o disposte a distanza inferiore di un anno dalla precedente, mentre l’ultima può aversi soltanto per modificazioni avvenute entro il termine di 15 anni dalla costituzione della rendita.
In questo caso, la domanda deve essere presentata non oltre un anno dalla scadenza del termine di 15 anni.
Oltre questa scadenza, la domanda di aggravamento, a seguito di variazioni delle condizioni fisiche, sarà trattata come nuova malattia e accolta soltanto quando sia accertato che i relativi postumi sono venuti in essere dopo la scadenza del quindicennio e siano riconducibili al protrarsi dell’esposizione al rischio oltre la data di decorrenza dell’originaria rendita.
Solo in casi di asbestosi o di silicosi, la domanda di aggravamenti per la rendita INAIL non ha limiti temporali e quindi è possibile presentarla anche dopo 15 anni.
Cos’è l’inabilità temporanea? Cosa significa? A quanto ammonta la diaria? Scopriamo nel dettaglio cosa sapere a riguardo di questa condizione.

Domanda di aggravamento per la rendita INAIL: con quale percentuale di invalidità posso ottenere la rendita?
Abbiamo visto quando è possibile presentare domanda di aggravamento per la rendita INAIL e come fare.
Il lavoratore, presentando domanda di aggravamento, potrà ottenere:
- un indennizzo prima negato, perché in franchigia INAIL tra l’1% e il 5% di invalidità;
- un adeguamento dell’indennizzo in conto capitale già liquidato, se l’invalidità riconosciuta è tra il 6% e il 15%;
- la costituzione della rendita INAIL se viene riconosciuta una percentuale di invalidità superiore al 15%.
In sintesi: l’INAIL non liquida indennizzi per postumi accertati fino al 5%, mentre eroga un’indennità in denaro per le menomazioni di grado compreso tra il 6% e il 15%. Infine, costituisce una pensione (rendita) per postumi accertati di grado pari o superiore al 16%.
Mentre la domanda di aggravamento dell’indennizzo in conto capitale può essere richiesta solo dal lavoratore, per la revisione della rendita il lavoratore infortunato o che soffre di malattia professionale, non può rifiutare la verifica da parte dell’INAIL.
In caso di rifiuto, l’Istituto potrebbe addirittura sospendere il pagamento del rateo mensile della rendita.
Invalidità INPS e rendita INAIL: leggi anche quali sono le differenze, le percentuali che danno diritto a prestazioni economiche. Come funziona il calcolo della riduzione di capacità di lavoro, come vengono determinate la rendita INAIL e le misure erogate dall’INPS.
Domanda di aggravamento per la rendita INAIL: come si calcola la rendita INAIL?
Il calcolo della rendita INAIL per il diritto a eventuali prestazioni economiche dipende da due fattori:
- la componente biologica, che dipende dalla percentuale di invalidità;
- la componente patrimoniale, il reddito percepito fino al momento in cui è stata accertata l’invalidità.
La componente biologica viene misurata su una scala di valori che parte da:
- 1.161 euro l’anno netti per un danno del 16%;
- a 16.500 euro l’anno netti per un danno del 100%.
Bisogna poi aggiungere la componente patrimoniale, anche in questo caso c’è un minimo e un massimo, che oscilla tra 14.600 euro a 27.200 euro.
Come funziona? Facciamo un esempio:
- se si percepisce un reddito di 12.000 euro, nel calcolo si ottiene un bonus e si utilizza il limite dei 14.600 euro;
- se si percepisce un reddito di 30.000 euro, il valore che viene utilizzato per il calcolo è di 27.200 euro.
L’importo va poi moltiplicato per un coefficiente di menomazione che dipende dalla percentuale di invalidità, anche in questo caso c’è una forbice:
- si parte dallo 0,4 per cento per una invalidità del 16%;
- all’1 per cento per una invalidità superiore all’80%.
Sommando le due componenti si ottiene l’importo della rendita INAIL.
Sempre per fare un esempio: un operaio dipendente di una impresa edile ha un reddito annuo di 16mila euro.
Subisce un infortunio sul lavoro con una invalidità del 100 per cento.
La componente biologica sarà dunque di 16.500 euro.
Per quella patrimoniale bisogna moltiplicare 16.000 (il reddito) per 1. Sarà quindi di 16.000 euro.
Per calcolare la rendita INAIL bisogna sommare queste due cifre (16.500 e 16.000). Avremo dunque una rendita INAIL di 32.550 euro l’anno.
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