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Indice
Chi prende la pensione di inabilità ha diritto alla quattordicesima?
Chi prende la pensione di inabilità ha diritto alla quattordicesima? Assolutamente sì.
La quattordicesima, erogata dall’INPS generalmente tra luglio e agosto, oppure a dicembre se il pensionato ha compiuto 64 anni dopo il 1° luglio, si calcola sui contributi versati.
Quattordicesima sulla pensione: a chi spetta?
Dunque, oltre ai titolari di pensioni dirette (di vecchiaia, di anzianità o anticipate, ad esclusione dell’Ape Sociale), la quattordicesima viene erogata anche:
- ai titolari di Assegno ordinario di invalidità;
- ai titolari di pensione di inabilità;
- ai titolari di pensione ai superstiti.
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Cos’è la pensione di inabilità?
Prima di concentrarci sulla quattordicesima, sugli importi aggiornati al 2023 e sui limiti di reddito da rispettare per rientrare tra i beneficiari, vediamo insieme cos’è e a chi spetta la pensione di inabilità.
Come spiegato dalla circolare numero 167 dell’INPS dell’11 luglio 1984, la pensione di inabilità lavorativa viene riconosciuta al lavoratore con disabilità che, in seguito a un’infermità fisica o mentale, ha subito l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Possono fare domanda per la pensione di inabilità:
- i lavoratori dipendenti del settore privato (sono esclusi i dipendenti pubblici);
- i lavoratori autonomi;
- i lavoratori iscritti presso la Gestione Separata dell’INPS.
Pensione di inabilità: quanti contributi per ottenerla?
La pensione di inabilità, dunque, è una prestazione di tipo previdenziale, anche se viene percepita dal lavoratore con disabilità.
Lo è, perché per ottenere la pensione è necessario aver maturato almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 anni nel quinquennio che precede la presentazione della domanda.
Come si calcola la pensione di inabilità?
Per calcolare l’importo della prestazione, si procede come per una normale pensione: se i contributi sono stati versati prima e dopo il 1996, l’assegno verrà calcolato con il sistema misto; se i contributi sono maturati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996, la pensione di inabilità verrà calcolata con le regole del contributivo.
Quattordicesima: quando è stata introdotta?
Come spiegato in precedenza, chi prende la pensione di inabilità ha diritto alla quattordicesima. Ma cos’è la quattordicesima?
Questa prestazione aggiuntiva è stata introdotta nel 2007 (legge numero 127): inizialmente spettava ai soli pensionati con reddito fino a 1,5 volte l’importo del trattamento minimo annuo.
Dal 2017, grazie ad un accordo tra sindacati e governo, l’importo della quattordicesima è stato aumentato del 30%, inoltre la prestazione spetta anche ai pensionati con un reddito compreso tra una volta e mezza e due volte il trattamento minimo annuo.
Quattordicesima: importi e limiti reddituali
Ogni anno, con la rivalutazione delle pensioni, cambiano i limiti reddituali per ricevere la quattordicesima, ma non gli importi: questi rimangono invariati.
Con un reddito fino a 10.992,93 euro spettano:
- 436,80 euro (ai pensionati ex dipendenti con 15 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con 18 anni di contributi). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e fino a 11.429,73 euro annui spetta una quattordicesima ridotta;
- 546 euro (ai pensionati ex dipendenti con un’anzianità contributiva compresa tra 15 e 25 anni; ai pensionati ex lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e 11.538,93 euro annui spetta una quattordicesima ridotta;
- 655,20 euro (ai pensionati ex dipendenti con più di 25 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e fino a 11.648,13 euro annui spetta una quattordicesima ridotta.
Con un reddito annuo lordo fino a 14.657,24, spetta una quattordicesima di:
- 336 euro (ai pensionati ex dipendenti con 15 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con 18 anni di contributi). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e 14.993,24 euro spetta una quattordicesima ridotta.
- 420 euro (ai pensionati ex dipendenti con un’anzianità contributiva compresa tra 15 e 25 anni; ai pensionati ex lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e fino a 15.077,24 euro spetta una quattordicesima ridotta;
- 504 euro (ai pensionati ex dipendenti con più di 25 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e fino a 15.161,24 euro spetta una quattordicesima ridotta.
La quattordicesima spetta agli invalidi civili?
Ma se chi prende la pensione di inabilità ha diritto alla quattordicesima, allora la mensilità aggiuntiva spetta pure agli invalidi civili?
Purtroppo in questo caso la situazione è decisamente diversa: essendo una prestazione di tipo assistenziale, quindi erogata a prescindere dai contributi versati, la quattordicesima non spetta ai pensionati invalidi civili, né parziali (dal 74 al 99% di invalidità), né totali (100% di invalidità).
Ad essere esclusi sono pure:
- i titolari di Assegno o Pensione Sociale;
- i titolari di rendite INAIL;
- i titolari di pensioni di guerra.

Faq sulla pensione di inabilità
La trasformazione da pensione di inabilità a vecchiaia è automatica?
No, la trasformazione da pensione di inabilità a vecchiaia non è automatica per i beneficiari che fino al raggiungimento dell’età pensionabile sono stati titolari della prestazione previdenziale riconosciuta dall’INPS a seguito dell’inabilità permanente al lavoro. Affinché il pensionato possa ottenere la trasformazione, è necessario che il pensionato presenti un’apposita domanda all’INPS e che soddisfi la maturazione del requisito contributivo previsto per questa prestazione.
Cos’è la pensione di inabilità con la totalizzazione?
La totalizzazione è una soluzione che permette ai lavoratori, senza dover affrontare spese aggiuntive, di cumulare tutti i contributi versati a differenti enti o gestioni previdenziali. Questa opzione rappresenta un’alternativa alla ricongiunzione onerosa dei contributi e deriva dalla legge-delega sulla riforma Maroni (legge 243/2004). I periodi di contribuzione non coincidenti maturati possono essere combinati per ottenere un’unica pensione pari alla somma dei diversi trattamenti previdenziali di ciascun ente.
Quali sono le condizioni per accedere alla totalizzazione?
Per accedere alla totalizzazione, il richiedente non deve aver già richiesto e accettato la ricongiunzione dei periodi assicurativi e non deve essere già titolare di una pensione autonoma presso una delle gestioni incluse nella totalizzazione. Il fatto di avere già raggiunto il diritto a pensione in una delle gestioni coinvolte non costituisce un impedimento per accedere alla totalizzazione.
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