/ Modello RED, omesso invio e revoca prestazioni: cosa fare

Modello RED, omesso invio e revoca prestazioni: cosa fare

Omesso invio modello RED: si rischiano davvero sospensione e revoca della pensione? Ecco i termini da rispettare e chi è obbligato a presentarlo.
 - 
24/9/23

Cosa succede in caso di omesso invio modello RED? L’INPS potrebbe revocare la tua pensione? Ecco cosa fare e come mettersi in regola (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Omesso invio modello RED: cosa succede?

Rispondiamo subito alla domanda di apertura: in caso di omesso invio modello RED scattano la sospensione e poi la revoca dei trattamenti pensionistici e dei benefici ad essi annessi.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Cos’è il modello RED e perché presentarlo?

Il modello RED è la dichiarazione dei redditi che i pensionati titolari di prestazioni ottenute in base al reddito devono presentare annualmente.

Le prestazioni per le quali è obbligatorio presentare il modello RED sono:

E’ il comma 10 bis della legge numero 14 del 2009 a disporre che, “ai fini della razionalizzazione degli adempimenti, i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria la situazione reddituale incidente sulle prestazioni in godimenti, sono tenuti ad effettuare la comunicazione dei dati reddituali agli enti previdenziali che erogano la prestazione”.

Cosa significa? Che il pensionato è tenuto a presentare il modello RED entro la data limite fissata dall’INPS (per il 2023 è stata il 28 febbraio) del secondo anno successivo a quello cui si riferiscono i redditi dichiarati.

Quest’anno, i pensionati di prestazioni previdenziali o assistenziali legate al reddito hanno dovuto presentare il modello RED della situazione reddituale del 2021.

Ricordiamo che l’INPS non invia alcuna comunicazione cartacea al pensionato. L’interessato deve mettersi in regola, autonomamente, entro i termini stabiliti dall’ente previdenziale.

Sospensione e revoca per omesso invio modello RED

Ora, cosa succede in caso di omesso invio modello RED? Entro 60 giorni dall’invio della comunicazione della sospensione della pensione, effettuata dall’INPS a mezzo raccomandata A/R, il pensionato dovrà comunicare all’ente i redditi posseduti attraverso la domanda telematica di “Ricostituzione reddituale”.

Se entro 120 giorni dalla data di sospensione della pensione, il pensionato non dovesse mettersi in regola, il comma 10 bis della legge numero 14 del 2009 dispone che “si procede alla revoca in via definitiva delle prestazioni collegate al reddito e al recupero di tutte le somme erogate a tale titolo nel corso dell’anno in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa”.

La comunicazione di revoca della prestazione verrà inviata dall’INPS con raccomandata A/R al cittadino.

Cosa fare in caso di revoca della pensione?

A quel punto, in caso di revoca della pensione, al cittadino non rimane altro che presentare una nuova domanda di pensione, ripetendo la stessa procedura eseguita al momento dell’uscita dal mondo del lavoro.

Omesso invio modello RED: e se è l’INPS a sbagliare?

Ma in alcuni casi, i procedimenti di revoca adottati dall’INPS non sono esenti da errori procedurali o sostanziali.

Il primo caso da esaminare riguarda la regolare osservanza della procedura di invio dei provvedimenti di sospensione e di revoca della pensione.

Può accadere che il pensionato non riceva dall’INPS le comunicazioni a mezzo raccomanda A/R e che, quindi, non sappia se debba mettersi in regola oppure no. Scaduti i termini, l’ente procederà alla sospensione (mai comunicata) e alla revoca della prestazione, anch’essa mai segnalata all’interessato, che, quindi, potrà presentare ricorso.

Il secondo caso riguarda l’effettiva sussistenza dell’obbligo di presentare il modello RED.

Ricordiamo che il modello in questione va presentato ogni anno all’INPS, a meno che il pensionato non abbia già presentato il modello 730 o Redditi PF all’Agenzia delle Entrate, dichiarando i suoi redditi e, se occorre, quelli del nucleo familiare.

In questo caso, l’INPS acquisirà automaticamente le informazioni reddituali del pensionato, senza che questi debba presentare il modello RED.

Omesso invio modello RED
Omesso invio modello RED: in foto un anziano pensionato pensieroso.

Faq su pensioni e modello RED

Cosa si intende per limite di reddito?

Il limite di reddito è l’ammontare massimo di reddito che una persona può guadagnare per poter avere diritto alla pensione di invalidità. Superato questo limite, la persona potrebbe non essere più considerata idonea per ricevere tale beneficio.

Quale reddito non bisogna superare per avere la pensione di invalidità?

Per avere diritto alla pensione di invalidità, è necessario non superare un certo livello di reddito. Nel 2023, il limite massimo di reddito per poter richiedere questa pensione è di 5.391,88 euro per l’assegno mensile e di 17.920,00 per la pensione di inabilità civile, al di sopra del quale non si potrebbe beneficiare della pensione di invalidità.

Quali sono i redditi da escludere per il calcolo dell’integrazione al minimo?

Nel calcolo del reddito per richiedere la pensione minima, vengono esclusi:

  • i redditi esenti da IRPEF (come le pensioni di guerra, le rendite INAIL, le pensioni di invalidità civile);
  • i redditi della casa in cui si vive;
  • le pensioni da integrare al minimo;
  • gli arretrati soggetti a tassazione separata.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.